IMMAGINI E TESTI DA:
EDOARDO TRESOLDI
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NOTA DEL BLOG 1 —
CARTINA GOOGLE
A circa 2 chilometri dal centro storico di Manfredonia ( FOGGIA ) si trovano gli scavi dell’antica Sipontum (Siponto), fiorente colonia romana e poi bizantina, oggi considerata alla stregua di un quartiere residenziale e meta balneare.
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Qui si trova la
Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto, nota come ” Basilica di Siponto “, era l’antica cattedrale di Siponto.
La sacra icona della Vergine di Siponto datata XI secolo, dipinta su di una tavola di 129 × 81 cm, su di cui è stata attaccata della tela di lino con colla di coniglio (o di pesce), secondo una tecnica antica. Di stile bizantino, presenta uno sfondo dorato suddiviso in un reticolo di riquadri romboidali concentrici. I colori utilizzati sono pigmenti naturali ottenuti con la tecnica detta “tempera all’uovo” (polveri colorate stemperate con il rosso dell’uovo e mescolate con aceto). I colori sono utilizzati secondo la tecnica “dell’illuminazione”, con graduale passaggio dai colori scuri a quelli chiari. E’ conservata nella cattedrale di Manfredonia.
La Basilica di Siponto con accanto la ricostruzione di cui parla questo articolo-
Ra Boe di Wikipedia
La prima data documentata della Basilica è quella del 1117, quando la chiesa venne solennemente consacrata e ci fu la reposizione delle reliquie di san Lorenzo Maiorano sotto l’altare maggiore; si pensa che in quell’anno sia avvenuto il passaggio di consegne tra la nuova chiesa (questa) e la vecchia basilica paleocristiana (già basilica pagana), ridotta oggi a soli ruderi di interesse archeologico. La chiesa superiore sorgeva su quella inferiore, databile all’alto medioevo, costruita con i ruderi della vecchia caduta dopo un terremoto.
FINE NOTA —
LA RICOSTRUZIONE DI EDOARDO TRESOLDI
BASILICA DI SIPONTO
Installazione permanente
Commissionato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Parco Archeologico di Siponto
Manfredonia (FG), Italia
2016
© Fabbrica degli occhi ciechi
Mi sembra una soluzione geniale per far conoscere manufatti che sono andati perduti.