NUOVOEUTILE, IL SITO DI ANNAMARIA TESTA ::: PAROLE INVENTATE — IDEE 130 + IOLANDA NIGRO COVRE, KANDINSKY, GIUNTI 2017 + IL LONFO DA MARAINI

 

Nuovo e Utile

Parole inventate – Idee 130

 

 

parole inventate

Wassily Kandinsky – Composizione X
1939
195 cm x 130 cm
olio su tela
Kunstsammlung Nordrhein-WestfalenDüsseldorf

Ultima grande composizione prima dello scoppio della guerra, in cui su uno sfondo nero Kandinskij crea un mondo fatto di forme favolose che nulla fa presagire delle imminenti catastrofi che si sarebbero abbattute sull’Europa. In quest’opera Kandinskij crea un equilibrio formale e cromatico perfetto e assolutamente armonioso, tanto da poter essere considerato come il culmine della sua ricerca sulla purezza della forma. Le molteplici strutture, che sembrano fluttuare senza peso in un profondo universo silenzioso, hanno perso ogni regolarità geometrica e tendono a trasformarsi in forme organiche. Una tendenza ascensionale domina la composizione della tela, mentre i colori valorizzati dallo sfondo scuro, che evoca non solo lo spazio, ma anche il buio alla fine della vita, paiono brillare e farsi ancora più luminosi. Nel dipinto sono presenti, accanto a elementi che richiamano alla mente organismi microscopici, anche alcune forme che derivano dal patrimonio decorativo della tradizione popolare russa, come ad esempio la forma irregolare di colore bruno in alto a sinistra, ornata con una serie di simboli, che è stata interpretata come un riferimento al tamburo sciamanico. Tale strumento era già comparso in Composizione V e sottolinea la profonda continuità che lega le opere dell’artista. / IOLANDA NIGRO COVRE, Kandinskij, Art e Dossier, 2017.

 

Kandinskij - Jolanda Nigro Covre - copertina

Giunti Editore, 2017
sommario: Verso l'”astrazione lirica”; I dipinti su vetro; Kandinskij e la musica; L’astrazione “geometrica”; Amebe, embrioni, vite in formazione.
+ MOLTE ILLUSTRAZIONI

 

 

Parole inventate – Idee 130

Le parole nascono in un’antichissima culla latina, greca, sanscrita, araba (“zero“, per esempio). Cambiano nel tempo, viaggiano coi mercanti e gli eserciti. Le parole possono nascere nelle pagine dei poeti e nei vicoli più oscuri e sperduti. Ogni parola scritta o detta rinasce nella mente di ciascuno di noi. Parole nuove nascono da nuove scoperte  e invenzioni. O dalla nostra immaginazione che gioca con suoni e pensieri.

Le parole inventate da Dante e Shakespeare.
 Termini come “inurbarsi” e modi di dire come “senza infamia e senza lode” vengono inventati da Dante e arrivano fino a noi direttamente dalla Divina Commedia. Parole come lonely (solitario), bloody (sanguinoso, sanguinario) e majestic(maestoso) appaiono per la prima volta nei lavori di Shakespeare, e sono tuttora impiegate nell’inglese corrente. Qui trovate la lista di tutte le parole inventate dal Bardo e ancora in uso. Nel complesso della sua produzione Shakespeare usa 17.677 parole. 1700 sono parole inventate da lui.

Lonfo e Fanfole. Si intitola Gnosi delle Fanfole un libro di poemetti scritto da Fosco Maraini, scrittore, orientalista, viaggiatore, etnologo. È una piccola (e amatissima) meraviglia linguistica che accosta in corrette strutture grammaticali i suoni evocativi e plausibili di parole, però, del tutto inventate. Il risultato è straordinario: non si capisce niente ma si capisce tutto, e quel tutto è ampio, iridescemte, evocativo e sonoro. Qui potete leggere alcuni dei poemetti. Qui Il giorno ad urlapicchio, musicato da Stefano Bollani e Massimo Altomare. Qui Il lonfo, messo in scena con tutta la leggerezza e lo humor necessari da Gigi Proietti.

