TEMPLE GARDIN, con Richard Panek- IL CERVELLO AUTISTICO, PENSARE OLTRE LO SPETTRO, ADELPHI, 2010+ altre opere in italiano + video, 19 minuti ca / TEDItalia – Temple Grandin: Il mondo ha bisogno di tutti i tipi di mente

 

 

Temple Grandin, Richard Panek

Il cervello autistico

Pensare oltre lo spettro

 

Traduzione di Maria Antonietta Schepisi
La collana dei casi, 100
2014, 6ª ediz.,
pp. 272, 28 ill. 
22.80 euro
2014, pp. 272
€ 11,99
RISVOLTO

Nel 1947, quando è nata Temple Grandin, l’autismo era stato appena battezzato e descritto da due psichiatri, che lo leggevano da prospettive pressoché opposte: Leo Kanner sembrava considerarlo un’ir­reparabile tragedia, mentre Hans As­per­ger era convinto che potesse essere compensato da qualche aspetto positivo, ad esempio una particolare originalità del pensiero e dell’esperienza, che con il tempo avrebbe magari condotto a conquiste eccezionali.
Oggi, a distanza di settan­t’anni, il disturbo dello spettro autistico è più diffuso che mai, e viene diagnosticato a un bambino su ottantotto. Nel frattempo, tuttavia, gli studi si sono spostati dalla mente autistica al cervello autistico, dai reami della psicologia – che in passato colpevolizzava le «madri frigorifero» per carenza d’affettività – a quelli della neurologia e della genetica.

Intessendo la sua esperienza personale con l’illustrazio­ne delle ultime ricerche sulle cause e i trattamenti del disturbo, Temple Grandin, coadiuvata da Richard Panek, ci introduce agli avanzamenti del neuroimaging a risonanza magnetica e agli effetti trasformativi indotti dal nuovo ap­proccio terapeutico mirato ai singoli sintomi che sta sostituendo le diagnosi «a taglia unica» di un tempo.

Ma soprattutto ci aiuta a percepire l’autismo come modalità esistenziale al­ternativa, con peculiarità sociali e percettive che sono semplicemente diverse da quelle dei neurotipici e che, adeguatamente trattate e valorizzate, possono condurre a una vita del tutto coerente, e persino straordinaria.

Il cervello autistico è non solo un aggiornatissimo resoconto di progressive acquisizioni cliniche, ma anche un viaggio all’interno di dinamiche ideative sorprendenti, come il particolare tipo di visualizzazione che consentì a van Gogh di rappresentare nella Notte stellata un «flusso turbolento» – quarant’anni prima che i fisici ne definissero la formula.

 

 

AUTRICE 

 

Libri di Temple Grandin

Temple Grandin

1947, Boston

Temple Grandin è docente associato dell’Università Statale del Colorado. È una delle persone più famose al mondo affette da autismo. La Grandin si occupa di biologia animale e di progettazione di attrezzature per il bestiame.
Nata in un periodo in cui la sindrome autistica era poco conosciuta, le venne diagnosticato un danno cerebrale e fu seguita in una scuola materna speciale, dove incontrò buoni insegnanti. In seguito le fu diagnosticata la Sindrome di Asperger.
Ha conseguito una laurea di primo livello in psicologia al Franklin Pierce College (1970), e in zoologia all’Università Statale dell’Arizona nel 1975, seguita da un dottorato di ricerca in zoologia presso l’Università dell’Illinois nel 1989.
La sua popolarità è legata al racconto di Oliver Sacks “Un antropologo su Marte”, il cui titolo riprende la definizione della stessa Grandin circa il suo modo di sentire le persone neurotipiche.

Ha scritto articoli per Time, People,  Forbes, New York Times. Su di lei sono stati realizzato un documentario della Horizon (BBC) e un film della HBO (2010) diretto da Mick Jackson e interpretato da Claire Danes.

La sua esperienza è raccolta in un saggio, scritto con il divulgatore scinetifico Richard Panek, intitolato The Autistic Brain – Il cervello autistico, pubblicato in Italia da Adelphi (2014). Tra i suoi scritti: Siamo tutti inventori (Rizzoli 2019).

 

 

ALTRE OPERE IN ITALIANO

 

Pensare in immagini e altre testimonianze della mia vita di autistica

R92 - Erickson Eshop

 

di Temple Grandin

Erickson , 2001

X150 - Erickson Eshop

Il libro presenta una selezione degli articoli più recenti e significativi di Temple Grandin sull’autismo e la sindrome di Asperger.

 

 

La macchina degli abbracci. Parlare con gli animali - Temple Grandin,Catherine Johnson - copertina

La macchina degli abbracci. Parlare con gli animali

Adelphi, 2012

 

 

Le regole non scritte delle relazioni sociali - Temple Grandin,Sean Barron - copertina

Le regole non scritte delle relazioni sociali

 

Uovonero, 2014

Le relazioni sociali si basano su una fitta rete di regole non scritte che la maggior parte delle persone apprende spontaneamente fin dai primi mesi di vita. Questo non avviene però nelle persone con disturbi dello spettro autistico, che spesso hanno bisogno di impararle attraverso lo studio, esattamente come si fa con una materia scolastica. In questo libro la più famosa persona autistica del mondo, Temple Grandin (nota anche al grande pubblico dopo il film biografico del 2010 con Claire Danes), insieme al giornalista Sean Barron, rivela come anche le situazioni più semplici e quotidiane possano nascondere mille insidie per le persone con disturbi dello spettro autistico; ma ci mostra anche che chiunque, a volte, pur non essendo autistico, può riconoscersi nelle stesse difficoltà relazionali e che la conoscenza dell’autismo può aiutare ciascun essere umano a comprendere meglio se stesso e l’ambiente sociale che lo circonda.

