IL MANIFESTO DEL 11 DICEMBRE 2022
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Guai a parlare di classe operaia con Calenda
NEOLIBERISMO. Bufera sui social media per un articolo pubblicato da Il Mulino sul ruolo delle diseguaglianze socio-economiche nella rivolta iraniana: per i centristi italiani, il neoliberismo non esiste. E se esiste è solo per portare libertà
Chiara Cruciati
Appiattire la realtà rassicura, ma diciamocelo: il Medio Oriente vive da decenni enormi trasformazioni. E diciamocelo: i regimi autoritari – ovunque – non sono immuni alle «logiche» economiche globali. Né al capitalismo.
Eppure capita che sui social parta un linciaggio mediatico contro un articolo, pubblicato da Il Mulino, a firma Stella Morgana (ricercatrice che da anni si occupa di Iran, lo frequenta, lo studia), «reo» di aver aggiunto un tassello necessario al racconto della rivolta iraniana: il ruolo della classe operaia e il peso delle diseguaglianze socio-economiche, imputabili a riforme di stampo neoliberista. Il tutto corredato da dati inattaccabili.
Tant’è: a Carlo Calenda (non sappiamo se l’articolo lo abbia letto) sono bastati pochi caratteri («Una vera idiozia») per dare il la a quella parte di opinione pubblica centrista che pensa che il neoliberismo sia sinonimo di libertà e dunque irrintracciabile in paesi autoritari.
E che comunque nulla abbia a che fare con l’allargamento brutale del gap tra ricchi e poveri e con l’egemonia delle élite economiche, oligopoli che spesso coincidono con i repressivi vertici politici.
Eppure quelle trasformazioni (e le conseguenti rivolte mediorientali) sono proprio frutto di politiche neoliberiste: privatizzazioni, tagli dei sussidi, smantellamento di welfare fondativi sono stati realizzati nella Siria baathista nei primi anni 2000; in Palestina dal 2007; nel fu Israele laburista già negli anni ’80; in Egitto, Tunisia, Marocco dopo le primavere arabe, voluti dal Fmi in cambio di prestiti miliardari.
Ma in Italia quella parola non si può pronunciare: il neoliberismo non esiste. E se esiste è solo per portare libertà e uguaglianza
RIVISTA IL MULINO, 10 DICEMBRE 2022–
+++ STELLA MORGANA, IRAN, LA RIVOLUZIONE DEI LAVORATORI — RIVISTA IL MULINO — 8 DICEMBRE 2022 — un’idea della rivoluzione iraniana meno ottimistica..
IL MANIFESTO – DEL 23 NOVEMBRE 2022
Gli scioperi operai in solidarietà alla rivolta
I GIORNI DELL’IRAN. Fabbriche e protesta, parla il docente di storia mediorientale Siavush Randjbar-Daemi
APRI QUI
https://ilmanifesto.it/gli-scioperi-operai-in-solidarieta-alla-rivolta
La realtà che non si vuole vedere semplicemente la si cancella. La stessa cosa avviene per la guerra in Ucraina: si dà per scontato che la Russia sia il nemico pubblico numero uno, ci si affida fideisticamente alla Nato e agli USA, trascurando volutamente la storia anche recentissima che potrebbe indurci ad avere un atteggiamento più prudente e soprattutto a cercare di fermare la guerra. Purtroppo in questo momento storico l’Unione Europea rivela tutta la sua debolezza e quanto si sia allontanata dalle sue fondamenta.