Arauco tiene una pena
(Levántate, Huenchullá )
[1962]
Parole e musica di Violeta Parra
Dalla raccolta “Canciones Reencontradas en París”
Canciones Reencontradas en París es el nombre de la recopilación de la serie de canciones grabadas por Violeta Parra para el sello francés Arión, entre 1961 y 1963, que se conocieron y editaron después de su muerte, ocurrida en 1967.
(Remastered)
Arauco tiene una pena
que no la puedo callar,
son injusticias de siglos
que todos ven aplicar,
nadie le ha puesto remedio
pudiéndolo remediar.
Levántate, Huenchullán.
Un día llega de lejos
Huescufe conquistador,
buscando montañas de oro,
que el indio nunca buscó,
al indio le basta el oro
que le relumbra del sol.
Levántate, Curimón. .
Entonces corre la sangre,
no sabe el indio qué hacer,
le van a quitar su tierra,
la tiene que defender,
el indio se cae muerto,
y el afuerino de pie.
Levántate, Manquilef
Adónde se fue Lautaro
perdido en el cielo azul,
y el alma de Galvarino
se la llevó el viento Sur,
por eso pasan llorando
los cueros de su kultrún.
Levántate, pues, Callfull.
Del año mil cuatrocientos
que el indio afligido está,
a la sombra de su ruca
lo pueden ver lloriquear,
totora de cinco siglos
nunca se habrá de secar.
Levántate, Callupán.
Arauco tiene una pena
más negra que su chamal,
ya no son los españoles
los que les hacen llorar,
hoy son los propios chilenos
los que les quitan su pan.
Levántate, Pailahuán.
Ya rugen las votaciones,
se escuchan por no dejar,
pero el quejido del indio
¿por qué no se escuchará?
Aunque resuene en la tumba
la voz de Caupolicán,
levántate, Huenchullán
Note:
Credo che Huenchullán, Curimón, Manquilef, Callfull, Callupán e Pailahuán siano cognomi o toponimi mapuche.
Huescufe significa diavolo o predone, in lingua mapuche
Lautaro, Galvarino e Caupolicán furono capi mapuche che si opposero in armi ai conquistatori spagnoli. Inutile dire che non ebbero la meglio e fecero tutti delle fini orrende. Lautaro, catturato da piccolo e allevato dagli spagnoli, si pose poi a capo della resistenza mapuche e tenne testa agli invasori per alcuni anni, finchè non venne ucciso in battaglia, nel 1557 (Lautaro – es.wikipedia); a Galvarino, luogotenente di Lautaro, vennero amputate le braccia ma nonostante ciò tornò a combattere e fu successivamente catturato e trucidato (1558) (Galvarino – es.wikipedia); Caupolicán fu catturato in battaglia e impalato (1558) (Caupolicán – es.wikipedia)
Il kultrún è il tamburo tradizionale araucano sulla cui pelle è disegnata la cosmogonia mapuche
(si veda qui)
Versione italiana di Maria Cristina
ARAUCO HA UN DOLORE
Arauco ha un dolore
che io non posso tacere
sono ingiustizie di secoli
che tutti vedono fare,
nessuno vi ha posto rimedio
pur potendo rimediare.
Alzati, Huenchullán.
Un giorno arriva da lontano
il ladro conquistatore
cercando montagne d’oro,
che mai l’indio ha cercato,
all’indio basta l’oro
che risplende nel sole.
Alzati Curimón.
Allora scorre il sangue,
l’indio non sa cosa fare,
gli porteranno via la terra,
la deve difendere,
l’indio cade a terra morto,
e lo straniero rimane in piedi.
Alzati, Manquilef.
Dove se n’è andato Lautaro,
perduto nel cielo azzurro,
e l’anima di Galvarino
se l’è portata via il vento Sur,
per questo stanno piangendo
le pelli del suo Kultrun [1].
Alzati dunque, Callfull.
Dal millequattrocento
l’indio è afflitto
all’ombra della sua capanna
potete vederlo piangere,
canneto di cinque secoli
non si seccherà mai.
Alzati, Callupán.
Arauco ha un dolore
più nero del suo Chamal [2],
non sono più gli spagnoli
quelli che lo fanno piangere,
oggi sono gli stessi Cileni
a togliergli il pane.
Alzati, Pailahuán.
Già ruggiscono le elezioni,
si ascoltano per non lasciare
ma il lamento dell’indio
perché non verrà ascoltato?
Benché risuoni nella tomba
la voce di Caupolicàn,
alzati, Huenchullán.
[1] Tamburo sacro, simbolo del popolo Mapuche
[2] Costume tipico
-anche Huenchullán, Curimón, Manquilef, Callfull, Callupán, Quilapaiun (che stranamente non ho visto riportato nel testo in spagnolo qui sopra)e Pailahuán sono tutti dei capi indios che lottarono aspramente contro i conquistatori spagnoli
– lo “chamal” per la precisione è un mantello indio.
Flavio Poltronieri
Volevo anche precisare che la parola “Arauco” equivale sia a “Cile” che ad “Indio”.
Flavio Poltronieri
tutto è stato preso da CANZONI CONTRO LA GUERRA, di cui il link è sotto
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=6190