 

 

TEDItalia – Temple Grandin: Il mondo ha bisogno di tutti i tipi di mente– sottoscritte in italiano + testo

 

 

Inizierò a parlare brevemente di ciò che esattamente è l’autismo. L’autismo è un vasto continuum che va dalle forme molto gravi, il bambino rimane non verbale, fino ad arrivare a brillanti scienziati e ingegneri. E mi sento davvero a casa qui. Perché c’è molta genetica autistica qui. Non ci sarebbe… (Applausi)

Si tratta di un continuum di caratteristiche. Quand’è che un “nerd” diventa Asperger, che è solo un leggero autismo? Cioè, Einstein e Mozart e Tesla probabilmente avranno una diagnosi di autismo al giorno d’oggi. E una delle cose che mi sta veramente a cuore è fare in modo che questi bambini siano quelli che inventeranno le prossime cose dell’energia cioè quello di cui ha parlato Bill Gates stamattina.

Bene. Allora, se volete capire l’autismo, gli animali. E voglio parlarvi adesso dei vari modi di pensare. Dovete lasciar perdere il linguaggio verbale. Io penso per immagini. Non penso col linguaggio. Ecco, la cosa della mente autistica è che si occupa dei dettagli. Bene, questo è un test dove si deve scegliere le lettere grandi, o le lettere piccole. E la mente autistica individua le lettere piccole più velocemente.

E il fatto è che il cervello normale trascura i dettagli. Beh, se si sta costruendo un ponte, i dettagli sono ben importanti perché se si trascurano i dettagli il ponte crolla. Una mia grande preoccupazione è che in molte delle politiche del momento le cose stanno diventando troppo astratte. La gente si sta allontanando dalla roba pratica, manuale. Mi preoccupa parecchio che molte scuole abbiano tolto le lezioni pratiche, perché l’arte e le lezioni di quel tipo, erano quelle le materie in cui io eccellevo.

Bene, nel mio lavoro col bestiame, ho notato un sacco di piccole cose che gran parte della gente non nota e che fanno impuntare il bestiame. Come ad esempio, questa bandiera che sventola, proprio davanti alla struttura veterinaria. Questa azienda aveva deciso di tirare giù tutta la struttura veterinaria, bastava spostare la bandiera. Il movimento rapido, il contrasto. Nei primi anni ’70 quando ho iniziato, sono andata negli scivoli per vedere ciò che il bestiame vedeva. La gente credeva che fosse follia. Un grembiule su una staccionata li faceva bloccare. Le ombre erano un ostacolo, una canna dell’acqua sul pavimento. La gente non le notava queste cose, una catena che penzola, e questo si vede molto bene nel film.

A dire il vero mi è piaciuto tanto il film e come hanno riprodotto tutti i miei progetti. E’ il mio lato “geek”. I miei disegni nel film sono anche loro protagonisti. E in realtà si chiama Temple Grandin, e non “Pensare per Immagini”.

Allora, cosa è pensare per immagini? Letteralmente è il cinema nella testa. La mia mente funziona come Google per le immagini. Allora, quando ero bambina non sapevo che il mio modo di pensare fosse diverso. Pensavo che tutti pensassero per immagini. E poi quando ho fatto il libro, Pensare per Immagini, comincio a intervistare la gente su come pensa. Ed è stato sconvolgente scoprire che il mio modo di pensare il mio modo di pensare era parecchio diverso. Come, se dico “Pensate a un campanile” la maggioranza capisce un campanile in generale, generico. Ora, forse questo non è vero in questa stanza ma si verificherà in un sacco di altri posti. Io vedo solo immagini specifiche. Mi lampeggiano nella memoria, proprio come Google per le immagini. E nel film hanno messo una scena bellissima dove viene detta la parola “scarpa”, e una quantità di scarpe degli anni ’50 e ’60 esplode nella mia immaginazione.

Bene, ecco la chiesa della mia infanzia. Precisissima. Ce ne sono altre, Fort Collins. Bene, ne vogliamo di famose? E praticamente arrivano così, più o meno. Proprio veloci veloci, come Google per le immagini. E arrivano una alla volta. E poi penso, bene, forse potremmo far nevicare, o potremmo avere un temporale, e posso fermarle per farne un video.

Allora, il pensiero visivo è un vantaggio eccezionale nel mio lavoro di progettista di strutture per il bestiame. E ho lavorato sodo davvero per migliorare come si tratta il bestiame al macello. Non vi faccio vedere diapositive disgustose della macellazione Quella roba ce l’ho su Youtube se volete darci un’occhiata. Però, una delle cose che sono in grado di fare nel mio lavoro di progettista è che posso realmente testare

testo da : https://www.ted.com/talks/temple_grandin_the_world_needs_all_kinds_of_minds/transcript?language=it

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1 risposta a TEMPLE GARDIN, con Richard Panek- IL CERVELLO AUTISTICO, PENSARE OLTRE LO SPETTRO, ADELPHI, 2010+ altre opere in italiano + video, 19 minuti ca / TEDItalia – Temple Grandin: Il mondo ha bisogno di tutti i tipi di mente

  1. DONATELLA scrive:

    Queste grandi personalità, come Temple Gardin, hanno delle intuizioni eccezionali, proprio perché guardano la realtà con occhi diversi.

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