Vaga luna, che inargenti è un’aria da camera composta dal musicista italiano Vincenzo Bellini intorno al 1827 su testo di un autore anonimo. Essa è dedicata a Giulietta Pezzi.
Vaga luna, che inargenti
queste rive e questi fiori
ed inspiri agli elementi
il linguaggio dell’amor;
testimonio or sei tu sola
del mio fervido desir,
ed a lei che m’innamora
conta i palpiti e i sospir.
Dille pur che lontananza
il mio duol non può lenire,
che se nutro una speranza,
ella è sol nell’avvenir.
Dille pur che giorno e sera
conto l’ore del dolor,
che una speme lusinghiera
mi conforta nell’amor.
Vincenzo Salvatore Carmelo Francesco Bellini (Catania, 3 novembre 1801 – Puteaux, 23 settembre 1835) è stato un compositore italiano, tra i più celebri operisti dell’Ottocento.
Gran parte di ciò che è noto della vita di Bellini e della sua attività di musicista proviene da lettere scritte al suo amico Francesco Florimo, incontrato come compagno di studi a Napoli.
Considerato, alla pari di Gioacchino Rossini e Gaetano Donizetti, il compositore per antonomasia dell’era del bel canto italiano, in particolare dell’inizio del XIX secolo, Bellini fu autore di dieci opere liriche in tutto, delle quali le più famose e rappresentate sono La sonnambula, Norma e I puritani.
segue :
https://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_Bellini
L’aria ” Vaga luna ..” è dedicata a Giulietta Pezzi
Giulia Pezzi, detta Giulietta (Milano, 1812 o 1816 – 31 dicembre 1878) è stata una scrittrice e giornalista italiana, esponente di spicco del mazzinianesimo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Giulietta_Pezzi
vicino a Viale Isonzo
Dolcissima melodia dove compare la Luna, grande ispiratrice di poeti e di musicisti.