ENRICA PIOVAN, ROMA – ANSA.IT — 19 APRILE 2023 — 21.38 :: Il piano di Giorgetti: “Tagliare le tasse a chi fa figli” Pressing della Lega. Bitonci lancia l’ipotesi di una detrazione da 10.000 euro l’anno senza limiti di reddito

 

 

ANSA.IT — 19 APRILE 2023 — 21.38
https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/04/19/il-piano-di-giorgetti-tagliare-le-tasse-a-chi-fa-figli_127971a8-4035-4392-a229-fe3956d24a5a.html

 

Una famiglia numerosa si offre per una foto al Circo Massimo in occasione del Family Day

GENITORI E FIGLI

 

MASSIMO BITONCI

 

GIORGETTI

 

Meno tasse per chi fa figli.
Il governo punta anche sull’incentivo del fisco per aggredire il problema del calo delle nascite.

Un tema su cui l’esecutivo è tornato ad insistere da giorni e che la premier Giorgia Meloni ha messo in cima alle priorità con l’obiettivo di trovare misure già dalla prossima legge di bilancio. Un impegno su cui il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è subito attivato con una proposta che potrebbe arrivare a breve.

Il piano del titolare del Tesoro, secondo quanto anticipato dal Foglio, consiste in un bonus famiglie sul modello del 110% pensato per i genitori con figli.

In sostanza, spiega il quotidiano, la proposta “che a nome dell’esecutivo il ministro formalizzerà nei prossimi giorni” è che “i nuclei familiari composti da almeno due figli non pagheranno le tasse”.

A fornire qualche dettaglio è un altro esponente leghista, il sottosegretario alle Imprese Massimo Bitonci: ridurre la tassazione per le famiglie con uno o più figli a carico “non significa abbandonare l’assegno unico”, che il governo ha indicato nel Def di voler aumentare; ma “oltre a questo – aggiunge – si dovrebbe reintrodurre una detrazione di 10.000 euro l’anno per ogni figlio a carico (ora 950 euro fino ai 21 anni) fino al termine degli studi anche universitari, per tutti i nuclei senza limiti di reddito”.

Ma sulla proposta è tutta la Lega ad andare in pressing, invocando un “taglio consistente alle imposte sul reddito per sostenere i nuclei familiari e invertire la rotta dell’inverno demografico“.

L’unico Paese in Europa ad aver già studiato una norma simile è l’Ungheria di Viktor Orbán, fa notare il Foglio. Proprio il modello ungherese di incentivi alla famiglia è stato più volte indicato in passato come punto di riferimento da Meloni e Salvini, e questo tipo di ragionamento è stato espresso da un membro del governo anche in una delle ultime riunioni del Consiglio dei ministri, quando si parlava appunto delle misure contro la denatalità a cui si lavora in vista della manovra.

Le misure per la natalità, comunque, come gli altri impegni presi dal governo, dalle pensioni ai rinnovi contrattuali, dovranno fare i conti con le risorse disponibili: al momento gli spazi in deficit aperti dal Def (3,4 miliardi quest’anno e 4,5 il prossimo) sono già appaltati per il taglio del cuneo e la riduzione delle tasse; per tutto il resto bisognerà attendere la Nota di aggiornamento al Def in autunno.

L’emergenza nascite è al centro del dibattito da giorni, soprattutto dopo che l’Istat ha certificato una natalità al minimo storico, con meno di 7 neonati e oltre 12 decessi ogni 1.000 abitanti.

La premier è tornata a parlarne proprio martedì, invocando la necessità di incentivare le famiglie a mettere al mondo figli.

Lo ha fatto anche il ministro Lollobrigida che però, intrecciando il tema con quello dell’immigrazione, si è spinto a citare la “sostituzione etnica”, innescando una polemica che non accenna a spegnersi.

