DOPO DIECI ANNI TORNA ” LA VIA MAESTRA ” – 12 OTTOBRE 2013 — 7 OTTOBRE 2023 – OGGI : Cgil e associazioni si riprendono la scena: «Cambiamo assieme» — a San Giovanni -IL MANIFESTO — 7 OTTOBRE 2023 + TOMMASO RODANO, IL FATTO QUOTIDIANO, 7 OTTOBRE ’23

 

 

IL MANIFESTO — 7 OTTOBRE 2023

https://ilmanifesto.it/cgil-e-associazioni-si-riprendono-la-scena-cambiamo-assieme

 

 

 

immagine da Tomaso Montanari : https://twitter.com/tomasomontanari

 

 

 

 

 

Cgil e associazioni si riprendono la scena: «Cambiamo assieme»

 

LA VIA MAESTRA. A San Giovanni la mobilitazione che punta a fermare il governo Meloni. Landini: la Costituzione va applicata. Treni speciali, pullman introvabili, due cortei: «Nel paese c’è tanta voglia di partecipazione»

 

Una manifestazione organizzata dalla Cgil a Roma nel 2021 foto Ansa

La Cgil in piazza San Giovanni nel 2021 – Ansa

Massimo Franchi

 

A dieci anni quasi esatti «La via maestra» torna ad attraversare le vie di Roma. Il 12 ottobre 2013 la Fiom di Maurizio Landini unì moltissime associazioni contro il progetto di riforma costituzionale dell’allora governo bipartisan Letta e le portò in piazza San Giovanni.

Oggi pomeriggio il copione si ripete, sebbene vi siano numerose differenze di scenario e di prospettiva a partire dal governo – sempre – più a destra della storia repubblicana.

La Cgil è «insieme a più di 200 diverse associazioni, laiche, cattoliche, reti di cittadinanza» che si sono unite partendo da «Insieme per la costituzione» la scorsa primavera lanciando poi la manifestazione del 24 giugno a piazza del Popolo a difesa della sanità pubblica.

 

Sul palco Bindi, don Ciotti, Acli, Anpi e Zagrebelsky. Preparando già lo sciopero generale

 

Il programma questa volta è molto più ampio e tante sono le fermate nel percorso stilizzato della «Via maestra»:

«per il lavoro, contro la precarietà, per il contrasto alla povertà, contro tutte le guerre e per la pace, per l’aumento dei salari e delle pensioni, per la sanità e la scuola pubblica, per la tutela dell’ambiente, per la difesa e l’attuazione della Costituzione contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare».

 

TRENI SPECIALI, 800 posti sulla nave da Olbia e 300 da Cagliari, pullman introvabili. La macchina organizzativa della Cgil è avviata da tempo. Il barometro per oggi segna «bello»: dai territori si annuncia una massiccia calata – o salita – a Roma che riempirà i due cortei previsti dalle stazioni di Ostiense e Termini. Come sempre c’è la variabile Roma: una risposta positiva della città all’invito a scendere in piazza porterebbe a una San Giovanni straripante.

 

 

Il segretario della Cgil Maurizio Landini

 

 

 

I due cortei partiranno alle 13 e 30 da piazza della Repubblica e da piazzale dei Partigiani

con la divisione di territori di provenienza che è diventata labile a causa dei treni speciali. Il programma prevede che i cortei arrivino a piazza San Giovanni verso le ore 15, quando partiranno gli interventi dal palco di alcune delle associazioni promotrici.

 

IL CORTEO DI PIAZZA della Repubblica percorrerà via Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Liberiana, piazza Santa M. Maggiore, via Merulana, via dello Statuto, piazza Vittorio Emanuele II, via Emanuele Filiberto. Da piazzale dei Partigiani il corteo sfilerà su viale delle Cave Ardeatine, piazzale Ostiense, viale della Piramide Cestia, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Labicana, via Merulana.

Alle ore 17 circa prenderà la parola il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che chiuderà la manifestazione.

Che ieri ha dato appuntamento «in piazza San Giovanni a Roma, tutti insieme, perché è il momento di prendere la parola, di difendere la democrazia e di ribellarci per cambiare il nostro Paese per dare un futuro ai giovani. La Costituzione è la nostra Via Maestra e noi la vogliamo realizzare».

L’ottimismo di Landini sulla riuscita della manifestazione è palpabile: «C’è una domanda di partecipazione infinita, penso sarà una grande manifestazione. E non è contro qualcuno, ma per cambiare questa paese», ha spiegato giovedì.

 

IL RITORNO AL «MOVIMENTISMO» e all’unità con l’associazionismo e il terzo settore è un segnale importante che la Cgil vuole dare.

La scaletta degli interventi illustra bene la volontà di includere soggetti differenti in un percorso comune di riscossa contro la destra imperante. Tante donne sul palco – spicca la presenza di

Rosy Bindi – e giovani – delegati Cgil, studendi e ambientalisti – intervallati dagli amici storici di Landini: Don Ciotti, Gianfranco Pagliarulo, la nostra Luciana Castellina e Gustavo Zagrebelsky.

 

A testimoniare la nuova vicinanza del Pd – Elly Schlein sarà in corteo – c’è anche la presenza del sindaco di Pesaro Matteo Ricci, sebbene in qualità di presidente di Ali (Lega autonomie locali).

In realtà quella di oggi è la seconda manifestazione di «Insieme per la Costituzione».

