PER ROBERTO– Film, 1h 42 min- in francese — ” DADDY NOSTALGIE “– 1990 — di Bernard Tavernier

 

 

Jane Birkin, splendida donna della nostra epoca ( di attempati) me la ricordo bene, per la famosa canzone – scandalo 🙂 e successo e per certi film ,unici, vedi “DADDY NOSTALGIE” regia di tavernier e con il grande Dirk Bogarde, vorrei tanto rivederlo! Addio splendore!

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Daddy Nostalgie è un film del 1990 diretto da Bertrand Tavernier e sceneggiato da sua moglie Colo Tavernier O’Hagan. Le riprese sono avvenute tra Bandol e Sanary-sur-Mer.

Interpreti e personaggi

 

Fu presentato in concorso al 43º Festival di Cannes,

 

 

 

TRAMA

Parigi: una giovane donna Caroline (Jane Birkin) decide di raggiungere i genitori in un piccolo paese della Costa Azzurra dove il padre Tony “Daddy” (Dirk Bogarde) passa la convalescenza dopo un intervento chirurgico. Daddy è un inglese ironico abituato ad una vita mondana e l’operazione al cuore ne ha mitigato lo spirito ma non lo humour di cui è spesso amorevolmente “vittima” Miche (Odette Laure). Miche, al contrario, è metodica, taciturna e mal sopporta la poca disposizione del marito alle regole della degenza. Al suo arrivo Caroline media tra la determinazione di Miche a proibire a Tony di bere e la possibilità di lasciare al padre quei pochi piaceri che la vita gli ha lasciato. Durante il soggiorno Caroline ha modo di approfondire la conoscenza del padre, una figura a lei distante fin da bambina che le causa una sottile ed intima sofferenza. Sofferenza che si manifesta quando il padre incomincia a ricordare malinconicamente il passato fatto di viaggi in tutto il mondo, le feste, i cocktail, tutto quello che da bambina li teneva lontani: “Prima dei vent’anni, non ho alcun ricordo di te…” ammette. Tony confida anche che il suo rapporto con Miche nel tempo s’è deteriorato, manifestato da una semplice e apparentemente banale esempio: quando si fa sera Miche mi dice “Vai a letto“, mentre un tempo usava dire “Vieni a letto“. La compagnia reciproca diventa una delicata intesa fatta di piccole cose (These Foolish Things), di malinconici silenzi e parole pudicamente sussurrate. Poiché la gravità della malattia diventa più chiara Caroline decide di concedere a Tony una gita a Cannes e qui, durante una conversazione fatta ancora di ricordi passati sulla “bella vita” di Tony, Caroline manifesta la sua rabbia verso di padre: “Non mi interessa la tua bella vita! È stata una bella, egoista vita!“. Caroline decide di tornare a Parigi per terminare la sceneggiature di un film e rivedere il figlio, ma al rientro riceve la notizia della morte di “Daddy”: sgomenta, si perderà nella folla del metrò e dei propri recenti ricordi, nel tentativo di raggiungere “Daddy”…

DA WIKIPEDIA

 

These Foolish Things-

Jane Birkin with Jimmy Rowles

 

From the album Jazz A Saint-Germain (1998).

A cigarette that bares a lipstick’s traces
An airline ticket to romantic places
And still my heart has wings
These foolish things remind me of you.
A tinkling piano in the next apartment
Those stumblin’words that told you what my heart meant
A fairground’s painted swings
These foolish things Remind me of you.
You came, You saw, You conquered me
When you did that to me
I knew somehow this had to be
The winds of march that made my heart a dancer
A telephone that rings but who’s to answer
Oh, how the ghost of you clings
These foolish things
Remind me of you
First daffodils
And long excited cables
And candle lights
A little corner table
And still my heart has wings
These foolish things remind me of you
The park at evening
When the bell has sounded
The Île de France
With all the gulls around it
The beauty that is spring
These foolish things
Remind me of you
How strange,
How sweet,
To find you still,
These things are dear to me
They seem to bring you near to me
The sigh of midnight trains
At empty stations
Silk stockings thrown aside
Dance invitations
Oh how the ghost of you clings
These foolish things
Remind me of you
Gardenia perfume Lingering on a pillow
Wild strawberries
Only seven francs a kilo
And still my heart has wings,
These foolish things,
Remind me of you
The smile of garbo
And the scent of roses
The waiters whistling
As the last bar closes
The song that crosby sings
These foolish things
Remind me of you
How strange
How sweet
To find you still
These things are dear to me
They seem to bring you near to me
The scent of smoldering leaves
The wail of steamers
Two lovers on the street
Who walk like dreamers
Oh how the ghost of you clings
These foolish things
Remind me of you.