Dall’opposizione si fa sentire Laura Boldrini: “Niente tasse per chi fa figli”: #Orban in Ungheria? No. La Repubblica di Gilead ne “Il racconto dell’ancella”? No, il ministro Giancarlo #Giorgetti.

A ragazzi e ragazze bisogna offrire lavoro stabile e salari adeguati per pianificare il proprio futuro e poter rimanere in Italia”, ha scritto sui social la deputata del Partito Democratico.

 

NOTA :

Il racconto dell’ancella (The Handmaid’s Tale) è un romanzo distopico di Margaret Atwood del 1985.

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_racconto_dell%27ancella_(romanzo)


 

 

ANSA.IT — 19 APRILE 2023 – 18.54

In Francia sgravi fiscali record per i figli

Fisco particolarmente generoso con le famiglie numerose

 

 

In Francia il fisco è tradizionalmente generoso con le famiglie numerose e riserva numerosi vantaggi per le famiglie nel periodo in cui i figli crescono in casa e sono a carico dei genitori.

La formula magica che fa scattare il meccanismo degli sgravi è il “quoziente familiare”, in base al quale le autorità fiscali tengono conto nella dichiarazione dei redditi del numero di persone che fanno parte del nucleo familiare.

Il reddito, già sottoposto alla tassazione progressiva generale, viene diviso per il numero di persone che vivono sotto lo stesso tetto: ogni figlio conta per “mezza parte”, che si aggiunge alle due parti principali (gli adulti). Il calcolo finale dell’imposta si fa in base al numero di parti per le quali viene diviso il reddito e cala drasticamente se le parti aumentano. In particolare, se si hanno più di tre figli, ogni figlio dopo il numero 3 conta per una parte intera.
    Il vantaggio fiscale di questo meccanismo ha un tetto di 1.570 euro (in base all’ultima dichiarazione) per ogni mezza parte.
    Quindi, una coppia con due figli potrà risparmiare fino a 3.140 euro di tasse. Con tre figli, il guadagno può toccare 6.280 euro. E ogni figlio ulteriore conta per 3.140 euro di sgravi.

Situazioni particolari (figlio invalido, un solo genitore nel nucleo, ecc.) procurano ulteriori “mezze parti” da sottrarre al totale. Per i minorenni, lo sgravio fiscale è automatico, ma è molto facile anche aggiungere figli maggiorenni nella dichiarazione dei redditi a patto che non abbiano cominciato a lavorare e non abbiano un loro reddito sufficiente al proprio mantenimento. L’unica condizione è il limite di età a 21 anni, che diventa però di 25 anni se si può dimostrare di essere studente.
https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/04/19/in-francia-sgravi-fiscali-record-per-i-figli_0d655692-a5c8-4c7f-b7e0-5834b2378be8.html#:~:text=In%20particolare%2C%20se%20si%20hanno,a%203.140%20euro%20di%20tasse.

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1 risposta a ENRICA PIOVAN, ROMA – ANSA.IT — 19 APRILE 2023 — 21.38 :: Il piano di Giorgetti: “Tagliare le tasse a chi fa figli” Pressing della Lega. Bitonci lancia l’ipotesi di una detrazione da 10.000 euro l’anno senza limiti di reddito

  1. DONATELLA scrive:

    A me pare che sarebbe meglio mettere a disposizione delle famiglie asili nido, asili, scuole in modo che tutte le mamme e i papà potessero continuare a lavorare. Anche l’orario scolastico andrebbe rivisto, ampliando il tempo pieno, non necessariamente fatto di solo studio. La detrazione sulle tasse, così indiscriminata, mi sembra ingiusta e, per la burocrazia, macchinoso e anche fonte di possibili frodi. A proposito di asili nido a Milano, quando nostro figlio era nato nel 1978, avevamo fatto richiesta per l’asilo nido al Comune. La risposta dell’accettazione ci arrivò nell’autunno del 1980, quando nostro figlio stava ormai per andare all’asilo. Da allora, per quello che so, la situazione non è cambiata molto.

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