STONE TOWN ( ” città di pietra ” ) è la parte vecchia della capitale di Zanzibar, arcipelago della Tanzania al largo delle coste dell’Africa orientale.

 

TESTO E FOTO SONO DI :

https://it.wikipedia.org/wiki/Stone_Town

 

una bella immagine di Zanzibar

 

Zanzibar è una parte della Repubblica Unita della Tanzania, geograficamente corrispondente all’arcipelago omonimo, composto da due isole principali, UngujaPemba, e numerose isole minori. Zanzibar e la parte continentale della Tanzania (allora Tanganica) si unirono solo nel 1964, poco tempo dopo la rivoluzione di Zanzibar.

 

 

Una spiaggia a Mohéli

Spiaggia di Mohéli  dove è nata la Regina Fatima– vedi sotto l’immagine della regina
alKomor.com – Flickr

 

 

Dhows Fishing near Stone Town

STONE TOWN

 

 

Young Man Sits On Bicycle Cart In Rain

8 OTTOBRE 2002 –UN DILUVIO A  STONE TOWN

 

 

Tourists sailing on Dhow boat at sunset

STONE TOWN

 

 

Zanzibar Stone Town Tembo Hotel

The Tembo House Hotel al centro Stone Town

 

 

Zanzibar, Matemwe Beach

 

 

Zanzibar, Matemwe Beach

 

 

 

l’isola di Unguja e di Pemba che, insieme, formano Zanzibar

 

 

cartina della Tanzania

 

Prigioni sotterranee degli schiavi

Prigioni sotterranee  per la tratta degli schiavi
Nannarella – Opera propria

 

 

Zanzibar è nota per molti motivi. A causa dell’influenza congiunta delle culture arabepersianebantu, e della frenetica attività commerciale che ha legato Zanzibar al Medio Oriente e persino all’India e alla Cina, l’arcipelago è uno dei luoghi più rappresentativi della cultura swahili, la cui lingua fu a lungo quella predominante negli scambi commerciali fra Asia e Africa, e tuttora svolge il ruolo di lingua franca in gran parte dell’Africa orientale.

Il centro storico della capitale di Zanzibar, Stone Town, ricco di testimonianze architettoniche e storiche della cultura swahili, la città è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

 

Il patrimonio architettonico di Stone Town  è in gran parte in declino, anche a causa della friabilità della pietra locale con cui sono costruiti gran parte degli edifici e nonostante sia stata costituita un’apposita Autorità di Conservazione. Dei circa 1600 edifici che costituiscono la città, solo un 10% circa riceve manutenzione; molti sono deteriorati o addirittura pericolanti. Anche gli edifici di particolare rilievo storico sono spesso trascurati nonostante la loro importanza anche turistica e gli introiti ricavati dalla vendita dei biglietti di ingresso

 

 

 

 

Un tipico portone  della cultura swahili a Stone Town.
Esculapio – Opera propria

 

 

Sultan's palace, Stone Town, Zanzibar, drawing

il Palazzo del Sultano, 1886

 

 

Baths, Stone Town In Zanzibar, Tanzania On February 11, 2009 -

I Bagni a Stone Town

 

 

Tanzania / Zanzibar: The Beit al-Ajaib or 'House of Wonders', Stone Town, early 20th century.

La casa delle meraviglie nei primi del ‘900

 

Il Palazzo delle Meraviglie o Casa delle Meraviglie (in inglese Palace of Wonders o House of Wonders, in arabo Beit-el-Ajaib) è uno dei più importanti edifici storici di Stone Town, a Zanzibar.

 

Palazzo delle MeravigliePalazzo delle Meraviglie, 2006
Vitopuntocom

 

CASA DELLE MERAVIGLIE E IL LUNGOMARE – 2011
David Berkowitz – https://www.flickr.com/

 

Si trova sul lungomare di Mizingani Road. Deve la denominazione di “palazzo delle meraviglie” al fatto di essere la più grande struttura architettonica di Zanzibar e di essere stato il primo edificio dell’isola a essere dotato di energia elettrica; fu anche il primo edificio in tutta l’Africa orientale a essere dotato di ascensore.

 

NPG x139662; Barghash bin Said, Sultan of Zanzibar - Portrait - National Portrait Gallery

SULTANO BARGHASH BIN SAID – NATIONAL PORTRAIT GALLERY

 

Fu edificato nel 1883 come edificio cerimoniale per volere del sultano Barghash bin Said, nella stessa posizione in cui in precedenza sorgeva la residenza della regina zanzibari Fatuma.