Nonversation, errorist e le altre ventidue. Qui una brillante lista inglese di ventiquattro (nuove) parole inventate, non tutte proprio politically correctNonversation è una conversazione del tutto inutile, errorist è chi continua pertinacemente a fare errori. Leggete tutta la lista e divertitevi. Se il gioco vi piace, considerate che non è difficile replicarlo in italiano: tappista può essere il piccoletto aggressivo, rissaiolo e molesto, appopparsi può stare per appiopparsi una quinta di reggiseno grazie a una imbottitura carenata. E, naturalmente, nonversation si può serenamente tradurre con nonversazione.

 

 

 

Parole inventate

Composizione VI  di Vasilij Kandinskij
1913
olio su tela
195 x 300 cm
ErmitageSan Pietroburgo

La gigantesca Composizione VI è una delle opere più significative del periodo monacense, un dipinto che impegnò a lungo l’artista il quale l’8 marzo del 1913 scriveva all’amico Franz Marc: «Ho portato in me questo quadro per un anno e mezzo e spesso ho dovuto pensare che non lo avrei mai condotto a termine». La complicata genesi, testimoniata anche dai numerosi schizzi e progetti preliminari, è inoltre descritta in maniera dettagliata nell’articolo pubblicato nel 1913 sulla rivista Der Sturm. Punto di partenza dell’opera fu il quadro su vetro del Diluvio Universale di un anno precedente e oggi perduto. Ma se là ancora sopravvivevano elementi figurativi e narrativi, come animali, persone, piante, lampi e la pioggia, qui ogni ricordo di mimetismo si perde in forme frantumate, lunghe strisce, linee, forme scure e colori, rendendo il dipinto la prima opera astratta in senso stretto della serie delle Composizioni nella quale «il motivo originario del quadro si dissolve e si trasforma in un’essenza interiore puramente pittorica, autonoma e oggettiva».

Dai due centri principali del dipinto – a sinistra un nucleo che Kandinskij definisce «dolce, rosaceo» e a destra un nucleo «grossolano, rosso-azzurro, dissonante» – ne scaturisce un terzo al centro che «determina il suono interiore dell’intero quadro», dove i colori rosa e bianco sembrano galleggiare sulla tela. ( Iolanda Nigro Covre, Kandinskij, Art e Dossier, 2017. )– https://it.wikipedia.org/wiki/Composizione_VI

 

 

Come inventare parole? C’è un piccolo, semplice Wikihow che dice come fare. E segnala che si tratta di un bel gioco. È proprio vero: aggiungo che i bambini sono molto bravi a giocare (se ne avete qualcuno a disposizione provate a sfidarlo, per esempio durante un viaggio in macchina). Già che ci sono, vi ricordo un bel libro per giocare con le parole (e con i bambini): si intitola I Draghi locopei (il titolo è l’anagramma di “Giochi di parole”) e l’ha scritto Ersilia Zamponi negli ormai lontani anni Ottanta.

Inventare nomi per prodotti. È la variante professionale e (diciamolo) più noiosa e complicata dell’inventare parole. Ne abbiamo già parlato estesamente (regole, consigli, cautele eccetera) su NeU a questa pagina.

Da conigliare a sciallo. I gerghi giovanili sono una miniera di parole inventate, spesso assai divertenti. Se conigliare sta per avere fifa (per esempio, di un’interrogazione), sciallo invece significa tranquillo, a posto (ma a Milano ho sentito anche scialla, e scialla là). Peraltro, il termine è anche oggetto di una dotta e documentatissima dissertazione dell’Accademia della Crusca.
Qui trovate alcuni dei termini raccolti nella recente Slangopedia (il mio preferito è alef, acronimo di “alto lungo e fesso”, usato a Taranto: un intero romanzo di formazione liofilizzato in quattro lettere).

 

Le immagine sono opere di Vasilij Kandinskij. Se vi è piaciuto questo articolo potreste leggere anche:
Lingua italiana: le parole sono perle

 

 

 

Gnosi delle fànfole - Fosco Maraini - copertina

 

IL LONFO — GIGI PROIETTI 

 

 

PER CHI PREFERISCE LA BIMBA E IL PAPA’ O LO ASCOLTA DUE VOLTE:

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1 risposta a NUOVOEUTILE, IL SITO DI ANNAMARIA TESTA ::: PAROLE INVENTATE — IDEE 130 + IOLANDA NIGRO COVRE, KANDINSKY, GIUNTI 2017 + IL LONFO DA MARAINI

  1. DONATELLA scrive:

    E’ bellissimo fanfolare!

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