SIMON & GARFUNKEL — THE BOXER – 1969 — testo e tradizione + altre canzoni molto famose

 

Il 19 settembre 1981 il duo si riunì per un concerto gratuito a Central Park, a cui parteciparono più di 500.000 persone. Nel marzo successivo pubblicarono un album live dell’evento.

 

 

canzoni contro la guerra
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=63610

 

 

 

 

[1969]
Parole e musica di Paul Simon
dall’ultimo album di Simon & GarfunkelBridge Over Troubled Water (1970)

 

The Boxer

 

La guerra, come ben sapete, non è solo bombe,carri armati e missili ma nella quotidianità operano nemici meno eclatanti,stranieri che convincono ,con bugie e prese in giro, un povero ragazzo di provincia a lasciare la sua casa con l’illusione di una carriera sportiva. La realtà della vita in una metropoli è ben diversa : solitudine ,freddo , mancanza di mezzi economici,nostalgia per la sua famiglia . Un pugile che conosce la sconfitta sul ring ,ferite sul viso e nell’animo e vuole arrendersi anche se si illude di essere ancora un combattente contro un nemico che potrebbe essere identificato , fra l’altro, nella nostra società basata esclusivamente sul profitto e sul successo..

G.E.

 

I am just a poor boy, though my story’s seldom told
I have squandered my resistance for a pocketful of mumbles, such are promises
All lies and jest, still a man hears what he wants to hear
And disregards the rest, hmm

When I left my home and my family, I was no more than a boy
In the company of strangers
In the quiet of the railway station, runnin’ scared, laying low
Seeking out the poorer quarters, where the ragged people go
Looking for the places only they would know

Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie

Asking only workman’s wages, I come lookin’ for a job
But I get no offers
Just a come-on from the whores on 7th Avenue
I do declare, there were times when I was so lonesome
I took some comfort there, la la la la la la la

Now the years are rolling by me
They are rockin’ evenly
I am older than I once was
And younger than I’ll be; that’s not unusual
Nor is it strange
After changes upon changes
We are more or less the same
After changes we are more or less the same

Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie

And I’m laying out my winter clothes and wishing I was gone
Goin’ home
Where the New York City winters aren’t bleedin’ me
Leadin’ me
Goin’ home

In the clearing stands a boxer, and a fighter by his trade
And he carries the reminders
Of every glove that laid him down or cut him
‘Til he cried out in his anger and his shame
“I am leaving, I am leaving”, but the fighter still remains

Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie

 

 

 

Traduzione italiana da Lyrics Translate rivista e corretta da Lorenzo Masetti

IL PUGILE

 

Sono solo un povero ragazzo, e anche se la mia storia di rado viene raccontata
Ho dilapidato la mia resistenza per una manciata di chiacchiere, così sono le promesse
Tutte menzogne e beffe, d’altronde un uomo sente ciò che vuol sentire e ignora tutto il resto

Quando ho lasciato la mia casa e la mia famiglia non ero che un ragazzo
in compagnia di estranei
nella tranquillità della stazione correvo spaventato,
volavo basso,
cercando gli alloggi più poveri nelle zone frequentate dai barboni
in cerca di posti che solo loro potevano conoscere

Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie

Chiedendo solo paghe da operaio, iniziai a cercare un lavoro,
ma non ricevetti offerte,
tranne un “vieni” dalle puttane sulla Settima Avenue
Lo devo ammettere, ci sono state delle volte in cui mi sono sentito così solo
da trovare là un poco di conforto. la la la la

Ora gli anni mi scivolano addosso
se ne vanno costantemente
Sono più vecchio di quel che ero
e più giovane di quel che sarò e questo non è inconsueto
E no, non è strano
che dopo cambiamenti su cambiamenti
siamo più o meno gli stessi
dopo i cambiamenti siamo più o meno gli stessi 

Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie

E sto preparando i miei abiti invernali ma vorrei solo essermene andato
tornato a casa
dove gli inverni di New York non mi farebbero sanguinare,
spingendomi
verso casa

Nella radura c’è un pugile e un combattente di mestiere
e porta su di sé i segni
di ogni guantone che l’ha steso o ferito
fino a farlo gridare di rabbia e di vergogna
“Me ne vado, me ne vado”, ma il lottatore resta fermo in piedi

Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie
Lie la lie, lie la lie la lie la lie, la la lie la lie

 

+++ ALTRE CANZONI MOLTO FAMOSE 

 

SIMON & GARFUNKEL — per chi non li ricordasse — SONO QUESTI !

Simon & Garfunkel – The Sound of Silence (from The Concert in Central Park)– 1964

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Simon_%26_Garfunkel

 

 

 

 

 

 

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1 risposta a SIMON & GARFUNKEL — THE BOXER – 1969 — testo e tradizione + altre canzoni molto famose

  1. DONATELLA scrive:

    Bellissime queste canzoni, disperate sì, ma che attraverso l’inferno di un mondo invivibile, fanno sognare un possibile riscatto.

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