ANDREA BARDELLI ( Genova, 1933 ) — se volete conoscerlo un po’ — noi lo amiamo molto, chiara e ” bardelli altro ” + un’immagine altra

 

video, 58 min.

Putumayo è un’etichetta discografica degli Stati Uniti specializzata nella musica del mondo, oltre ad essere un fiume, affluente di sinistra del Rio delle Amazzoni, che nasce nelle Ande della Colombia. ( Treccani )

Track Listing: 1.Silvia Torres – “Take Saravá” 0:00 2. Celso Machado – “Despedida” 3:32 3. Nazaré Pereira – “Clarão De Lua” 8:43 4. João Bosco – “Vatapá” 10:43 5. Rosa Passos – “Aguas De Março” 14:08 6. Jorge Ben – “O Namorado Da Viuva” 17:05 7. Clara Nunes – “Canto Das Três Racas” 19:08 8. Chico César – “Mama África” 23:35 9. Zeca Baleiro – “Éssas Emoções!” 27:22 10. Martinho Da Vila – “Visgo De Jaca” 31:06 11. Beth Carvalho – “Dança De Solidão” 34:08 12. Chico Buarque – “Cantando No Toró” 36:58 13. Geraldo Azevedo – “Berekekê” 39:45

 

 

 

 

Andrea Bardelli —

 

( sopra ) link Facebook :

 

 

UNA FOTO 

Andrea – nella foto sotto – è il terzo da destra, al suo fianco la sua compagna-

apri qui:

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1240586682635951&set=pob.100004451734173

 

6 settembre 2023 — ha compiuto 90 anni ! E’ bello dirlo perché arrivare ” così” a questa età è un grande orgoglio ! Anche per noi che gli vogliamo molto bene, ch.

 

 

post pubblicati da Andrea sul suo Facebook

—  così lo conoscete un po’:

 

 

1.- 18 settembre 2023

In tutto il mondo, salvo rare eccezioni, la Magistratura sta dando una veste di legalità a regimi dittatoriali e persino penali. È tempo di cambiare!

 

2. – 3 ottobre 

Si parla tanto di “sinistra” e “destra” in politica. Non è sempre facile giudicare a quale tendenza appartiene un politico. Ma c’è una questione di merito da esaminare preliminarmente. Senza questa, il giudizio non vale niente: se il politico è disonesto, non è né di sinistra né di destra. E’ un mafioso.

 

3.- 11 novembre

 

“….. La vita è breve/ L’anima è immensa. / Avere è tardi. / È stato con disgrazia e con vilezza/ Che Dio ha definito Cristo. / Così l’oppoz a’ Natura / e il Figlio lo ha consacrato. ”

Questi versi di Fernando Pessoa, oltre alla bellezza estetica del suo arcaicizzante portoghese, possiedono una straordinaria connotazione filosofica, poiché il poeta ha opposto il Figlio di Dio alla natura, come entità antagonistiche. Molte atrocità che stanno accadendo in questo triste momento sul nostro pianeta, non sarebbero quindi previste nei piani divini, ma sarebbero mere opere della “natura”.

 

fernando pessoa 1

Fernando Pessoa (1888-1935

foto : l’ombra delle parole  /  8-1-2017

 

 

 

 

4. – 20 giugno 2019

 

Cara Chiara ti mando l’ultima versione della mia quasi poesia Marielle

eccola :

 

Andrea Bardelli ( LINK )  Chiara Salvini

 

Cara Chiara ti mando l’ultima versione della mia quasi poesia Marielle
eccola :

 

Chi ha ucciso Marielle Franco? - Amnesty International Italia

 

foto Amnesty International

 

Quem matou Marielle?
Por que mataram Marielle?
Prenderam dois que se declararam inocentes.
Somente uma incerta tatuagem acusa um deles.
Um tal de Ferreirinha acusou o vereador Siciliano e o Curicica, chefe de susposto escritório do crime.
Mas Ferreirinha e sua advogada Camila foram acusados de falso testemunho.
Mas por que a mataram então? Qual a verdade?
Por pura maldade ?
Ser ou não ser eis a questão.
Ser morta por nada ou por um palavrão.
Ser morta para ajudar a salvação
das favelas da Cidade Maravilhosa
cantada em verso e prosa
onde se morre por um tostão.
Virá a chuva e se esquecerá de Marielle
Virá o vendaval e levará Marielle atrás de si;
Mas quero lembrar quando a vi
Mulher de pele sedosa e cheirosa, de cabelo
revolto, envolto num turbante, alvo sorriso e olhar flamejante.
Fique com seu povo, fique com os seus
Adeus Marielle Adeus
Fique com Deus..

