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Stizzito
stiz-zì-to
SIGNIFICATO :: Irritato, indispettito
participio passato di stizzire, da stizza, forma antica di tizzo, carbone ardente, pezzo di legno che sta bruciando.
Una parola eccezionalmente importante; infatti nella nostra lingua esistono centinaia di espressioni che descrivono una rabbia violenta – espressioni che, quando usiamo, non fanno che montare quella rabbia. Invece, lo stizzito, pur essendo arrabbiato, lo è in maniera moderata: è più che altro infastidito, indispettito.
Anche l’etimologia rema in questo senso: non ci rappresenta il fuoco che divampa iracondo, ma il calore senza fiamma del tizzone.
Lo stizzito prova quindi un sentimento acceso ma moderato, controllato, in cui scontentezza e contrarietà si traducono in un’irritazione visibile, secca, e scontrosa, ma mai violenta.
Insomma, prima di esprimere il proprio sentimento di rabbia, è bello ponderare se non sia riconducibile a una specie più innocua quale la stizza – perché il sentimento provato prende forma con la definizione che gli diamo: quando il conoscente finge di non vederci, si può restare stizziti; esci dal negozio stizzito quando qualcuno ha cercato di passarti avanti nella fila; e quando è ben più alto di quanto preventivato, si paga il conto stizziti.
STIZZA –VOCABOLARIO TRECCANI
http://www.treccani.it/vocabolario/stizza/
stizza s. f. [der. di stizzo, forma ant. di tizzo (cfr., per il sign., prendere fuoco per «incollerirsi»)]. – Irritazione non violenta ma improvvisa e scontrosa, che nasce soprattutto da scontentezza, contrarietà, fastidio: provare s. di qualche cosa; un gesto, un moto di s.; la richiamai indietro e piena di s. gliele tolsi di mano (Boccaccio); alla passione e alla picca di prima s’era aggiunta anche la s. d’essere stato prevenuto e deluso (Manzoni). ◆ Dim. stizzétta: «Ma non parlarne subito a tua madre!» disse Agnese con una certa stizzetta temperata d’amorevolezza e di pietà (Manzoni); non com., stizzerèlla, stizzina; pegg., non com. stizzàccia.
Giovanni Battista Draghi detto Pergolesi
(Jesi, 4 gennaio 1710 – Pozzuoli, 16 marzo 1736) è stato un compositore, organista e violinista italiano, esponente di spicco dell’epoca barocca; è considerato uno dei maggiori musicisti italiani della prima metà del XVIII secolo e uno dei grandi rappresentanti della scuola musicale napoletana.
La serva padrona ( 1733 ), punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo e la diffusione dell’opera buffa in Europa.
Sonya Yoncheva, soprano – è nata a Plovdiv , in Bulgaria, il 25 dicembre 1981- Il suo debutto al Metropolitan Opera è stato nel novembre 2013.
Stizzoso mio, stizzoso
NOTA :: PLOVDIV — BULGARIA
La città di Plovdiv è nota in italiano come Filippopoli, capitale storica della Tracia e seconda città del paese dopo la capitale Sofia. E’ stata, insieme a Matera, capitale europea della cultura 2019. Si trova a circa 152 km a sud-est di Sofia.
Il nome ” Filippoli ” deriva da questo : capitale, con il nome di Eumolpias, della tribù dei traci Odrisi, nel 341 a.C. fu presa da re Filippo II di Macedonia (padre di Alessandro Magno), che la ribattezzò “Filippopoli” (in greco antico: Φιλιππόπολις, Filippópolis).
Dopo la caduta dell’Impero macedone, la città riprese il ruolo di capitale degli Odrisi, in rapporto di discontinua amicizia con i romani insediatisi in Macedonia, che si impadronirono della città nel 46 d.C., dopo un’aspra battaglia condotta dall’imperatore Claudio.
Traiano la restaurò e Marco Aurelio la fece capitale della Tracia romana; cinse di mura i tre colli centrali e da questi denominò la città Trimontium. Essa divenne ben presto splendida e importante, al punto da battere moneta.
Trimontium fu il crocevia di importanti strade imperiali provenienti dal nord e dall’ovest dei Balcani. Qui le strade, tra cui la fondamentale via Militaris, si univano e conducevano a Bisanzio.
continua : https://it.wikipedia.org/wiki/Plovdiv
A Plovdiv è nato il pittore bulgaro e critico d’arte, Tsanko Lavrenov (Plovdiv, 1896 /Sofia, 1978 ), È uno degli artisti bulgari più importanti, influenti e distintivi del XX secolo. Un modernista influenzato dal simbolismo e dalla secessione , Lavrenov è meglio conosciuto per i suoi paesaggi urbani della città vecchia di Plovdiv e per il suo ciclo di monasteri.
Uno scorcio della città antica
– Opera propria
Il teatro romano
– Opera propria
città vecchia
– Opera propria
Opera propria
–
Il tesoro trace
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La città vecchia
– Opera propria
dettaglio di una casa della vecchia città
casa Ritora
Ramón from Llanera, España
graffiti art in Bulgaria
– Opera propria
1938 — la vecchia città di Plovdiv
Monte Athos nell’epoca medioevale, 1936
bnr.bg/en/post/
https://bnr.bg/en/post/100700991/the-talent-of-tsanko-lavrenov-shines-in-sofia-exhibition
Che belle queste immagini, per niente “stizzite”!