+++ NORBERTO BOBBIO, DEMOCRAZIA E SEGRETO– a cura di Marco Revelli- EINAUDI, 2011 + ANDREA MARANO @ @AndreaMarano11, 14 dicembre 2022 — Fonti varie per le citazioni dal testo

 

 

Democrazia e segreto - Norberto Bobbio - copertina

a cura di Marco Revelli
Einaudi, 2011

 

“Non si capisce nulla del nostro sistema di potere se non si è disposti ad ammettere che al di sotto del governo visibile c’è un governo che agisce nella penombra… e ancor più in fondo un governo che agisce nella più assoluta oscurità… un potere invisibile che agisce accanto a quello dello Stato, insieme dentro e contro, sotto certi aspetti concorrente sotto altri connivente, che si vale del segreto non proprio per abbatterlo ma neppure per servirlo. Se ne vale principalmente per aggirare o addirittura violare impunemente le leggi… Del resto chi promuove forme di potere occulto e chi vi aderisce vuole proprio questo: sottrarre le proprie azioni al controllo democratico, non sottostare ai vincoli che una qualsiasi costituzione democratica impone a chi detiene il potere di prendere decisioni vincolanti per tutti i cittadini, se mai, al contrario controllare lo Stato senza essere a sua volta controllato.” (Norberto Bobbio)

 

 

ℝℕ ℕℝA @AndreaMarano11

4.34 — 14  dicembre 2022

 

#Orwell scriveva “nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario”,

mai come oggi le sue parole rappresentano la realtà.

#assange #julianassange

#FreeAssangeNOW

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Il 23 novembre 1980 Norberto Bobbio pubblicò un articolo sulla Stampa nel quale spiegava cosa fosse la democrazia, intesa come “il governo del potere visibile, cioè del governo i cui atti si svolgono in pubblico, sotto il controllo della pubblica opinione”

Da : Democrazia e segreto, Einaudi

La democrazia è idealmente il governo del potere visibile […] Come ideale del governo visibile la democrazia è stata sempre contrapposta a ogni forma di autocrazia, a tutte quelle forme di governo in cui il sommo potere viene esercitato in modo da essere il più possibile sottratto agli occhi del suddito.

Il padrone che comanda gli schiavi, il monarca di diritto divino, non hanno alcun obbligo di rivelare ai loro soggetti il segreto delle loro decisioni. Tasso fa dire a Torrismondo che ” I segreti di stato al folle volgo/ ben commessi non sono”. L’ideale del sovrano assoluto è quello di essere, al pari del Dio celeste, l’onniveggente invisibile.

Al segreto del potere autocratico, la democrazia contrappone l‘esigenza della pubblicità, di cui la giustificazione più convincente la si ritrova in Kant, in questo celebre detto: “Tutte le azioni relative al diritto di altri uomini, la cui massima non è suscettibile di pubblicità, sono ingiuste”. Qual’è il significato pratico di questo principio? Una massima non suscettibile di divenire pubblica è una massima che, qualora fosse resa pubblica, susciterebbe tale reazione da rendere impossibile la sua attuazione.

Chiarisco questo principio con un esempio tratto dalla nostra grama vita quotidiana. Che un uomo politico si appropri di denaro pubblico è un atto che può essere compiuto nel più assoluto segreto, solo se non diventa pubblico. E infatti quale uomo politico potrebbe erigere a pubblica massima che si approprierà di denaro pubblico?

[…] La democrazia viene spesso accusata di non aver mantenuto le sue promesse: di eliminare le elites al potere, di integrare l’uguaglianza formale con quella sostanziale. Stranamente viene di rado accusata di non essere riuscita a debellare il potere invisibile. Eppure il potere invisibile continua ad esistere. Esiste più che mai nel nostro paese: non si capisce nulla del nostro sistema di potere se non si è disposti ad ammettere che al di sotto del governo visibile c’è un governo che agisce nella penombra (“sottogoverno”) e ancora più in fondo un governo che agisce nella più assoluta oscurità e che possiamo permetterci di chiamare “criptogoverno”.

