UGGIATO…
TRECCANI — VOCABOLARIO
http://www.treccani.it/vocabolario/uggia/
ùggia s. f. [prob. lat. *ūdia «umidità, frescura», der. di udus «umido»] (pl. -ge). –
1. non com. Ombra, mancanza di luce e di sole nociva alla vegetazione: sediamoci là dove fanno u. quei rami; piante che crescono anche all’uggia.
2. fig. Noia, tedio, sensazione di fastidio e di irrequietezza: questo tempo fa venir l’u., mette l’u. addosso; il genitore smaltiva l’u. al caffè(Verga); venire in u., a noia: il finto, il falso, mi veniva ogni giorno più in u. (D’Azeglio);
fastidio, molestia: questo continuo rumore mi dà u.; prendere, avere in u. qualcuno, prendere, avere antipatia per lui, avversarlo; essere in u. a qualcuno, essergli antipatico. ◆
Dim. uggerèlla (o uggiarèlla), uggiolina, insistente sensazione fisica di molestia; com. spec. la locuz. scherz. sentire una certa uggiolina allo stomaco, avere un po’ di fame: Pinocchio … sentì un’uggiolina allo stomaco, che somigliava moltissimo all’appetito (Collodi).
UNA PAROLA AL GIORNO- 7 GENNAIO 2012
https://unaparolaalgiorno.it/significato/uggia
Uggia
ùg-gia
SIGNIFICATO Noia, fastidio
ETIMOLOGIA incerto; forse dal latino: odia odii, o forse da udus bagnato, ombroso – da cui il primitivo significato proprio di ombra. Forse derivante dalla radice di ur bruciare, passata in ugg o forse una commistione delle diverse ipotesi.
PAROLA DELLE ORIGINI
Parola splendida, che rappresenta un sentire molto comune: è uno stato più leggero della noia, che ti assalta nei pomeriggi piovosi, di diffusa svogliatezza e insofferenza, che all’indolenza della noia aggiunge un vago malumore, un senso di malessere sottile e pungente.
Così si avrà in uggia qualcuno che si ha difficoltà a sopportare per via di un generale senso di fastidio che si prova in sua presenza; sarà uggiosa una domenica di febbraio in cui il maltempo ti tiene in casa da solo senza che tu abbia voglia di leggere né di guardare un film.
Ma già nominando questo stato un po’ lo si esorcizza, non trovate?
Sogno un cimitero di campagna e io là
All’ombra di un ciliegio in fiore senza età
Per riposare un poco, due o trecento anni
Giusto per capir di più e placar gli affanni
Sogno al mio risveglio di trovarti accanto
Intatta con le stesse mutandine rosa
Non più bandiera di un vivissimo tormento
Ma solo l’ornamento di una bella sposa
Ma che colore ha una giornata uggiosa
Ma che sapore ha una vita mal spesa
Ma che colore ha una giornata uggiosa
Ma che sapore ha una vita mal spesa
Sogno di abbracciare un amico vero
Che non voglia vendicarsi su di me di un suo momento amaro
E gente giusta che rifiuti di esser preda
Di facili entusiasmi e ideologie alla moda
Ma che colore ha una giornata uggiosa
Ma che sapore ha una vita mal spesa
Ma che colore ha una giornata uggiosa
Ma che sapore ha una vita mal spesa
Ma che colore ha
Ma che colore ha
Ma che colore ha
Sogno il mio paese infine dignitoso (Ma che colore ha)
E un fiume con i pesci vivi a un’ora dalla casa (Ma che colore ha)
Di non sognare la Nuovissima Zelanda (Ma che colore ha)
Per fuggire via da te, Brianza velenosa
Ma che colore ha (Ma che colore ha)
Una giornata uggiosa
Ma che sapore ha (Ma che sapore ha)
Una vita mal spesa (Ma che colore ha)
Ma che colore ha (Ma che colore ha)
Una giornata uggiosa
Ma che sapore ha (Ma che sapore, ma che sapore ha)
Una vita mal spesa (Ma che colore ha)
Ma che colore ha (Ma che colore ha)
Ma che sapore ha (Ma che sapore ha)
(Ma che colore ha)
Ma che colore ha (Ma che colore ha)
Ma che sapore ha (Ma che sapore, ma che sapore ha)
Una giornata uggiosa
Il fotografo Ilvio Gallo ha realizzato la copertina del disco