La sera del 31 dicembre 1877, Pёtr Il’ič Čajkovskij giungeva a Sanremo, dove sarebbe rimasto per due mesi. –LETTERE DA SANREMO, ED. ZECCHINI, 2022 a cura di Marina Moretti, Introduzione di Valerij Sokolov ( violinista ucraino, Kharkov/ Kharkiv, 1986 )

 

 

TCHAIKOVSKY,  Souvenir d’un Lieu Cher for Violin and Piano  ( op.42 ) – 1878

VALERIY SOKOLOVviolino
Orchestra: Junge Sinfonie Berlin, Conductor: Patrick Lange

dal TV-Show “Die Stars von morgen” with Rolando Villazón at ARTE.

 

KHARKIV — NORD EST UCRAINA

7.700+ Kharkiv Foto stock, immagini e fotografie royalty-free - iStock | Ukraine

Kharkiv / Kharkov
foto : iStock

 

 

 

 

CARTINA da : Enciclopedia Britannica

 

 

 

 

++ qualche immagine oggi di Kharkiv / Kharkov
di EURONEWS – SETTEMBRE 2022

 

Ucraina: viaggio nell’inferno di Kharkiv, tra attacchi russi e controffensive ucraine

VIDEO 1.36 –15/09/2022 – 22:03

apri qui sotto

https://it.euronews.com/video/2022/09/15/ucraina-viaggio-nellinferno-di-kharkiv-tra-attacchi-russi-e-controffensive-ucraine

 

 

 

Valeriy Sokolov

Valerij Sokolov ( 1986 – Kharkiv, Ucraina )

FOTO DAL LINK : https://www.leonardofinotti.it/valeriy_sokolov.html

 

Valerij Sokolov è considerato uno dei più interessanti violinisti della sua generazione. Nato nel 1986 a Kharkov in Ucraina giovanissimo nel 1999 si è aggiudicato lo Study Grant Prize al Concorso internazionale Pablo Sarasate di Pamplona , nel 2005 poi ha aggiunto anche il Grand prix al Concorso Internazionale George Enescu. Sokolov per questo suo talento è generosamente sostenuto dall’Accenture Foundation nell’ambito di un progetto dedicato ai giovani musicisti. Recentemente Sokolv si è esibito con la Philarmonia Orchestra, L’Orchestra National de France, la Chamber Orchestra of Europe. Si ricorda inoltre tra i maggiori successi conseguiti i recital tenuti al Teatro Mariinskij e ai Festival di Verbier e Colmar. Sokolov ha anche lavorato con eminenti direttori d’orchetra fra cui Vladimir Askenazij, Ivor Bolton, Hubert Soudant e Yan Pascal Tortelier. Si è esibito con orchestre di primo livello fra cui la Rotterdam Philarmonic Orchestra, la Tokyo Symphony Orchestra e alla Carnegie Hall ha eseguito per la prima volta negli Stati Uniti il Concerto di Boris Ticenko. La sua presenza è frequente nei festival fra cui quelli di Aspen, St Denis e Gstaad inoltre ultimamente per la prima volta si è esibito al Lincoln Center, ma anche a Essen, Vancouver e Hog Kong. Come interprete della musica da camera invece collabora regolarmente con i pianisti Kathryn Stott, Evgenij Izotov e Igor Levit mentre con i violoncellisti si accompagna a Leonid Gorokhov e Maximilian Hornung. E proprio Evgenij Izotov è considerato fra i più personali e brillanti giovani pianisti di San Pietroburgo. Esibitosi anche lui in tutto il mondo, Izotov ha vinto numerosi primi premi nei Festivals i musica da camera internazionali fra cui il Khumo Festival in Finlandia e il Festival Chopin in Karelia. E’ stato membro dei Virtuosi di San Pietroburgo per cinque anni e collabora oltre che con Sokolov anche con l’Atrium Quartetm quartetto di archi.

da : https://www.giornaletrentino.it/cultura-e-spettacoli/il-violino-di-sokolov-protagonista-della-stagione-dei-concerti-1.826210

 

 

File:Čajkovskij a Sanremo tra il dicembre 1877 e febbraio 1878, seduto su una panchina in corso Imperatrice e davanti all'allora Hotel Bellevue.png

Čajkovskij a Sanremo tra il dicembre 1877 e febbraio 1878, seduto su una panchina in corso Imperatrice e davanti all’allora Hotel Bellevue

da : https://it.wikipedia.org/wiki/File:%C4%8Cajkovskij_
a_Sanremo_tra_il_dicembre_1877_e_febbraio_1878,_
seduto_su_una_panchina_in_corso_Imperatrice_e_
davanti_all%27allora_Hotel_Bellevue.png

 

 

TCHAIKOVSKY – Concerto per violino in re maggiore op. 35  ( 1878 )-  è l’unico concerto per violino del compositore russo Pëtr Il’ič Čajkovskij.