Il potere invisibile può assumere varie forme.. vi è prima di tutto un potere invisibile diretto contro lo Stato che comprende le associazioni a delinquere, le grandi organizzazioni criminali, come la mafia… Vi è poi il potere invisibile come istituzione dello Stato, che comprende i servizi segreti. Nessuno, qui, osa mettere in discussione la compatibilità dello Stato democratico con l’uso dei servizi segreti. Ma questi sono compatibili con la democrazia ad una sola condizione: che la loro azione sia indirizzata sempre e soltanto alla difesa della democrazia.

 

Purtroppo dalla Strage di Piazza Fontana in poi, l’atmosfera della nostra vita pubblica è stata intossicata da sospetti di connivenza del potere invisibile dello Stato con il potere invisibile dell’Anti-Stato. Nonostante interminabili ( e non terminati ) processi le tenebre non sono state diradate. Noi, popolo sovrano secondo la Costituzionenon sappiamo ancora nulla di quello che è veramente successo. Ciò vuol dire che il potere è opaco. Ma l’opacità del potere è la negazione della democrazia”.

 

DA : http://www.mondoallarovescia.com/il-potere-invisibile-uccide-la-democrazia/

 

 

Nel labirinto dell’anti-Stato ( Bobbio Norberto, 1981 )

La Stampa– 23 novembre 1981

In un articolo di alcuni mesi orsono ( Il potere invisibil, « La Stampa » , 23 novembre 1980 ) avevo definito la democrazia il governo del potere visibile , e avevo constatato amaramente che nel nostro paese il potere invisibile non solo non era stato debellato ma aveva continuato a prosperare e a dilatarsi in tutte le direzioni . Scrivevo : « Non si capisce nulla del nostro sistema di potere se non si è disposti ad ammettere che al di sotto del governo visibile c ‘ è un governo che agisce nella penombra ( il cosiddetto ” sottogoverno ” ) e ancora più in fondo un governo che agisce nella più assoluta oscurità e che potrebbe essere chiamato ” criptogoverno ” » . Vi è sempre stato e sempre vi sarà un potere invisibile contro lo Stato , che comprende le associazioni a delinquere , la mafia , le associazioni sovversive , i gruppi di cospiratori , di terroristi ( la sigla della famigerata Oas significava Organisation d ‘ armée secrète ) .

Vi è sempre stato , e purtroppo sembra che non se ne possa fare a meno , un potere invisibile dentro lo Stato , che comprende i servizi segreti per la sicurezza interna ed esterna dello Stato , l ‘ organizzazione dello spionaggio e del controspionaggio .

Ciò che in un regime democratico è assolutamente inammissibile è l ‘ esistenza di un potere invisibile che agisce accanto a quello dello Stato , insieme dentro e contro , sotto certi aspetti concorrente , sotto altri connivente , che si vale del segreto non proprio per abbatterlo ma neppure per servirlo . Se ne vale principalmente per aggirare o addirittura violare impunemente le leggi , oppure per ottenere favori straordinari o illeciti . Un potere che compie atti politicamente rilevanti senza avere alcuna responsabilità politica , anzi cercando di sottrarsi attraverso la segretezza anche alle normali responsabilità civili , amministrative e penali .

Tralascio di discutere il problema dal punto di vista morale , anche se non sono il solo a essere disgustato del malcostume imperversante e ho provato quasi vergogna nel leggere tutti quei nomi di persone altolocate unite non si sa da che cosa , se non da un desiderio smodato di potere , da ambizioni spropositate , o soltanto da fatue vanità . Non dubito che il trarre vantaggi personali di carriera , di potere e di ricchezza da un ‘ affiliazione segreta sia moralmente riprovevole , e che dia un ben miserabile spettacolo di sé un paese in cui un così gran numero di personaggi appartenenti alla classe dirigente , alla classe « eletta » , come si diceva una volta ( e come oggi non si potrebbe più dire ) , entra a far parte di associazioni che si nascondono per nascondere .

