Laterza – Veduta
Alexander Z. –
IL BORGO COSTRUITO A STRAPIOMBO SOPRA LA GRAVINA (=Vallone a forma di crepaccio, profondo fin oltre 100 m, scavato nei calcari, con pareti scoscese, distanti fra loro fino a 200 m.-Treccani )
La gravina è profonda più di 200 metri, larga più di 400 metri e si estende per 12 chilometri nel territorio rurale.
GiovanniCzz – Opera propria
Laterza è un comune italiano di 15.083 abitanti ( dati maggio 2019 ) della provincia di Taranto in Puglia. Il nome degli abitanti di Laterza è Laertini.
Il comune di Laterza è noto per il pane, come da antica tradizione, la carne in cottura al fornello, la sua imponente gravina, tra le più grandi e lunghe d’Europa, e la maiolica, caratterizzata da una elegante stesura cromatica, prevalentemente turchina su smalto bianco.
IL BORGO ANTICO E’ A STRAPIOMBO SULLA GRAVINA
DA :
piu’ notizie nel link :
https://it.wikipedia.org/wiki/Laterza_(Italia)
LA GRAVINA DI LATERZA E’ IL CANYON PIU’ BELLO D’EUROPA
LE FONTANE DI LATERZA
IL PAESE VECCHIO
CARTINE :
LATERZA VICINO A MATERA
LATERZA IN PROVINCIA DI TARANTO
POSIZIONE DI LATERZA NELLA PROVINCIA DI TARANTO
TERRE DELLA GRAVINA DI LATERZA
IL MUMA DI LATERZA — MU -SEO DELLA MA-IOLICA…
DAL FACEBOOK ” MUMA LATERZA ” https://www.facebook.com/mumalaterza/
MUMA, MUSEO DELLA MAIOLICA A LATERZA
SITO UFFICIALE: http://https://www.mumalaterza.it
DALLA COLLEZIONE DONDOLO– MUMA DI LATERZA
MAIOLICA LAERTINA AL MUMA DI LATERZA
FOGLIA DI ACANTO, TIPICO DELLA TRADIZIONE DI SCIACCA
IL PALAZZO MARCHESALE A LATERZA
IL PALAZZO MARCHESALE A LATERZA E’ LA SEDE DEL MUSEO DELLA MAIOLICA –MUMA
XV SECOLO
FOTO YOKO SATO
SIMONA ROTUNNO
foto -MASSIMILIANO TORTORELLA
foto-SIMONA ROTUNNO
PATRIZIA BOLOGNESI
ULISSE ATENE
IL BELVEDERE DALLA PARTE PIU’ ALTA DEL PALAZZO
ARCANGELO GERMANO
YOKO SATO
GUIDO MAIMONE
PATRIZIA BOLOGNESI
YOKO SATO
DA :
GOOGLE. COM/ SEARCH
IL PANE DI LATERZA —
https://it.wikipedia.org/wiki/Pane_di_Laterza
SEGUE DA :
REPUBBLICA DEL 13 OTTOBRE 2020
https://www.repubblica.it/dossier/ambiente/virtual-circular-tour/2020/10/13/news/a_laterza_il_pane_si_prepara_come_500_anni_fa-270013696/?timestamp=1602582434000&SSID=D4E94396C5116316B7CDA3DF4CFD032B43E86920EBABA8D1F32F0B58D932AC1046C35ECE1595D1D81E4C515AE6E6C3BE71A9A6B328A3A50E33D58E91816EEF9487EF266FE1A3E729E1FA2400391923A0BF8D0267A4E8B024
Pane di Laterza e relativo marchio di tutela
– O.C.Arthemisia
A Laterza il pane si prepara come 500 anni fa
di ANTONIO SCUTERI
Nonostante un pizzico di quella magia artigiana si sia persa nei secoli, quello di Laterza continua ancora adesso a essere considerato uno dei pani più buoni d’Italia. Grazie anche alla materia prima: la farina di semola di grano duro rimacinata
Il profumo di pane caldo, e l’odore di legna di ulivo o di albicocca che brucia nei forni, si spargono intensi e persistenti nei vicoli stretti di Laterza, antico centro in provincia di Taranto, arroccato su uno sperone roccioso come una piccola Matera, dalla quale dista pochi chilometri. Oggi, come 300 o 500 anni fa, proprio il pane è il maggior vanto di Laterza, che non a caso fa parte dell’Associazione Città del Pane. Una tradizione qui quasi ancestrale, con i suoi riti e le sue leggende, E con la sua storia, prima nobiliare (per molto tempo solo i ricchi potevano