 

  1. Allegro moderato (Re maggiore)
  2. Canzonetta. Andante (Sol minore)
  3. Finale. Allegro vivacissimo (Re maggiore)

 

se aspettate qualche minuto, è una musica che riconoscete subito..

video, 36 min. ca –

 

 

 

 

La sera del 31 dicembre 1877Pёtr Il’ič Čajkovskij giungeva a Sanremo, dove sarebbe rimasto per due mesi. Quel lungo soggiorno fu la conseguenza di un susseguirsi di avvenimenti, l’ultimo dei quali (in senso cronologico) era stato il grave turbamento dovuto all’irrimediabile a crisi matrimoniale.

Grazie alla vita regolare, a volte noiosa, alla calma non turbata da nulla, e soprattutto grazie al tempo, che cura tutte le ferite, sono completamente guarito dalla mia follia. Io per alcuni mesi sono stato senza dubbio un po’ pazzo e solo ora, dopo essermi del tutto rimesso, ho imparato a confrontarmi obiettivamente con tutto ciò che ho fatto durante questa breve follia
Pёtr Il’ič Čajkovskij, Lettera al fratello Anatolij del 18 febbraio 1878

 

Durante l’asilo sanremese, “nodo singolare nella sua vita”, il grande compositore russo avrebbe scritto numerose lettere alle persone che più gli erano care: la baronessa Nadežda von Meck, innanzitutto, il fratello Anatolij, la sorella Aleksandra Davydova, i musicisti Nikolaj RubinšteinSergej TaneevPëtr Jurgenson e Karl Albrecht.

In questa intervista, la russista Marina Moretti ci racconta quel soggiorno e il contenuto delle lettere, svelandoci il senso dell’uno e delle altre.

Marina Moretti è nata a Sanremo. Russista, traduttrice, da tempo si dedica alla storia dei rapporti tra la Russia e la Riviera Ligure. Ha curato le pubblicazioni I Russi a Sanremo (2005) e I Russi in Riviera (2021), ed è autrice di vari contributi a raccolte di saggi sull’emigrazione russa in Italia.

 

Pёtr Il’ič Čajkovskij, Lettere da Sanremo (1877-1878) – Curatore: Marina Moretti

 

Zecchini Editore, settembre 2022

 

Indice sommario

Introduzione di Valerij Sokolov
Il filo del destino
 di Valerij Sokolov
Il «nodo» di Sanremo
 di Valerij Sokolov

 

Pёtr Il’ič Čajkovskij

LETTERE DA SANREMO (1877-1878)
– Lettere alla baronessa von Meck
– Lettere alla sorella Aleksandra Davydova
– Lettere al fratello Anatolij Čajkovskij
– Lettere ad esponenti del mondo musicale russo
– Lettere a Nikolaj Rubinštejn
– Lettere a Sergej Taneev
– Lettere a Pëtr Jurgenson
– Lettere a Karl Albrecht

Iconografia
Ringraziamenti

Indice dei nomi

DA: https://musicamusicavicenza.it/saggistica/31052-lettere-da-sanremo-9788865403914.html

 

 

segue da :

FOTO MORESCHI
https://www.moreschiphoto.it/?p=28819

 

Il 20 dicembre, nella corrispondenza epistolare con il fratello, il maestro russo si lagna  principalmente del clima, che trova noioso e fastidioso: “Come si può passare un intero inverno senza freddo e neve? Oggi era caldo come da noi in luglio, e siamo alla fine di dicembre! “.  Anche in successive lettere Tchajkovsky non mostra grande trasporto verso la località prescelta, anche se vi rimarrà fino al mese di febbraio del 1878. La ragione principale di questo atteggiamento é da ricercarsi, probabilmente,  nelle difficoltà interiori e nel periodo di fragilità attraversato dal maestro, reduce da un matrimonio infelice con una propria allieva e parecchi altri dispiaceri.

 

Il grande compositore russo assieme a suo fratello Modest e di un ragazzo sordomuto di cui era precettore, nel giardino della Pensione Joly.

 

Già al principio del suo soggiorno il compositore decise di cambiare albergo perché I’ Hotel Victoria, segnalatogli dalla Guida Baedeker, gli risultò troppo affollato e costoso; cosi Tchajkovsky si trasferì nella ben più parca “Pension Joly” ( è il nome d’allora, derivato da quello del gestore; in seguito verrà ingrandito lo stabile e si chiamerà Albergo Quisisana. Diverrà, poi, Ufficio tributario battezzato ironicamente “Quisipaga” dai locali, dove lo raggiunse qualche tempo dopo suo fratello Modest con un ragazzo sordomuto di cui era precettore.  Il compositore, a Sanremo, prese a lavorare con gran lena a due sue importanti opere: la Sinfonia n. 4 detta “La Russa” e il capolavoro Eugenio Onegin, di cui stava sviluppando l’ orchestrazione del terzo atto, com’egli stesso raccontò, in una lettera, all’amica e benefattrice Nadedza von Meck.