Non discuto la questione morale perché non ce n ‘ è bisogno . Mi fermo alla questione politica che basta da sola a permettere di esprimere un giudizio severo nei riguardi di un ‘ associazione il cui unico scopo reale , al di fuori degli scopi dichiarati , è di esercitare un potere occulto : dico « unico » almeno sino a che qualcuno , meglio se è membro dell ‘ associazione stessa , me ne saprà indicare un altro .

Anch ‘ io , come Vittorio Gorresio , sarei contento di capire per quali ragioni personaggi già potenti per ricchezza o per condizione sociale ( non mi risulta che nella famosa lista vi siano operai , modesti impiegati , la solita gente che tira la carretta ) sentano il bisogno di associarsi con uomini di malaffare o politicamente sospetti . Abbiamo forse dimenticato che « repubblica » viene da « res publica » , e che « res publica » significa cosa pubblica , nel duplice senso di governo del pubblico e di governo in pubblico ? Governo del pubblico significa governo del popolo , e non di uno o di pochi ; governo in pubblico significa che gli atti del potere , o vengono esercitati direttamente davanti al popolo , oppure vengono in varie forme fatti conoscere ai naturali destinatari e non diventano ufficialmente validi sino a che non hanno ricevuto la dovuta pubblicità .

Vi sono due tipi ideali di forme di governo , opposte l ‘ una all ‘ altra : democrazia e autocrazia . La democrazia avanza e l ‘ autocrazia retrocede via via che il potere diventa sempre più visibile e gli arcana imperii , i segreti di Stato , da regola diventano eccezione , un ‘ eccezione accolta in ambiti sempre più ristretti e tassativamente stabiliti .

All ‘ inizio del Cinquecento Francesco Guicciardini poteva scrivere tranquillamente senza suscitare scandalo : « E ‘ incredibile quanto giovi a chi ha amministrazione che le cose sue siano segrete » .

Ma alla fine del Settecento Michele Natale ( il vescovo di Vico giustiziato a Napoli il 20 agosto 1799 ) scriverà nel Catechismo repubblicano : « Vi è niente di segreto nel governo democratico ? Tutte le operazioni dei governanti devono essere note al Popolo Sovrano » .

Non esiste democrazia senza opinione pubblica , senza la formazione di un pubblico che pretende di avere diritto a essere informato delle decisioni che vengono prese nell ‘ interesse collettivo e di esprimere su di esse la propria libera critica . Qualsiasi forma di potere occulto , rendendo vano questo diritto , distrugge uno dei pilastri su cui si regge il governo democratico .

Del resto chi promuove forme di potere occulto e chi vi aderisce vuole proprio questo : sottrarre le proprie azioni al controllo democratico , non sottostare agli obblighi che una qualsiasi costituzione democratica impone a chi detiene il potere di prendere decisioni vincolanti per tutti i cittadini , se mai , al contrario , controllare lo Stato senza essere a sua volta controllato .

Nello Stato dispotico il sovrano vede senza essere visto . L ‘ ideale di ogni forma di potere occulto è che il sovrano , che nella democrazia è il popolo,  agendo alla luce del sole , possa essere visto e non veda . Fra i vari malanni della nostra democrazia l ‘ estensione sempre più ampia di zone di potere occulto non è dei meno gravi . Ma sarebbe ancora più grave se la zona che è stata ora scoperta fosse di nuovo ricoperta . Già gli amici e gli amici degli amici si apprestano a « fare quadrato » non per difendere le istituzioni democratiche ma per difendere il proprio partito , il proprio gruppo , il proprio clan .

L ‘ unico modo per difendere le istituzioni democratiche è quello di fare quadrato intorno a coloro che non hanno mai avuto la tentazione di sprofondare nel sottosuolo per non farsi riconoscere . Sono molti per fortuna . Ma debbono avere coraggio e agire di conseguenza . Nessuno vuole , intendiamoci , che non si facciano le debite distinzioni : che non si distinguano i colpevoli dagli innocenti , gli scaltri dagli sprovveduti , coloro che hanno ordito la ragnatela da coloro che vi sono caduti . Personalmente io ho persino qualche dubbio circa la precipitazione con cui la lista è stata pubblicata . Ma sia chiaro : distinguere , non estinguere .

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