 

Risultati immagini per marielle franco

 

TRADUZIONE DELL’AUTORE

 

Chi ha ucciso Marielle?
Perché hanno ucciso Marielle?
Hanno arrestato due che si sono dichiarati innocenti.
Solo un tatuaggio incerto accusa uno di loro.
Un tale di Ferreirin ha ha accusato il consigliere Siciliano e il Curicica, capo d’ufficio del crimine.
Ma Ferreirinha e il suo avvocato Camila sono stati accusati di falsa testimonianza.
Ma perché l’hanno uccisa allora? Qual è la verità?
Per pura cattiveria?
Essere o non essere questo è il punto.
Essere uccisa per niente o per una parolaccia.
Essere uccisa per aiutare la salvezza
Delle favelas della città meravigliosa
Cantata in verso e in prosa
Dove si muore per un centesimo.
Verrà la pioggia e si dimenticherà di Marielle
Verrà la tempesta e porterà Marielle dietro di sé;
Ma voglio ricordare quando l’ho vista
Donna di pelle setosa e profumata, di capelli
Tempestosi, avvolti in un turbante, luminoso sorriso e sguardo fiammeggiante.
Resta con il tuo popolo, resta con i tuoi
Addio Marielle addio
Resta con Dio…

 

Un haiku di Andrea Bardelli – agosto ’23 — illustrato dal bardelli ” altro “

 

LA   VITA  E   L’AVVOCATO

                1

Senza una sentenza

passata in giudicato

ancora  c’è  speranza.

 

              2

Lotta  finché  puoi,

credibili e esperibili

siano  i  ricorsi  tuoi.

 

 

 

bardelli mario, il giudice monocratico, 2023, computer graphics

 

Dal poeta ( nonché avvocato ) Andrea Bardelli una auto-ironica presa in giro. Auto ironica perché il gergo curialesco viene incastonato in una struttura che ricorda quella dell’ haiku giapponese, forse una delle massime espressioni della poesia “impressionista” e naturalista, ma anche “verso di un poema a carattere scherzoso” secondo la definizione originaria.

Nota dello pseudo curatore. Non è che io sia un profondo conoscitore della poesia giapponese. Le notizie sopra riportate sono state prese da Wikipedia, che forse non è propriamente il Vangelo, ma quasi

L’illustrazione è di ” bardelli altro “.

 

 

nota su Marielle

per chi non ricordasse :

da:

GARIWO.NET – la foresta dei Giusti
https://it.gariwo.net/giusti/coraggio-civile/marielle-franco-26637.html

 

 

MARIELLE FRANCO (1979 – 2018)

attivista simbolo del femminismo brasiliano, in politica si è battuta per i diritti dei più bisognosi

Marielle Franco foto pubblicata da Gariwo

 

Marielle Francisco da Silvia, da tutti conosciuta semplicemente come Marielle Franco, nasce nel 1979 nel Manè, una delle più grandi favelas della metropoli brasiliana Rio de Janeiro. Marielle nasce e cresce in un luogo fortemente colpito dalla povertà, dalla violenza e dalla sovrappopolazione; un luogo dove la vita delle persone è tutt’altro che facile. E non lo è stata neanche quella di Marielle, che a soli 19 anni diventa madre di una bambina e si trova nella difficile situazione di doverla crescere da sola. Nonostante le difficoltà, Marielle nel 2007 prende una laurea in scienze sociali presso la Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro, alla quale nel 2011 segue una specializzazione in Responsabilità Sociale ed un master in Pubblica Amministrazione. Ma nella vita di Marielle non ci sono solo sua figlia e lo studio: c’è anche la sua indefessa dedizione nello stare sempre dalla parte dei deboli.

Appartenente alla comunità LGBTQ+, femminista e di origine afro-brasiliane, Marielle Franco si appassiona alla militanza politica di sinistra radicale fin da giovane ed entra nelle fila del Partito Socialismo e Libertà. Si interessa alle vite e alle istanze degli abitanti delle favelas, della comunità queer carioca; combatte per la difesa dei diritti umani, delle donne e delle persone razzializzate in Brasile, oltre ad opporsi strenuamente alla militarizzazione degli spazi sociali in città. Nel 2016 si candida con una coalizione formata dal Partito Socialismo e Libertà e dal Partito Comunista Brasiliano e viene eletta, con oltre 46mila voti, come consigliera comunale a Rio de Janeiro. A seguito di questa nomina assume anche il ruolo di presidentessa della Commissione per la difesa delle donne e di membro di quella per il monitoraggio del comportamento della polizia federale in città.

L’attività di Marielle ha portato alla donna non solo attestati di stima e riconoscimenti, ma anche le attenzioni di persone danneggiate dalle sue battaglie. Questo è il caso delle frange criminali carioche  ( carioca- abitante di Rio )- infastidite dalla speranza che Marielle rappresentava per i giovani in condizioni socioeconomiche drammatiche, che costituiscono il principale bacino di reclutamento delle gang – e di quelle più politicamente conservatrici, che odiavano Marielle per quello che rappresentava (una donna nera, omosessuale, di sinistra e proveniente dalle favelas) e per quello per cui combatteva (diritti civili, diritti umani e istanze femministe). In particolare, Marielle era stata presa di mira dalla polizia federale e militare di Rio de Janeiro, infastidita dalle continue denunce contro gli abusi e gli omicidi polizieschi nelle favelas. Marielle parlava apertamente di una “guerra” che la polizia stava portando avanti contro i più poveri.

