labarbara boni.bb@virgilio.it :: tutto su .. ” IL COBOLDO E LA NOSTRA VECCHIAIA ” .. anzi, quella di mario bardelli ( link al fondo )

 

A proposito di “vecchiaia”: vecchiaia in che senso? anagrafico, forse si.
Cerchiamo di non “sentirci” vecchi, di godere quel poco di salute che ci resta, e atteggiarci da “saggi” anche se la nostra saggezza deriva dai nostri errori di gioventù.

E poi, se ci cade la pillola in terra, è un’ottima occasione per saggiare le nostre potenzialità e dare la colpa ai “coboldi”.

I coboldi sono gli spiritelli delle cose, che si divertono alle nostre spalle nascondendoci la gomma che cade, rimbalza, rotola, e va a finire non si sa dove, oppure ci aprono a tradimento il cassetto della scrivania per farci prendere a tradimento gli stinchi: e loro, i coboldi si divertono e ridono di noi.
Non abbiamo più progetti a lunga scadenza, non dobbiamo più fare debiti per cose di cui alla fin fine non abbiamo bisogno.
Ci basta una bella giornata di sole, una passeggiata alla marina e siamo contenti.
Se poi ci ammaliamo, cerchiamo di sopportare e di accettare il decadimento che tutto sommato è anche la nostra bellezza!

chiara : ci resta comunque il coboldo.

 

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Un Coboldo, dettaglio da Incubo (1781), di Johann Heinrich Füssli

 

 

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Un coboldo con una pipa in mano

 

Nel folclore tedesco, il coboldo è un folletto poco socievole. La parola deriva dal tedesco kobalt o kobold per assonanza. Nelle traduzioni, spesso il termine coboldo viene tradotto (o viene usato per tradurre) nomi di altre creature grossomodo equivalenti tratti da altre tradizioni folkloristiche, per esempio elfogoblin o leprechaun.

La versione più comune del coboldo, nota in tedesco come Heinzelmännchen, appare tra l’altro nelle fiabe dei fratelli Grimm.

Si tratta di una sorta di elfo domestico che si occupa delle faccende di casa ma spesso in modo dispettoso. Un esempio particolare di questo genere di coboldo è un personaggio noto con il nome di Hinzelmann, e che costituisce la versione tedesca dell’anglosassone Robin Goodfellow.

Un altro tipo di coboldo, più simile agli gnomi, infesta le miniere e altri luoghi sotterranei, spesso ostacolando il lavoro dei minatori. È dal riferimento a questo mito che prende nome il cobalto, un metallo noto per essere velenoso e per inquinare altri elementi (vedi nichel).

segue molto ricco: https://it.wikipedia.org/wiki/Coboldo

 

 

Kobold ( coboldo ) dal ” Dizionario Infernale ” di  Jacques Collin de Plancy.
Louis Breton, M. Jarrault – http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5754923d

 

 

un’altra illustrazione sempre dal ” Dizionario Infernale ” citato sopra

 

 

e perché non bersi un coboldo per darsi  un coraggio eterno ?

Feigenlikör — sembra essere un liquore per pusillanimi, vigliacchi e genia simile..

Un’altra traduzione è ” liquore di fichi “..

non so consigliarvi tra uno e l’altro–

Thomas Hinz 71 – Opera propria

 

 

un coboldo casereccio, di Gustave Doré
Google Books version of La Mythologie du Rhin by X.-B. Saintine, p. 288.

 

ultime immagini da :

https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Kobolds?uselang=it

 

 

mario bardelli e l’elogio della vecchiaia

Elogio della vecchiaia mario bardelli

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2 risposte a labarbara boni.bb@virgilio.it :: tutto su .. ” IL COBOLDO E LA NOSTRA VECCHIAIA ” .. anzi, quella di mario bardelli ( link al fondo )

  1. Chiara Salvini scrive:

    chiara : grazie carissima barbara, non vorresti partecipare di più ? un invito amoroso, un abbraccio.

  2. DONATELLA scrive:

    I coboldi furfantelli infestano le nostre giornate: difficili scacciarli perché, bonariamente malvagi, si divertono un mondo a prenderci in giro.

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