La chiamata a raccolta della Cgil è partita a maggio, a conclusione della mobilitazione unitaria con Cisl e Uil.

 

L’ORIZZONTE DELLO SCIOPERO generale già annunciato dalla Cgil rende delicato il passaggio di oggi. Il voto al Cnel che ha rifiutato la fissazione di un salario minimo – Cgil contraria, Uil astenuta, Cisl a favore – rischia di riproporsi nel giudizio che sarà dato alla seconda legge di bilancio di Meloni, riproponendo la divisione confederale degli scorsi due autunni.

Landini però è consapevole che per fare dello sciopero generale un successo serve una grande partecipazione dei lavoratori. Quelli che oggi dovranno riempire piazza San Giovanni. Dando un segnale a tutto il paese.

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO 7 OTTOBRE 2023
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/07/pace-con-la-cgil-si-ritrova-il-movimento/7315928/

 

 

Pace: con la Cgil si ritrova il movimento

OGGI A ROMA – Due cortei e tante sigle: da rete disarmo alla PerugiAssisi, Arci e Acli: “Stop guerra”

 

Nella “via maestra” della Cgil, la manifestazione nel nome della Costituzione che vuole riempire piazza San Giovanni oggi pomeriggio, si ritrova anche il movimento pacifista italiano: a Roma si riuniscono le sigle che in questi mesi hanno organizzato le proteste contro la guerra in Ucraina e la corsa al riarmo.“Saremo in tanti, ancora più del 5 novembre”, sostiene Sergio Bassoli, coordinatore della Rete italiana pace e disarmo. L’ultima grande manifestazione pacifista, il 5 novembre 2022, portò a San Giovanni 100 mila persone, secondo le stime degli organizzatori.“Stavolta – continua Bassoli – siamo all’interno di una piattaforma unitaria che tiene insieme ambiente, lavoro, diritti dei migranti, giustizia sociale. È una novità, può essere l’inizio di un nuovo cammino”.“Noi vogliamo portare in piazza il principio di una pace ‘positiva’ – aggiunge Francesco Vignarca (anche lui nell’esecutivo di Rete pace e disarmo) –. Non significa solo assenza di guerra, ma presenza dei diritti: senza lavoro, ambiente, sanità, istruzione non è vera pace”.I cortei di Roma sono due: uno partirà da piazza della Repubblica, l’altro da piazzale dei Partigiani, entrambi diretti a San Giovanni. Parteciperà anche Flavio Lotti con gli organizzatori della marcia PerugiAssisi. “Cammineremo dietro uno striscione che spiega il nostro obiettivo: tagliare le spese militari”, dice Lotti. Negli ultimi giorni si aprono squarci anche nel governo, che si divide sulle armi all’Ucraina. “Chiunque gestisce il bilancio dello Stato si rende conto che le risorse sono scarse – commenta Lotti – e che vanno investite altrove, su sanità, scuola, lavoro”.Ci sarà anche l’Anpi. “Con la combinazione di armi e sanzioni ci avevano detto che sarebbe stata messa in ginocchio la Russia e avremmo avuto la pace – dice il presidente Gianfranco Pagliarulo –. È successo il contrario: in ginocchio c’è finita l’Europa, mentre la guerra conta decine di migliaia di morti in più. Quello che sta cambiando, a livello internazionale, è l’atteggiamento degli Stati Uniti: ho l’impressione che vogliano scaricare tutto il peso e il costo della guerra sull’Unione europea. Nel governo italiano ho colto piccoli segnali e solo da parte di Guido Crosetto. A Granada invece la premier ha sottolineato la necessità di proseguire questa guerra fino in fondo, anche se nessuno sa quale sia, il fondo”.Sono attese anche le bandiere bianche dell’Acli. “La Costituzione è il punto di riferimento – spiega il presidente delle associazioni cattoliche, Emiliano Manfredonia –, c’è chi vuole stravolgerla con l’autonomia e il presidenzialismo, invece va difesa e applicata. Qualcuno ci ha detto che è una piazza troppo a sinistra, ma i temi sono la solidarietà, la pace, l’ecologia integrale, la cura degli individui. Papa Francesco chiede ai credenti di ‘compromettersi’ un po’, noi lo facciamo così”.

 

Walter Massa, presidente nazionale dell’Arci, è ottimista: “C’è uno spirito positivo, si annuncia come una delle più grandi mobilitazioni di piazza degli ultimi anni. C’è un fronte molto ampio e trasversale che ha deciso di ricompattarsi uscendo dall’isolamento degli ultimi tempi. Bisogna ritrovarsi, indicare vie di uscita; è un punto di partenza. Credo che sia anche un segnale che diamo a questo governo: non tutti hanno deciso di girare la testa e voltarsi dall’altra parte rispetto alle nefandezze cui abbiamo assistito in questi mesi”.

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1 risposta a DOPO DIECI ANNI TORNA ” LA VIA MAESTRA ” – 12 OTTOBRE 2013 — 7 OTTOBRE 2023 – OGGI : Cgil e associazioni si riprendono la scena: «Cambiamo assieme» — a San Giovanni -IL MANIFESTO — 7 OTTOBRE 2023 + TOMMASO RODANO, IL FATTO QUOTIDIANO, 7 OTTOBRE ’23

  1. DONATELLA scrive:

    “Cambiamo assieme”: mi sembra uno slogan efficace e rassicurante. Soprattutto “muoviamoci” o ” diamoci una mossa” se preferite, perché qui si vive troppo male, in tutti i sensi.

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