TWITTER — LINK DI DAMIEN KEMPF
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notizie
JACOBELLO ALBEREGNO–
https://it.wikipedia.org/wiki/Jacobello_Alberegno
POLITTICO DELL’APOCALISSE
https://it.wikipedia.org/wiki/Polittico_dell%27Apocalisse
marzo 2018
The Beast ( la bestia ) of the Apocalypse [Jacobello Alberegno, 1360-90]
ottobre 2019
[Jacobello Alberegno, 14th c.]
Jacobello Alberegno, Polittico dell’Apocalisse
marzo 2023
–dettaglio
sopra dal Twitter di Damien Kempf-presentazione
Il Polittico dell’Apocalisse è un dipinto a tempera e oro su tavola (95×61 cm) di Jacobello Alberegno, databile al 1360–1390 circa, tempera e oro su tavola, è conservato nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia. ( vedi nota al fondo )
Jacobello Alberegno, Polittico dell’Apocalisse, 1360/ 1390
in questo link lo vedete meglio:
https://it.wikipedia.org/wiki/Polittico_dell%27Apocalisse#/media/File:Jacobello_Alberegno_-_Polyptych_of_the_Apocalypse_-_WGA00114.jpg
La parte centrale–dettaglio
José Luiz Bernardes Ribeiro
NOTA DA WIKIPEDIA ::
Le cinque tavole del polittico mostrano altrettante visioni descritte da san Giovanni nell’Apocalisse. In quella centrale (95×61 cm) Dio è assiso in trono entro una mandorla, tra i simboli degli evangelisti “pieni d’occhi davanti e di dietro” (4,6) e una schiera di patriarchi, i “ventiquattri vegliardi avvolti in candide vesti con corone d’oro sul capo” (4,4), alcuni recanti ampolle. Ha sulle ginocchia l’Agnus Dei e il libro. In basso sta l’evangelista che guarda la scena inginocchiato, con le mani aperte e rivolte al cielo, mentre ai suoi piedi sta il libro e gli attrezzi per la scrittura, pronti ad essere usati.
La prima delle tavolette laterali (45×32 cm ciascuna) mostra la grande meretrice Babilonia, seduta su una creatura con sette teste e dieci corna. Porta in mano la coppa “colma degli abomini e delle immondezze della sua prostituzione” (17,4) e vomita il “sangue dei santi e dei martiri di Gesù” (17,6). Poi la Visione di san Giovanni. Segue il Giudizio finale, dove Gesù giudice, assiso in cielo, assiste alla resurrezione dei corpi. Gli scheletri si alzano tenendo in mano un libro dove sono annotate le opere da essi compiute nella vita terrena, mentre Gesù tiene in mano il Libro della Vita coi nomi dei giusti: coloro che non vi compaiono sono destinati alla seconda morte nello stagno di fuoco, a sinistra.
Segue la Vendemmia del mondo, dove un angelo esorta un compagno a vendemmiare, con la falce, una vigna i cui grappoli sono ormai maturi (14,2), un’immagine che allude alla fine del mondo. Infine la Visione del cavaliere con diademi sul capo, che è accompagnato da eserciti su cavalli bianchi (19,11); egli, uomo giusto, ha lo scettro di ferro con cui governare le genti.
L’è ‘l dì di mort. Alegher!