ANSA.IT/ BOLZANO — 8 LUGLIO 2023
https://www.ansa.it/trentino/notizie/2023/07/08/parisi-ci-avviciniamo-ad-una-guerra-nucleare_9394a40b-2988-45dc-9708-40c86d0ae222.html
VIDEO, 1.13
Parisi, ‘ci avviciniamo ad una guerra nucleare’.
“Serve un accordo come per la crisi di Cuba”
“La cosa che mi fa più paura è la guerra nucleare, a cui sfortunatamente ci stiamo avvicinando sempre di più.
Anche se vi fosse una bassa probabilità è comunque troppo: stiamo andando in una direzione sbagliata”.
Così, in un’intervista, il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, in vacanza a Trafoi, in Alto Adige. Parisi è ospite all’hotel “Bellavista” del campione Gustav Thöni. Nello stessa struttura, nel 1920 aveva soggiornato anche Max Planck.
“La crisi di Cuba è stata risolta con un accordo che andava al di là di Cuba. L’unico modo per risolvere la crisi ucraina è con un accordo che vada al di là dell’Ucraina, per esempio dare alla Russia garanzia di zone demilitarizzate in Europa. Se si cerca di fare un accordo discutendo solo in Ucraina è difficile uscirne, mentre se si allarga il campo, come fatto con la crisi di Cuba, si possono risolvere le cose”, ha aggiunto Parisi, precisando come i fisici da sempre si sono preoccupati delle armi nucleari.
Il premio Nobel italiano ha poi parlato anche di intelligenza artificiale. “L’intelligenza artificiale – ha detto – ha delle caratteristiche che non dico siano preoccupanti, ma che necessitano di una regolamentazione. Quando la stampa è stata introdotta è stata regolamentata con delle leggi specifiche. Allo stesso modo sono necessarie delle leggi sull’intelligenza artificiale, ad esempio come l’utilizzo della faccia delle persone in immagini o video”.
TRAFOI–
nel Parco Nazionale dello Stelvio, in Val Venosta
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LA CHIESA DI TRAFOI
Trafoi, in Val Venosta, è un paese situato a 1.545 metri s.l.m. ed è abitato da circa 90 persone. Situato al centro del Parco Nazionale dello Stelvio, il paese ha conosciuto lo sviluppo turistico grazie all’apertura del Passo dello Stelvio.
TRAFOI, 2009
Manuel Velazquez
Opera propria
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Dal punto di vista turistico lo sviluppo di Trafoi si ebbe non solo in seguito alla prima scalata dell’Ortles (1804) ma anche per via di un triste evento, avvenuto già qualche anno addietro, legato alla storia di Henry de Tourville che uccise la moglie per impadronirsi delle sue ricchezze. La notizia fu divulgata in tutta Europa e ben presto giornalisti e curiosi giunsero in visita a Trafoi.
I, Kuebi
LA CASA NATALE DI GUSTAV THONI, OGGI ALBERGO
Oggi questa piccola località della Val Venosta è conosciuta anche e soprattutto per Gustav Thöni, campione di sci nel 1971, 1972, 1973 e 1975 e che oggi gestisce uno degli hotel a Trafoi.
Insolito è il panorama paesaggistico che contraddistingue Trafoi e altrettanto particolare la flora e la fauna che lo contraddistinguono. Genziane, orchidee e cardi, così come caprioli, cervi, marmotte e scoiattoli, sono solo alcuni dei suoi abitanti.
La chiesetta del santuario delle Tre Fontane Sacre.
Degno di nota è certamente il Santuario della Madonna delle Tre Fontane Sante a Trafoi. La leggenda narra che, dopo la morte dell’ultimo eremita, il luogo venne quasi dimenticato dagli abitanti del posto, non fosse per un taglialegna che proprio nei pressi della zona decise di abbattere un albero. Improvvisamente, egli udì una voce che diceva ”Taglia pure ma non tagliare me” e l’uomo, spaventatosi, immediatamente s’inginocchiò e, alzando lo sguardo, vide il volto della Madonna fra i rami di un albero. Da quel giorno il luogo cominciò ad essere frequentato da numerosi devoti e nelle immediate vicinanze sorse una piccola cappella in legno. Solo successivamente venne edificata una cappella in muratura, oggi luogo di preghiera e di riflessione così come l’intero territorio di Trafoi, dove è possibile trascorrere un soggiorno incantato!
TESTO DA:
https://www.sudtirol.com/val-venosta/trafoi.htm
E IMMAGINI DA :
https://it.wikipedia.org/wiki/Trafoi#/media/File:ChiesettaTreFontaneTrafoi.JPG
+ https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Trafoi?uselang=it
E se, approfittando del bellissimo e quieto paesaggio, si invitassero al dialogo, nell’incanto della natura, i potenti della Terra per una pace ragionevole e una condanna perpetua della guerra? La natura ci fa sentire che siamo tutti esseri fragili, che siamo parte di essa. Ciò che ci accomuna a tutti gli altri viventi è proprio la caratteristica della vita: perché sprecarla e distruggerla?