Djoumbé Fatima, regina di Mohéli, e marito.jpg

Djoumbé Fatima (1837-1878), regina di Mohéli, e il principe consorte Said Muhammad bin Nasser Mkadara
Autore sconosciuto — stampa tratta da “Le Monde Illustré”, Paris, 1861

 

Caricatura di FatimaCARICATURA DELLA REGINA FATIMA – Caricature dans L’Éclipse.
André Gill – Questa immagine è resa disponibile dalla biblioteca digitale Gallica con il numero identificativo di bpt6k1070424w

 

Il Palazzo delle Meraviglie fu usato come residenza reale (dai sultani Hamoud bin Mohammed e Ali bin Hamud), palazzo del governo (dal 1911 fino alla rivoluzione di Zanzibar del 1964) e sede del partito di governo Chama Cha Mapinduzi (dal 1976).

Il palazzo venne bombardato dalla marina britannica durante la guerra anglo-zanzibariana (1896). La struttura principale subì solo danni minori, ma il faro che era posizionato in cima all’edificio fu distrutto; venne in seguito sostituito da una torre dell’orologio.

 

 

LA CHIESA DI SAN GIUSEPPE
Photo by tato grasso

 

 

 

IL FORTE ARABO
Ludovic Péron – Opera propria

 

 

Beit el-Sahel– PALAZZO DEL MUSEO DI STONE TOWN
Xlandfair – Transfered from en.wikipedia.org

 

 

Vicoli del centro

Vicolo del centro, fotografato dalla finestra di un hotel – 2002
I, GTBacchus

 

Street in Stone Town- 2015
Elle Emmanuel – Opera propria

 

 

Rod Waddington – https://www.flickr.com – 2015

 

 

Stone Town è caratterizzata da un labirinto di vicoli ricchi di case, negozi, bazar e moschee. Ci si sposta a piedi, in bicicletta o in moto; le automobili sono inutilizzabili nella maggior parte delle vie interne, troppo strette.

 

una strada di  Stone Town, 2010
Willem van der Horst from London,

 

L’architettura di Stone Town è una miscela di stili unica nel suo genere, che include elementi moreschiarabipersianiindiani ed europei (coloniali). Oltre all’impiego diffuso della pietra corallina locale come materiale da costruzione, a cui si deve il nome “Stone Town” (“città di pietra”) e che conferisce alla città un colore caldo, i tre elementi ricorrenti più caratteristici delle abitazioni sono le baraza  ( lunghe panche posizionate in strada, a ridosso dei muri esterni, che servono come luogo di riposo e socializzazione, e fanno da marciapiede durante la stagione delle piogge se le strade diventano impraticabili), i balconi a veranda, protetti da balaustre di legno finemente intagliato, e i portoni di legno.

 

Olivier Lejade from France, 2008

 

Awadh Abdul – Opera propria- 2017

 

Rod Waddington from Kergunyah, Australia – Stone Town,  2013

 

Awadh Abdul – Opera propria – 2017

 

 

 

Veranda tipica

UN TIPICO BALCONE A VERANDA
Esculapio – Opera propria – 1996

 

Questi ultimi sono in genere massicci, in legno scuro, ricchi di decorazioni a intaglio o bassorilievo, e spesso con grosse borchie ornamentali in ottone, di tradizione indiana.

 

Portone in legno

PORTONE SCOLPITO E PORTA IN LEGNO
Eirik Newth from Oslo


Sono decorati in questo modo sia portoni in stile indiano, con la volta arrotondata, sia quelli con architrave retta, che invece riflettono lo stile omanita. Le incisioni richiamano spesso l’islam come stile o come soggetto (molto comuni sono le iscrizioni coraniche), ma si trovano anche simbologie di altre origini, per esempio orientali, come i fiori di loto come emblema di prosperità.

 

Donne zanzibari avvolte nei kanga
Donne zanzibari avvolte nei kanga
Esculapio – Opera propria

 

Venditore di spezie

Venditore di spezie
Esculapio – Opera propria

 

Mercato all'aperto

Mercato all’aperto
Esculapio

 

Mercato di Darajani

mercato del pesce di Darajani
I, Kfasimpaur

 

La casa natia di Freddie Mercury

La casa dove è nato Freddy Mercury, leggenda dei Queen. Nasce da genitori persiani
Moongateclimber – Opera propria

 

Freddie Mercury, leggenda dei Queen e icona di stile
Freddy Mercury  ( 1946, Stone Town, Tanzania —24 novembre 1991, Kensington, Londra ), cantautore e attore

 

 

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1 risposta a STONE TOWN ( ” città di pietra ” ) è la parte vecchia della capitale di Zanzibar, arcipelago della Tanzania al largo delle coste dell’Africa orientale.

  1. DONATELLA scrive:

    Mi sembra una città bellissima, forse proprio per il miscuglio di culture che la rende particolarmente vivace.

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