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4 risposte a PER ROBERTO– Film, 1h 42 min- in francese — ” DADDY NOSTALGIE “– 1990 — di Bernard Tavernier

  1. roberto scrive:

    grazie, bella pagina ma in questo periodo ho un PC così balordo che non emette suoni di sorta. Ovvero, povero diavolo: è muto! Ciao

  2. roberto rododendro scrive:

    Ciao bella ragazza, ogni tanto scopro pezzi dimenticati e ne vedo le meraviglie. Ora il mio PC sente e non è più muto.
    Quindi, un altro grazie cara , carissima amica lontana e sempre vicina

    • Chiara Salvini scrive:

      Carrisimo RodoRo, mi sentivo stamattina come un pupazzo di gomma tutto sgonfiato ( era anche grosso-il pupo – per cui si accumulava tanta pastica spessa un po’ bianca e un po’ azzurra, pronta al pattume, ma lì in attesa giacente ) e dopo averti letto sono rinata come un bambino vero ! Non vorresti dedicarti a questo? Un ufficio online : ” Rinascite pronte con bigliettini ispirati “, come fa Lucy quando apre il suo banchetto di terapia e poi chiede tanto…al pobero Charlie Brown ? Stamattina mi hai tenuto in braccio. brù

  3. roberto rododendro scrive:

    che dirti? E’ solo un piacere se così è. Anch’io ultimamente mi sento un po’ malaccio tanto che mi chiedo “ma che vita ho fatto?” come se tutti questi 80 anni ed un pezzetto fossero, non volati, che è qusi normale presi come siamo a correre, ma ……………………inutili, dove il più inutile sono io.
    Sai? Ho scoperto che sono “un buono assoluto” che si spende da solo: non so lasciare una situazione , di nessun genere senza aver fatto il possibile per salvarla, anche a mio discapito. A volte pesante, ma questo, se è innato, non vuol neppure dire che son buono, piuttosto come essere nato con un occhio storto o qualcosa di più, senza alcun merito.
    E la vita se ne va.
    Ormai ho paura della vita, non della morte ( a volte desiderata, bella e definitiva: un po’ di pace – ci ho scritto anche una poesia che dovresti avere).
    Va bene, momentaccio con sandra che entra ed esce e poi rientra all’ospedale. Ora è a casa ama a letto con una signora che le bada e un signore ( che darei io) che la bada per altre 20 ore e che fa anche da mangiare e che bei pranzetti mi sto inventando e pian pianino madam Alessandrà riprende un po’ di vita: il fisioterapista, l’infermiera l’laiuto a pulirsi a e lavarsi e me che ogni tanto faccio un cazziatone al vento e poi chiedo scusa anche ai muri.
    Vabbè. mi son lasciato andare, uno di questi girni si affonderò nelle mie inconcludenti assurdità vanaglorie & C.
    e tutto questo, uscito da quelle tue belle parole e poi che ho pensato: ho trovato quattro, ma proprio quattro versi e glie li stampo qui.

    Qualche volta nella mia vita
    Mi sono incontrato
    E ho sempre finto di non conoscermi
    Eravamo in due ad evitarci.

    In fondo è vero, : ho fatto il possibile per evitarmi ma poi mi ci sono scontrato!
    Un bellissimo abbraccio a te che, come diceva Alda Mriri è un grandissimo attod’amore! 🙂

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