primo movimento
Wislawa Szymborska – Accanto a un bicchiere di vino
Con uno sguardo mi ha resa più bella,
e io questa bellezza l’ho fatta mia.
Felice, ho inghiottito una stella.
Ho lasciato che mi immaginasse
a somiglianza del mio riflesso
nei suoi occhi. Io ballo, io ballo
nel battito di ali improvvise.
Il tavolo è tavolo, il vino è vino
nel bicchiere che è un bicchiere
e sta lì dritto sul tavolo.
Io invece sono immaginaria,
incredibilmente immaginaria,
immaginaria fino al midollo.
Gli parlo di tutto ciò che vuole:
delle formiche morenti d’amore
sotto la costellazione del soffione.
Gli giuro che una rosa bianca,
se viene spruzzata di vino, canta.
Mi metto a ridere, inclino il capo
con prudenza, come per controllare
un’invenzione. E ballo, ballo
nella pelle stupita, nell’abbraccio
che mi crea.
Eva dalla costola, Venere dall’onda,
Minerva dalla testa di Giove
erano più reali.
Quando lui non mi guarda,
cerco la mia immagine
sul muro. E vedo solo
un chiodo, senza il quadro.
Traduzione di Pietro Marchesani
***
Gli sono troppo vicina perché mi sogni.
Non volo su di lui, non fuggo da lui
sotto le radici degli alberi. Troppo vicina.
Non con la mia voce canta il pesce nella rete.
Non dal mio dito rotola l’anello.
Sono troppo vicina. Una grande casa brucia
senza che io chiami aiuto. Troppo vicina
perché la campana suoni appesa al mio capello.
Troppo vicina per entrare come un ospite
dinanzi a cui si scostano i muri.
Mai più morirò così leggera,
così fuori dal corpo, così ignara,
come un tempo nel suo sogno. Troppo,
troppo vicina. Sento il sibilo
e vedo la squama lucente di questa parola,
immobile nell’abbraccio. Lui dorme,
più accessibile ora alla cassiera d’un circo
con un leone, vista una sola volta,
che non a me distesa al suo fianco.
Per lei ora cresce dentro di lui la valle
con foglie rossicce, chiusa da un monte innevato
nell’aria azzurra. Io sono troppo vicina
per cadergli dal cielo. Il mio grido
potrebbe solo svegliarlo. Povera,
limitata alla mia forma,
ed ero betulla, ed ero lucertola,
e uscivo dal passato e dal broccato
cangiando i colori delle pelli. E possedevo
il dono di sparire agli occhi stupiti,
ricchezza delle ricchezze. Vicina,
sono troppo vicina perché mi sogni.
Tolgo da sotto il suo capo un braccio,
intorpidito, uno sciame di spilli.
Sulla capocchia di ciascuno sono seduti,
da contare, angeli caduti.
Traduzione di Pietro Marchesani
Libri Scheiwiller, 2005
Wislawa Szymborska
nota :
Kórnik ( dal 1939 al 1945 Burgstadt ), è un comune urbano-rurale polacco del distretto di Poznań, nel voivodato della Grande Polonia.
il castello di Kornik
Esecuzione di ostaggi polacchi da parte di SS–Einsatzgruppe il 20 ottobre 1939 a Kórnik
KRAKOW — CRACOVIA
cartina: https://www.viaggiatori.net/turismoestero/Polonia/mappa/
QUALCHE IMMAGINE DELL’ANTICA CITTA’ DI CRACOVIA ( KRAKOW )
PIAZZA DEL MERCATO
– Opera propria
DALLA CRONACA DI NORIMBERGA — Cracovia nel 1493
– Scansione personale
PIAZZA DEL MERCATO
Il centro storico di Cracovia, patrimonio dell’umanità UNESCO–
CASTELLO DI WAWEL
– Opera propria
Dama con l’ermellino, Leonardo da Vinci, conservata nel Czartoryski Museum, a Cracovia
L’Altare di Veit Stoss., noto anche come Altare di Santa Maria (Ołtarz Mariacki), è il più grande altare gotico del mondo e un tesoro nazionale della Polonia ed è ubicato dietro l’altare maggiore della Basilica di Santa Maria di Cracovia.
Il retablo fu pagato dai cittadini di Cracovia ed intagliato tra il 1477 e il 1489 dallo scultore tedesco Veit Stoss, che si trasferì nella città intorno a quel periodo e vi rimase per i successivi 20 anni.
Nel 1941, durante l’occupazione tedesca, l’altare venne smantellato e spedito al Terzo Reich su ordine del governatore generale Hans Frank. Dopo esser stato nascosto nel sotterraneo del castello di Norimberga pesantemente bombardato, fu recuperato nel 1946 in Baviera e, dopo un importante lavoro di restauro in Polonia, fu rimesso al suo posto 10 anni dopo.
L’Altare di Veit Stoss è alto circa 13 m e largo 11 quando i pannelli del trittico sono completamente aperti.
SEGUE :
++ NEL LINK TROVATE I DETTAGLIO DELL’ALTARE
https://it.wikipedia.org/wiki/Altare_di_Veit_Stoss
” Vicina,
sono troppo vicina perché mi sogni”. Bellissimi questi versi
Bellissime le immagini di Cracovia. La piazza del mercato ha un aspetto “cordiale” e familiare, pur essendo patrimonio dell’umanità.