Luciano Cecchinel (2018)
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Luciano Cecchinel (Lago, 1947) è un poeta e insegnante italiano. È considerato tra le maggiori voci della poesia italiana contemporanea, tanto che Cesare Segre ha scritto che «con Cecchinel siamo al livello più alto della poesia», definendolo «grande artista, ma anche grande artefice»
Luciano Cecchinel è nato a Lago, una delle frazioni che compongono il comune prealpino di Revine Lago, nel 1947, figlio di Giuseppe («partigiano e democristiano», 1918-1987]) e Annie Maldotti (nata nell’Ohio, 1922-2008).
Laureatosi in Lettere moderne presso l’Università di Padova nel 1971, ha insegnato a lungo materie letterarie nella scuola media.
Alla fine degli anni sessanta si è impegnato politicamente e dal ’70 al ’75 è stato sindaco del suo comune, Revine-Lago; si è in seguito occupato di cooperative agricole.
Nel 1984 il poeta ha compiuto una significativa esperienza di viaggio negli Stati Uniti d’America, alla scoperta dei luoghi dell’infanzia della madre Annie, che si sarebbe replicata nel 1995 in un secondo viaggio oltreoceano, al fianco della figlia primogenita Silvia; nel 2001, a seguito di una grave malattia, la ragazza muore. A partire da questo tragico evento, il poeta decide di non concorrere più a premi letterari e, anzi, non gli è più «riuscito per molti anni di tentare la via della poesia. Tutte le raccolte pubblicate posteriormente a quel periodo avevano avuto gestazione e impostazione precedenti. Anche perché da allora ogni possibile ispirazione veniva immediatamente sopraffatta dal pensiero di quel disastro»
qualche brano delle poesie :
La seconda raccolta di Cecchinel esce presso Einaudi nel 2005, n. 336 della collana “Collezione di poesia“. Si struttura in cinque sezioni: Vecchia febbre, Blues, Nodi mancati, Bill Maldoth e Oltre, per un totale di 34 poesie, la cui elaborazione riempie un lasso cronologico che va dal viaggio americano del poeta («Byesville 1984») a una data più prossima alla pubblicazione («Revine Lago 2000») . Questo secondo libro si articola su tre lingue: sull’italiano dominante si equilibrano testi e inserti nel dialetto del Tràgol, oltre che nell’inglese dell’America materna, la «traccia» della quale il poeta insegue in una personale «Odissea familiare, tra Emilia, Caporetto, Revine-Lago e l’America»
« tracce qui, impronte ovunque
e su di te, luna migrante,
sulla tua polvere alta e spenta
il piede dell’Ohio,
e andare, andare nonsaidove,
in chemailuogo,
verso la Nuova Strada Nazionale?
« Se seguivi il sangue ero con te,
padre, non se salivi per le insegne:
forse tu vi vedevi
il suo ultimo grumo
come il coagulo sul fondo
di bocciolo di calicanto.
Nelle ultime pagine del libro, il brano Tra storia e poesia di Cecchinel chiarisce la natura del libro, scrivendo che
« Qualcuno potrebbe considerarlo inattuale e certo, se tale può non apparire, lo si deve al processo da tempo in atto di uscire da certa politicamente funzionale agiografia della Resistenza o, di converso, al tentativo, pure politicamente funzionale e ormai in auge, di riabilitazione della parte avversa.
È senz’altro giusto che sia fatta piena luce sulla storia di quel periodo, ancor densa di fatti oscuri. » |
Il poeta è ben consapevole della ferita storica ancora aperta nella quale il suo libro si inserisce, e tiene dunque a precisare che
« In un periodo come l’attuale in cui si ripresentano interpretazioni e fatti che riprendono i peggiori temi di quel triste passato, ho sentito come un dovere ricordare le vicissitudini e i tragici destini di molti oppositori delle dittature fascista e nazista dei quali avevo appreso da vicino le storie. » |
Nel 2007 per la poesia A ciascuno il suo è stato girato un video per la regia di Andrea Princivalli, con protagonista il poeta stesso
video, 2.11
Nel 2008, pubblicato da Il Ponte del Sale, esce Le voci di Bardiaga, unica opera totalmente italiana di Cecchinel, che, sulla traccia del precedenti Perché ancora, tratta di temi legati alla Resistenza.
