“Né con la mafia, né con lo Stato”, uno slogan provocatorio e un grande poster con il volto di Peppino Impastato. Nel 45esimo anniversario del suo assassinio, sono comparsi in piazza San Basilio, nel quartiere Olivella. L’opera è dei militanti del comitato territoriale Olivella di Antudo che ricordano così Impastato: “Non soltanto un ribelle ma un vero e proprio rivoluzionario che ha lottato in maniera unica per ottenere l’emancipazione delle classi subalterne e la sconfitta della mafia locale agganciata a una precisa classe sociale di riferimento: quella dei latifondi e dei capitalisti”. I militanti aggiungono ancora che il poster sul muro con il volto di Peppino Impastato è un’azione di muralismo provocatorio “indirizzato a chi, oggi, sulla memoria e sulle lotte di Impastato ha costruito la propria retorica antimafia e legalitaria”.
Bella, come sempre, la vignetta di Biani. Anche il murales di Palermo, dove ” contro lo Stato” vuole dire quella parte dello Stato collusa con il potere mafioso, è efficace. Mi sembra significativo che venga ricordata una figura dell’antimafia così anomala, perché nata dallo stesso tessuto sociale che, col silenzio o con le azioni, era sempre dalla parte della mafia. C’è andato un coraggio da leoni per opporsi alla mafia in una situazione del genere.