L’operato della polizia era al centro delle critiche e delle battaglie di Marielle, che da “figlia del Manè”, come si definiva lei, sapeva benissimo cosa volesse dire parlare di violenza della polizia. Le favelas brasiliane, infatti, sono costantemente soggette a “blitz”, o più semplicemente incursioni armate, da parte della polizia. Le critiche di Marielle si strutturavano su due livelli: il primo denunciava la violenza cieca e arbitraria attuata dalle forze di polizia durante queste incursioni, sia contro le bande criminali che contro civili innocenti; il secondo puntava il dito contro una non equa distribuzione della ricchezza in Brasile, che permette ai brasiliani bianchi di arrivare ai vertici della società, mentre gli afro-brasiliani e le minoranze sono spesso relegati in situazioni di disagio sociale e povertà. Questo, diceva Marielle, era il vero problema delle favelas. E questo problema non poteva essere risolto con dei blitz della polizia.

Tra le campagne portate avanti da Marielle possiamo ricordare quella che chiedeva tagli all’industria militare ed una ricollocazione di quei fondi in progetti a favore dell’istruzione per i ragazzi e le ragazze delle favelas, quella per l’emancipazione delle donne in contesti socio-economico svantaggiati, oppure ancora quella per un accesso all’aborto sicuro e legale.

Tra i movimenti della sinistra radicale brasiliana era diventato famoso uno slogan: “lute como Marielle Franco”, che tradotto significa “lotta come Marielle Franco”. Marielle aveva tutte le carte in regola per essere il futuro della politica brasiliana e la speranza di un Brasile diverso, più giusto. “Era una stella nascente della politica brasiliana”, ricorda Monica Benìcio, compagna di vita e di lotte di Marielle. Fino alla notte del 14 marzo 2018, quando la violenza contro la quale Marielle si era da sempre scagliata si abbatté su di lei.

Dopo aver partecipato ad un incontro per la sensibilizzazione sulla violenza di genere nelle favelas, intorno alle 21:30 Marielle stava tornando a casa in compagnia del suo autista, Anderson Pedro Gomes, ed un’addetta stampa. A quel punto un’auto con a bordo dei sicari affiancò quella sulla quale stavano viaggiando i tre, sparando tredici volte contro i vetri della macchina. In quella che è stata definita come una vera e propria esecuzione politica, persero la vita Anderson Pedro Gomes e Marielle Franco, mentre l’addetta stampa venne soltanto ferita.

Nonostante i proiettili calibro 9 utilizzati dai killer siano risultati essere provenienti da un lotto acquistato dalla polizia federale di Brasilia 12 anni prima, le indagini si sono presto concentrate sulla pista che attribuisce la responsabilità dell’agguato al mondo della criminalità carioca.

Nel marzo 2019 avvengono i primi arresti (l’ex poliziotto Ronnie Lessa ed Elcio Vieira de Queiroz), seguiti poi da altri nel 2020 e nel 2023 e dal coinvolgimento nell’indagine anche di Flavio Bolsonaro, figlio dell’ex Presidente Jair Bolsonaro, accusato di una sospetta vicinanza ad uno dei killer. Se lentamente ci si avvicina alla verità per quanto riguarda gli esecutori materiali del delitto, siamo ancora purtroppo lontani dalla verità per quanto concerne i mandanti.

Marielle Franco, invece, continua a vivere nelle lotte delle donne brasiliane. In quello che era il suo posto in Consiglio comunale è stata eletta Monica, la donna che sarebbe dovuta diventare sua moglie. È proprio Monica a raccontare l’eredità di Marielle in un’intervista a Dinamo Press:

“Il suo omicidio significava che tutto quello che lei rappresentava doveva fare un passo indietro. Che le donne, il movimento nero, LGBTQ+, le favelas, la popolazione povera e tutte quelle variabili che attraversavano il corpo di Marielle facessero marcia indietro. Ma è successo esattamente il contrario: oltre al fatto che il suo omicidio ha suscitato una gigantesca risposta popolare, le donne di colore si sono fatte avanti per chiedere giustizia, come la cittadinanza LGBTQ+ e altri gruppi, opponendosi a questa politica autoritaria. Il messaggio non ha funzionato e la risposta è stata contraria a quello che il potere cercava di seminare. È per questo che Marielle oggi è un simbolo di resistenza e lotta.”

Alessandro Colombini, storico

 

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2 risposte a ANDREA BARDELLI ( Genova, 1933 ) — se volete conoscerlo un po’ — noi lo amiamo molto, chiara e ” bardelli altro ” + un’immagine altra

  1. Chiara Salvini scrive:

    Donatella scrive:
    20 Giugno 2019 alle 16:54 (Modifica)
    Belli questi versi, sia in brasiliano che in italiano. E molto bella la foto, di una bellezza fiera e dolce insieme.

  2. Andrea Bardelli scrive:

    Grazie!

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