 

 

HOTEL VICTORIA SANREMO

 

La ricostruzione della vita sanremese di Tchajkovsky é possibile soprattutto grazie alla fitta corrispondenza che il musicista intratteneva con i propri cari rimasti in madrepatria, giacché giornali locali e cronache successive concedono pochi dettagli. Dalle lettere compulsate dal professor Cazzola sappiamo che il compositore russo frequentò il Teatro comunale “Principe Amedeo“, dove assistette alla rappresentazione del Faust di Gounod prima e del Barbiere di Siviglia  poi, scoprendo inoltre che il pubblico – secondo le annotazioni dello spettatore straniero – era particolarmente rumoroso e accoglieva gli artisti con fischi e urli.  Da un altra lettera apprendiamo che l’ illustre visitatore compì un’escursione a Coldirodi: “Oggi, con Modja e Kolja abbiamo fatto una passeggiata sui monti a dorso d’asino, alla cittadina di Cola [sic], dove c’ é un’ interessante galleria di quadri.  Sulla via del ritorno ho raccolto un gran  mazzo di viole”‘. 

 

PENSIONE JOLY alla Foce nel 1865. In seguito l’edificio sarà ingrandito e diventerà Albergo Quisisana, prima di trasformarsi in Ufficio delle Tasse.

 

Si tratta ovviamente della Pinacoteca Rambaldi, della quale Tchajkovsky risulta essere rimasto, anche se non parrà vero,  ben impressionato.  Ma anche il giudizio su Sanremo muterà a seconda dell’umore:  “il clima é incantevole, la località magnifica, i luoghi sono davvero meravigliosi, e tuttavia in provo stizza per non so che…“.  Malgrado le inquietudini dell’artista, e persino la sua inclinazione all’alcool, l’ attività creativa sembra procedere senza intoppi. A Sanremo, di fatto, il grande russo insoddisfatto ultimò quella Sinfonia in Fa minore dedicata alla sua mecenate, la baronessa von Meck, alla quale descrisse epistolarmente il significato delle varie parti, dell’orchestrazione, dei colori: sicuramente riflesso delle sue meditazioni e del suo stato d’animo..  Azzardando un pochino, si potrebbe dire che anche le tinte della Riviera, gli alberi odiati, il clima troppo poco rigido, le rilassanti passeggiate al chiaro di luna, abbiano avuto una loro parte nella concezione dell’opera. Chissà !.  Certo é che, per converso, non è che Sanremo abbia gran che ricordato I’ insigne visitatore: non un busto, non una targa, molto rari i tributi in musica. Qualsiasi altra città avrebbe istituito un Festival Tchajkovsky , un concorso di composizione o, come minimo, un memorial annuale in cui sentir risuonare le note de “la Russia” ad opera di un’orchestra sinfonica.

Riteniamo tuttavia significativo, segnalare che a metà anni trenta il celebre “Quartetto di San Remo” guidato dal maestro Aldo Ferraresi, uno dei massimi violinisti del Novecento, ebbe a incidere un disco a 78 giri su etichetta “La voce del padrone” per pubblicizzare il Casino Municipale anche oltreoceano, il cui programma non fu,  magari, del tutto casuale: “Tchajkovsky Andante cantabile dal I° Quartetto in Re maggiore, op. 11“.

Partito alla volta di Firenze, al maestro russo non fece seguito alcun suo “pari” in ritiro artistico. A  lungo si é favoleggiato circa una visita del compositore Richard Wagner al  Kronprinz Federico Guglielmo II di Hohenzollern, in soggiorno curativo a villa Zirio nel 1887, immortalata in una  celebre incisione di Hermann Nestel datata 1888″.

Peccato che l’ autore del Parsifal fosse morto a Venezia cinque anni prima, il 13 febbraio 1883.

 

Freddy Colt, un grande musicista di Sanremo, al secolo Fabio La Cola.
Cerimoniere dell’Accademia, Accademico della Pigna per la Musicologia, fondatore e Membro effettivo CCBF dal 2007, Conservatore della Piccola Biblioteca, Presidente CCBF dal 2011. È musicista e scrittore, organizzatore ed editore. Ha pubblicato libri di storia musicale, araldica, scienze della tradizione, cultura locale e altro. Con il suo fondo librario personale di circa 2000 volumi ha dato l’avvio alla Biblioteca della Pigna. È inoltre Presidente del Circolo Ligustico, del Capitolo della Cultura, del Centro Studi S. Kenton, Vice Presidente della Federazione Operaia Sanremese (fondata nel 1851), Consigliere del Coordinamento di Associazioni per Sanremo.

Associazione Culturale “Colt Castle Book Fellowship”
Piazza del Capitolo 1, 18038, Sanremo (IM)

 

 

FOTO MORESCHI

a Sanremo in via Matteotti 194 lo Studio è chiuso ma l’attività fotografica continua su appuntamento ai numeri:

346 9436915 – 349 7396715

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