Sanjut de stran (Singhiozzi di strame) è la più recente pubblicazione di Cecchinel, uscita presso Marsilio nel 2011; il lungo saggio di Cesare Segre che ne fa da prefazione consacra i versi di Cecchinel, innalzandoli, coi loro «potenti […] valori formali», «al livello più alto della poesia», descrivendo inoltre il poeta come «grande artista, ma anche grande artefice»
(VEC)« lengua dà zendadura che scaturidatu zabotéa, tu pèrz la ziera, tu te incanta e tu cridache pò de òlta tu inpenis la boca fa na ziespa madurama par farte calèfa straca fa de ‘n òs dur che duralengua de la malora sol par an miel de stelao ‘n coat de pezòla: lengua tai e dontura » |
(IT)« lingua già spaccatura bruciante che atterritabalbetti, perdi la cera, ti inceppi e gridiche poi d’improvviso riempi la bocca come una prugna maturama per farti sberleffo stanco come di un osso duro che duralingua della malora solo per un miele di stellao un covo d’erica: lingua taglio e giuntura » |
(Tai e dontura) |
Nel 2015 esce per Tipoteca Italiana la raccolta In silenzioso affiorare in tiratura limitata di 600 copie numerate a mano. Il libro – che Damiani chiama «prezioso canzoniere» – consta di 38 poesie di cui 4 nel dialetto di Revine Lago, le restanti in lingua
« Dolci sensi celati in chiara sera
fra franti pioppi e salici grondanti
entro il limbo intricato dei canneti,
lungo sciacquii di abbrividente luna
vi ritrovi colei che a cieca sorte
nel mese svelato il guardo soave
trepidamente affisse al fioco annuire
di incerte stelle e inquiete nubi e meste
che a sé traeva per sfiniti vuoti
la vorace vertigine del cielo
via da noi per chiuso nume interdetti
spiriti; per cui remoti vaghiamo
fra esausti salici e spirati pioppi
e inanimate stelle e nubi e siamo
A settembre 2016 esce per LietoColle, nella collana “Gialla Oro”, una nuova raccolta: inizialmente intitolata Profumi e gelo, l’autore spiega in una nota di averne modificato il titolo in Da un tempo di profumi e gelo, in quanto formata perlopiù da testi scritti negli anni Ottanta. L’ampia postfazione che segue i versi è firmata da Rolando Damiani.
Dopo l’uscita della raccolta Lungo la traccia, alcuni testi della quale sono ispirati alla tradizione del blues e del folk americani, il Circolo Attoriale “Altinate” ha realizzato un recital musicato (country, blues, folk rock, canti patriottici americani) messo in scena in occasione del convegno mestrino del 2009.
Successivamente i musicisti Francesca Gallo e Andrea Facchin hanno a loro volta restituito le atmosfere sonore di Lungo la traccia attraverso la composizione dello spettacolo omonimo, con voce recitante dell’attore Sandro Buzzatti.
La poesia “Ohio State” di Lungo la traccia, musicata da Andrea Facchin in occasione dello spettacolo con Buzzatti, è stata poi registrata dalla band Mr. Wob & the Canes ed inserita nel loro secondo album “The Ghost of Time”.
Nel 2014 il gruppo locale Le Ombre di Rosso ha musicato alcune poesie della raccolta inedita Da sponda a sponda di Cecchinel, dando vita a due brani intitolati La stazione abbandonata e Bisbigli
Mr Wob & The Canes—Ohio States, parole di Luciano Cecchinel
Alcuni suoi versi sono bellissimi.