I NOSTRI BELLISSIMI PANDA.. per il grande Nicolo’ —

 

 

Due panda per il disgelo tra Cina e USA

foto da https://www.teleborsa.it/

 

 

La mossa dell’orso: arriva Xi ma la Cina si riprende i panda

  • MONDO
  • LUNEDÌ 2 OTTOBRE 2023

 

Un panda dello Smithsonian National Zoo di Washington fotografato nel 2015

Un panda dello Smithsonian’s National Zoo di Washington fotografato nel 2015 (AP Photo/ Jacquelyn Martin)

 

Ai programmi per la conservazione degli animali, la popolazione di panda giganti ha ripreso ad aumentare, e secondo il WWF nel giro di dieci anni è cresciuta del 17 per cento, arrivando in totale a 1.864 individui. Dal 2021 secondo il governo cinese i panda giganti non sono più a rischio di estinzione.

 

Quando i panda vanno in missione per la Cina - la Repubblica

I panda giganti stanno sempre meglio

Non sono più a rischio di estinzione grazie agli enormi sforzi fatti negli ultimi decenni: le minacce alla loro sopravvivenza però non sono scomparse

 

 

APRI QUI

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 (China Photos/ Getty Images)

 

 

Sono iniziati i lavori per collegare e ampliare le 67 riserve naturali pensate per i panda attualmente esistenti, con l’idea di creare un enorme parco che si estenderà tra le province cinesi di Sichuan, Ningxia e Shaanxi.

 

video, 3,29 min– chi non capisce vede i perdonaggi come parlano l’inglese bene , si vede pezzi di natura anche raramente vediamo con piacere qualche piccola panda– un  grande panda che anda dondolando..

adesso parlano solo, deve essere la concluisione. Sembra dire cose definitive cui nessuno dovrò strasgredire

 

 

Nella sola provincia di Sichuan, dove vive la maggior parte dei panda selvatici, lavorano almeno 4mila guardiaparco che si occupano di osservare il comportamento dei panda e di valutare le condizioni ambientali per tenere aggiornato il numero degli esemplari viventi in natura e trovare nuove strategie di conservazione.

Un’altra misura introdotta dalla Cina è far crescere i panda in cattività per poi liberarli in natura al momento opportuno, con l’obiettivo di favorire la crescita della popolazione selvatica.

Questo metodo è però piuttosto costoso e richiede molto tempo, e tra le altre cose la sua efficacia è ancora assai dibattuta tra gli esperti. Secondo uno studio del 2019 finanziato dalla Fondazione nazionale di scienze naturali e dal ministero delle Scienza e della Tecnologia cinese, infatti, fino a quel momento erano stati liberati 14 panda, 12 dei quali cresciuti in cattività e due selvatici, che erano stati precedentemente salvati e tenuti in cattività per qualche tempo: l’unico esemplare che si sa per certo che si è riprodotto dopo essere stato liberato è uno dei due cresciuti in natura.

– Leggi anche: I panda sono così carini un po’ per caso

I takin mangiano la corteccia degli alberi, esponendoli a infezioni fungine e all’attaccodegli insetti, provocando un cambiamento nella composizione delle foreste sul lungo periodo e la diminuzione di alberi in favore di vegetazione più bassa. Privando le piante della loro corteccia, però, tolgono anche un essenziale strumento di comunicazione ai panda, che marchiano gli alberi con una sostanza vischiosa secreta dalle ghiandole che si trovano sotto la loro coda, essenziale sia per comunicare che per trovare partner sessuali.

zoo washington panda

La femmina di panda Mei Xiang allo Smithsonian National Zoo di Washington DC, il 20 maggio del 2021 (Drew Angerer/ Getty Images)

 

 

Sono un grosso problema anche i cinghiali, che si nutrono dello stesso cibo di cui si nutrono avidamente i panda e che tra le altre cose portano malattie come il cimurro e la febbre suina africana, che possono essere trasmesse ad altre specie e che in futuro contageranno «sicuramente» anche i panda, ha detto Wang.

Una buona notizia per la sopravvivenza di questa specie arriva proprio dall’alimento che rappresenta il 99 per cento della dieta dei panda da circa due milioni di anni e da cui essenzialmente dipende la loro sopravvivenza: il bambù.

Secondo la IUCN negli ultimi anni la popolazione dei panda è cresciuta anche grazie agli sforzi della Cina per proteggere le foreste di bambù e aumentarne l’estensione. Uno studio del 2018, invece, ha evidenziato che il bambù resiste bene all’aumento delle temperature e alla variazione delle precipitazioni previsti a causa del cambiamento climatico: anche questa è una buona rassicurazione per la salvaguardia della specie.

IL MANIFESTO – 10 NOVEMBRE 2023
https://ilmanifesto.it/la-mossa-dellorso-arriva-xi-ma-la-cina-si-riprende-i-panda

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USA/CINA. Messaggio per Biden nel rimpatrio anticipato da Washington dei celebri plantigradi

La mossa dell’orso: arriva Xi ma la Cina si riprende i panda

Lorenzo Lamperti

 

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1 risposta a I NOSTRI BELLISSIMI PANDA.. per il grande Nicolo’ —

  1. DONATELLA scrive:

    Evviva evviva ai panda e agli orsi!

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