6 agosto 2023
Strage Bologna, parole De Angelis un avvertimento interno ed esterno
Strage Bologna, parole De Angelis un avvertimento interno ed esterno
Le parole del portavoce della regione Lazio, scelto personalmente dal presidente Rocca, non sono affatto una scivolata o una gaffe.
Marcello De Angelis, già condannato per l’appartenenza ai NAR, è persona accorta, fa parte del gruppo storico della destra radicale romana, conosce fatti e persone.
Le sue parole sulla strage di Bologna, oltre ad essere offensive e contrarie alla verità storica e processuale, rappresentano un avvertimento interno ed esterno,
All’interno sono rivolte a quei “camerati”, alcuni anche al governo altri nelle istituzioni, a non arretrare di un passo, e a imporre il cambio della narrazione, che passa dalla revisione delle sentenze sino alla riscrittura della Costituzione con l’equiparazione tra fascismo e antifascismo.
Prima di arrivare all’obiettivo finale bisognerà, tuttavia, ripulire l’immagine di una destra che ha intrecciato la sua storia con i servizi deviati, con gli stragisti, con le bombe, con la Loggia di Gelli.
Una delle sentenze chiave, in questa direzione, é proprio quella di Bologna, da qui il tentativo di invertire i ruoli tra boia e vittime.
Non casualmente queste parole sono arrivate dopo quelle definitive pronunciate del presidente Mattarella, parole che hanno infastidito, per usare un eufemismo, chi, come la presidente Meloni, non è riuscita a definire “fascista” l’attentato del due agosto.
Ora sarà più chiaro, perché quel giorno ha preferito essere altrove.
Molti dei nomi che si ritrovano nella sentenza di Bologna, si ritrovano anche nel processo per l’assassinio di Pier Santi Mattarella, anche in quella occasione la vecchia Italia dei fascisti, dei servizi deviati, della loggia P2, con l’aggiunta della mafia, hanno realizzato una alleanza per bloccare ogni processo di innovazione politica, etica e civile in Sicilia.
Speriamo di sbagliare, ma abbiamo la sensazione che, nei prossimi giorni, questi rottami ancora attivi ben infiltrati, anche in alcune redazioni, torneranno all’attacco e metteranno nel mirino il presidente Mattarella.
Noi, ovviamente, saremo dalla parte del Presidente, contro i nemici di sempre.
un’informazione in più su Marcello De Angelis:
— da Loris Mazzetti, Articolo 1 — 6 agosto 2023
Marcello De Angelis, attuale responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, con un passato nero in Terza posizione, condannato per associazione sovversiva e banda armata a cinque anni e sei mesi di cui tre trascorsi in carcere, poi direttore del Secolo d’Italia, senatore di AN, marito della sorella di Luigi Ciavardini condannato definitivamente per la Strage di Bologna, il cui fratello, uno dei leader di Terza Posizione con Fiore e Adinolfi, arrestato dopo la bomba del 2 agosto, morì in carcere il 5 ottobre 1980.
da: wikipedia
Marcello De Angelis (Roma, 18 febbraio 1960) è un politico, giornalista e cantautore italiano.
È stato deputato nel gruppo del Popolo della Libertà durante la XVI legislatura e direttore del Secolo d’Italia fino al 16 giugno 2014.
Inizia negli anni del liceo la sua militanza politica. Milita nel Fronte della Gioventù per un breve periodo (1974).
Nel 1977 con il fratello maggiore Nazareno (“Nanni”) entra in Lotta Studentesca, dalla cui costola nascerà, nel 1978, Terza Posizione. Il fratello Nanni muore il 5 ottobre 1980 nel carcere di Rebibbia, in circostanze ancora poco chiare.
Dopo la strage di Bologna del 1980, Terza Posizione è messa al bando e alcuni leader del movimento sono oggetto di mandati di cattura per associazione sovversiva e banda armata. De Angelis, venuto a conoscenza che alcuni suoi amici latitanti a Londra stanno per essere arrestati, parte col treno per avvisarli, ma viene arrestato e per sei mesi resta nel carcere londinese di massima sicurezza di Brixton.
