RAINEWS.IT — ULTIMO AGGIORNAMENTO, 18:00 -11 FEBBRAIO
Oltre 26 mila morti
Sale ancora il tremendo bilancio del sisma che ha colpito la Turchia: sono ormai 22.327 le vittime. Un numero cui si aggiungono gli almeno 3.500 morti che il sisma ha mietuto nel nord della Siria. Per quanto riguarda la Turchia, in base a quanto rivelato dalla protezione civile turca AFAD ha dichiarato che più di 80 mila persone sono state salvate dalle macerie.
Kahramanmaras, madre e figlia salvate dopo 134 ore
Un salvataggio miracoloso ha avuto luogo a Kahramanmaras, città vicina all’epicentro del sisma che ha devastato il sud della Turchia lunedì scorso, dove una bimba di 6 anni di nome Selin e la madre sono state estratte in vita dalle macerie. Sempre a Kahramanmaras le squadre di soccorso si sono impegnate in una lotta contro il tempo per estrarre dalle macerie una giovane di sedici anni rimasta in vita per 135 or sotto le macerie. La giovane è stata estratta dalle squadre di soccorso turche con l’aiuto della gendarmeria.
16:19
La 70enne salvata dopo 122 ore: “C’è ancora il mondo?”
“C’è ancora il mondo?”, ha chiesto Menekse Tabak, 70 anni, mentre veniva tratta in salvo dopo 122 ore sotto le macerie nella città della Turchia meridionale di Kahramanmaras, epicentro della scossa di magnitudo 7,8 di lunedì scorso. Il sito dell’emittente statale turca Trt Haber ha pubblicato il video del salvataggio della donna tra gli applausi e grida di lode a Dio. “C’è il mondo e ci sei tu, zia, vieni”, le hanno risposto i soccorritori.
Il direttore dell’Oms ad Aleppo: “Ho il cuore spezzato”
“Sono arrivato ad Aleppo, in Siria, con ulteriori forniture sanitarie per aiutare le persone in tutto il Paese”. Lo scrive su Twitter il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Mi si spezza il cuore nel vedere le condizioni che stanno affrontando i sopravvissuti: tempo gelido e accesso estremamente limitato ai ripari, cibo, acqua, calore e cure mediche”, prosegue Ghebreyesus.
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Ora, dopo lo sgomento e il dolore, verranno fuori tutte le crepe dei governi, dalla speculazione edilizia fino al ritardo e addirittura alla mancanza dei soccorsi.