Mauro Biani, 2021
Finalmente parole e pensieri ragionevoli sulla tragedia che si sta consumando ( ma lo è da decenni) in Palestina ed Israele. Risaltano per l’uso della ragione e per la profonda umanità nel vergognoso silenzio di governi e stati sulle cause che hanno scatenato la terribile violenza a cui stiamo assistendo. L’unica strada per sopravvivere alla violenza è quella di riconoscersi “uomini”, noi e gli altri, con tutta la debolezza e la compassione intima che ciò comporta, in altri linguaggi diremo “fratelli”. Tutti, indipendentemente da qualsiasi fattore esterno, soffriamo per gli stessi mali e godiamo per le stesse gioie. Siamo estremamente fragili, di passaggio su questa terra, avvolti nel mistero più profondo. Per scacciare l’orrore della morte non esitiamo a uccidere i nostri simili e il mondo intero: così ci sentiamo potenti, padroni della vita e della morte altrui. Non ci sono padroni della Terra e dell’Universo intero, almeno qui tra di noi umani. C’è invece la possibilità concreta di allievare le nostre sofferenze, uguali per tutti gli uomini di qualsiasi Paese e di far emergere le possibilità di espressioni positive e sovente gioiose che ognuno di noi ha dentro di sé. Smettiamo di suicidarci.
Tomaso Montanari @tomasomontanari – 8.39 — 9 ottobre 2023 — grazie Prof. !
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