I giudici inglesi negano l’estradizione in Italia per la natura politica dei reati contestati e De Angelis. Uscito di prigione, inizia a lavorare come grafico. Nel 1989 torna in Italia, si costituisce ed è condannato a 5 anni e sei mesi di reclusione per associazione sovversiva e banda armata. Ne sconta tre, uscendo dal carcere nel 1992.
Nel 1977 con il fratello maggiore Nazareno (“Nanni”) entra in Lotta Studentesca, dalla cui costola nascerà, nel 1978, Terza Posizione. Il fratello Nanni muore il 5 ottobre 1980 nel carcere di Rebibbia, in circostanze ancora poco chiare.
Dopo la strage di Bologna del 1980, Terza Posizione è messa al bando e alcuni leader del movimento sono oggetto di mandati di cattura per associazione sovversiva e banda armata. De Angelis, venuto a conoscenza che alcuni suoi amici latitanti a Londra stanno per essere arrestati, parte col treno per avvisarli, ma viene arrestato e per sei mesi resta nel carcere londinese di massima sicurezza di Brixton.
I giudici inglesi negano l’estradizione in Italia per la natura politica dei reati contestati e De Angelis. Uscito di prigione, inizia a lavorare come grafico. Nel 1989 torna in Italia, si costituisce ed è condannato a 5 anni e sei mesi di reclusione per associazione sovversiva e banda armata. Ne sconta tre, uscendo dal carcere nel 1992.
In seguito, De Angelis riprende a fare politica e giornalismo. Con Maurice Bignami, ex leader di Prima Linea, dirige un giornale intitolato La spina nel fianco, che si propone come luogo di superamento degli opposti estremismi. Collabora dalla fondazione del periodico L’Italia settimanale, diretto da Marcello Veneziani. Entra in Alleanza Nazionale fin dalla fondazione nel 1995 e continua a svolgere l’attività di giornalista, illustratore e grafico. Dal 1996 è il direttore del mensile Area della destra sociale di Alemanno e Storace. Nel 2004 viene pubblicato il suo libro “Otto anni in Area di rigore”, edito da Minotauro.
Dal 5 maggio 2011 al marzo 2014 è stato direttore del quotidiano Secolo d’Italia. Durante la sua direzione l’editore decise il passaggio del giornale sul Web (2012).
Dopo aver collaborato anche con le testate Libero e Il Tempo, da ottobre 2020 ricopre il ruolo di responsabile cultura, eventi e pubblicazioni della Croce Rossa Italiana nonché di portavoce del presidente nazionale, ovvero Francesco Rocca.
Nel 2023 è stato chiamato proprio da Francesco Rocca al ruolo di responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio.
Dopo aver scontato la condanna, all’inizio degli anni ’90, scopre che le canzoni che aveva registrato su una cassetta sono molto ascoltate in ambienti di destra. Fonda quindi il gruppo musicale 270bis il cui nome è tratto dall’articolo del codice penale riguardante associazioni sovversive con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico.
Molti dei pezzi del gruppo 270bis sono stati scritti nel periodo di latitanza a Londra e incisi su una audiocassetta in modo amatoriale utilizzando solamente una chitarra e la propria voce. I pezzi, riarrangiati in una chiave molto più vicina alle sonorità del rock e del pop, entreranno a far parte del primo album del gruppo, Signori della guerra, uscito nel 1995.
Nei suoi testi, non risparmia nostalgie per il periodo del ventennio fascista, non nascondendo all’ascoltatore le proprie idee e il proprio credo politico.
FANPAGE
18 MAGGIO 2023
Nell’associazione dell’ex Nar Ciavardini un concerto nazi rock: slogan per Priebke e “potere bianco”-
Al Borghetto, spazio culturale e di aggregazione il cui indirizzo corrisponde a quello dell’associazione Gruppo Idee legata a Luigi Ciavardini e alla moglie Germana De Angelis, sabato il concerto nazi rock dei Gesta Bellica, i cui brani inneggiano al “potere bianco” e al boia delle Fosse Ardeatine Erich Priebke.
Sembra incredibile che soggetti del genere occupino posti di tale responsabilità politica. Premesso che ognuno può pensarla come vuole, l’elemento scandaloso è che un tale personaggio, razzista dichiarato, possa occupare in Italia nel 2023 un posto apicale come quello di responsabile della comunicazione della Regione Lazio.