ELISA BUSON — ANSA.IT — 26 NOVEMBRE 2023 — 9.59::: Scoperti i neuroni anti-abbuffata, sono attivati dal gusto. Aprono la strada a nuove strategie contro l’obesità

 

 

ANSA.IT — 26 NOVEMBRE 2023 — 9.59
https://www.ansa.it/canale_scienza/notizie/biotech/2023/11/26/
scoperti-i-neuroni-anti-abbuffata-sono-attivati-dal-gusto-_
af52a0e1-7358-4a7b-8d1b-b13fb2db0ba8.html#:~:text=Individuati%20i%20neuroni%20anti%2
Dabbuffata,inviati%20da%20bocca%20e%20intestino.

 

 

Scoperti i neuroni anti-abbuffata, sono attivati dal gusto.

Aprono la strada a nuove strategie contro l’obesità

 

Elisa Buson

 

Scoperti nei topi i neuroni anti-abbuffata (fonte: British Pest Control Association, Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Scoperti nei topi i neuroni anti-abbuffata (fonte: British Pest Control Association, Flickr) – 

 

 

 

Individuati i neuroni anti-abbuffata: situati nel tronco encefalico, decidono la velocità con cui si mangia e il momento in cui fermarsi, in base ai segnali inviati da bocca e intestino.

 

Si tratta dello stesso circuito nervoso su cui agiscono alcuni farmaci antidiabetici come la semaglutide, che vengono sempre più utilizzati per il dimagrimento.

 

La scoperta, fatta nei topi, potrebbe aiutare a studiare i meccanismi che regolano l’appetito anche nell’uomo, portando a sviluppare nuove terapie contro l’obesità, come indicano i ricercatori dell’Università della California a San Francisco nel loro studio pubblicato sulla rivista Nature.

 

Il team, guidato dal fisiologo Zachary Knight, ha modificato geneticamente dei topi in modo che i neuroni, una volta attivati, emettessero un segnale fluorescente rilevabile da un sensore di luce impiantato nel cervello. Grazie a questa tecnica, hanno potuto osservare che immettendo il cibo direttamente nello stomaco si scatenavano dei segnali che dal tratto gastrointestinale arrivavano al cervello per attivare i neuroni Prlh e frenare l’appetito, come previsto da studi precedenti.

 

Quando invece è stato permesso ai topi di mangiare liberamente, i neuroni Prlh si sono attivati in base agli input provenienti dalla bocca, e in particolare alla percezione del gusto dolce, dimostrando che le papille gustative sono il primo baluardo contro le abbuffate. In pratica è un sistema di pesi e contrappesi, che da un lato riconosce il cibo buono e invita a consumarlo, e dall’altro impedisce di mangiarlo in eccesso: dall’equilibrio tra queste due spinte dipende la velocità con cui si mangia.

 

I ricercatori hanno anche individuato un’altra famiglia di neuroni, chiamati Gcg, che vengono attivati più lentamente da segnali provenienti dall’intestino e che decidono quando smettere di mangiare, frenando l’appetito su tempi più lunghi. I neuroni Gcg, una volta attivati, rilasciano l’ormone Glp-1, la cui azione è proprio quella mimata dai farmaci dimagranti come la semaglutide.

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1 risposta a ELISA BUSON — ANSA.IT — 26 NOVEMBRE 2023 — 9.59::: Scoperti i neuroni anti-abbuffata, sono attivati dal gusto. Aprono la strada a nuove strategie contro l’obesità

  1. DONATELLA scrive:

    E i poveri topini?

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