permetterselo) e poi popolare. E, curiosamente, femminile. Fino agli anni Sessanta del secolo scorso, infatti, la produzione nei forni del paese era affidata esclusivamente alle donne, che lavoravano in squadre di 4: a capo del gruppo “a furnele”, la fornaia (di fatto la titolare dell’attività, in genere presa in affitto) e alle sue dipendenze tre “fraschere”, le operaie. La prima gestiva il forno e la cottura (e teneva i conti), mentre le altre avevano il compito di preparare la legna, ma soprattutto di andare di casa in casa a ritirare l’impasto preparato dalle clienti, e poi riportare loro il pane caldo e fragrante, visto che nelle case era categoricamente vietato cuocerlo e si poteva panificare solo nei forni pubblici. Certo, nel tempo un po’ di quella magia artigiana si è persa. Ma quello di Laterza continua ancora adesso a essere considerato uno dei pani più buoni d’Italia.
Food Lifestyle
I suoi segreti? L’affumicatura del legno dal un lato e la maestria, certo, con le ricette che le famiglie di fornai si sono tramandate per generazioni. Ma anche, se non soprattutto, la materia prima: la farina di semola di grano duro rimacinata, ottenuta da frumento coltivato in zona o nei comuni vicini.
Panificio Costantino di LATERZA — Pagine gialle
Eh già la farina, prodotto che in provincia di Taranto, come un gran parte della Puglia è di casa. La regione infatti è il maggior produttore di grano duro in Italia, con quasi un milione di tonnellate all’anno suddivise in diverse varietà, dal Simeto al Pietrafitta. Grano duro che regala la farina che è alla base della panificazione, ma anche della produzione di pasta di qualità, e che per questo viene esportato ben oltre i confini ed è scelto anche da molti pastifici di Gragnano, oltre che da quelli regionali, che pure sono molti, e rinomati.
da:
Semola Senatore Cappelli da Grano Duro Macinato a Pietra Naturale
Tra le farine più apprezzate, quella prodotta con il grano della selezione Senatore Cappelli, la cui storia è intimamente legata alla Puglia essendo stata creata, nel 1915, nel Centro di Ricerca per la Cerealicoltura di Foggia. Il “papà” di questa varietà così pregiata di frumento duro fu il genetista Nazareno Strampelli, che ebbe il merito di creare questa cultivar (partendo da un grano nord africano) rustica, facilmente coltivabile e con una minore percentuale di glutine. Caratteristiche che ne rendono la farina perfetta per la panificazione e per la pasta artigianale di alto livello.
Il nome, così fascinoso, deriva dal fatto che Strampelli ne dedicò la nascita al senatore abruzzese (e marchese) Raffaele Cappelli che a fine Ottocento aveva dato vita alla rinascita e alla rivoluzione dell’attività agraria in Puglia. E che da subito aveva avuto fiducia in Strampelli, sia affidandogli dei terreni e sia sostenendolo economicamente. Una scelta lungimirante, visto il successo ottenuto. Oggi la Senatore Cappelli non solo è prodotta in gran parte delle regioni meridionali, ma rappresenta la base di miglioramento genetico di molte varietà di frumento. E della farina che se ne produce.
Magnifica la città di Laterza, con quei vicoli stretti ma luminosi, e magnifiche le sue ceramiche che riportano, con i loro disegni semplici e fantasiosi, ad epoche antiche.