ILARIA VENTURI, L’impero romano? Distrutto dagli immigrati. Tutti i libri controversi del neoministro all’Istruzione Valditara –REPUBBLICA DEL 22 OTTOBRE 2022 ++ ALTRI LINK

 

REPUBBLICA DEL 22 OTTOBRE 2022

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valditara_libro_immigrazione_ministro_istruzione-371244075/

 

L’impero romano? Distrutto dagli immigrati. Tutti i libri controversi del neoministro all’Istruzione Valditara

 

L'impero romano? Distrutto dagli immigrati. Tutti i libri controversi del neoministro all'Istruzione Valditara
(fotogramma)

La storia piegata all’ideologia anti immigrazione, i manifesti sul sovranismo “speranza per la democrazia”. Le opere del leghista Giuseppe Valditara inquietano il mondo della scuola e della cultura. La speranza in un tweet: “Barbero lo seppellirà”

 

Un volumetto distribuito nel 2016 con Il Giornale per la collana “Fuori dal coro” dal titolo: “L’impero romano distrutto dagli immigrati” (sottotitolo “Così i flussi migratori hanno fatto collassare lo stato più imponente dell’antichità”). La firma? Giuseppe Valditara, neoministro all’Istruzione e, per aggiunta del governo Meloni, al Merito. E il web si scatena:

“Il merito. Consigli bibliografici” twitta lo scrittore Christian Raimo che già il giorno della nomina aveva scritto: “Ministro dell’istruzione e del merito, da ora in poi sappi che io a scuola insegno solo storia militare per formare le truppe scelte che domani vi verranno a assediare”.

 

 

Rilancia, con la copertina del volume dal titolo decisamente inequivocabile affiancata all’altro libro di Valditara sul “Sovranismo: una speranza per la democrazia“, Mila Spicola, insegnante, ex responsabile scuola del Pd a Palermo, scrittrice (suo “La scuola s’è rotta”, Einaudi): “Un conservatore di ideologia rigorosamente gentiliana. Perché la Scuola la vogliono passatista “come ai nostri tempi”. È anche l’autore dei libri nelle foto. Il nuovo ministro dell’Istruzione e del Merito. Sì, lui, proprio lui. Per capire cosa ci aspetta. Tanti auguri a tutti noi”.

 

Book Time, 2018
“Il ben finanziato e coordinato movimento globalista, che lotta per la costruzione di un blocco internazionale culturalmente omogeneo, è avanzato a grandi passi nell’ultima decade mentre coloro che si oppongono a questo progetto e sono definiti come ‘populisti’, ‘sovranisti’ o sono più semplicemente amanti della propria nazione risultano incapaci di formare una ‘internazionale’ in grado di proporre un blocco altrettanto determinato e unito. Con la sua consueta perspicacia e profondità, Giuseppe Valditara, professore di diritto presso l’Università degli studi di Torino, analizza questo fenomeno con le sue multiformi cause e manifestazioni. Approfittando delle sue ampie conoscenze del tema, Valditara dona all’opera un forte slancio storico per contestualizzare i dati dell’attualità riguardanti temi interconnessi quali l’immigrazione di massa, la perdita progressiva di identità culturale e nazionale e la crescita dei poteri sovrannazionali.” (dalla Prefazione di Thomas D. Williams). Postfazione di Marcello Foa.

 

Ed è un diluvio di commenti. In poche ore diventa virale quel libretto scritto da Valditara, docente di diritto romano che già ad aprile 2015 aveva dato alle stampe per Rubettino editore: L’immigrazione nell’antica Roma: una questione attuale“. La tesi sul ruolo delle invasioni barbariche, pure arginate e integrate per secoli dai romani, sono da affidare agli storici. Ma quel titolo, in linea con il pensiero del giurista salviniano, allievo dell’ideologo della Lega Nord Gianfranco Miglio, sta scatenando reazioni indignate, scuote il mondo della scuola già in rivolta col ministro sovranista sull’intitolazione del ministero “Istruzione e merito”. “Un governo in tutto e per tutto ideologico”, “ecco quello che ci aspetta”. Sino a chi twitta con ironia: “Barbero lo seppellirà”.

Insomma, ancora prima di enunciare le sue priorità da ministro, il mondo della scuola reagisce, si agita, si preoccupa. Raimo contesta nel merito il sovranismo di Valditara: “E’ vero che non esiste un soggetto politico forte di opposizione a sinistra, ma esiste una comunità di docenti, studiosi e accademici che sa bene che il sapere universitario o è internazionale o non è. L’idea stessa di sovranismo nel sapere è una contraddizione in termini. Tra l’altro quel titolo sulla caduta dell’impero romano è facilmente confutabile, il mondo è sempre stato multicentrico e multietnico, pensare a categorie di dentro e fuori rispetto a un periodo complesso come il tardo antico, che negli ultimi anni ha avuto enorme sviluppo nella ricerca storica, è strumentalizzare la storia a fini propagandistici”.

Mila Spicola spiega il malessere che monta nei social nella comunità dei docenti: “Siamo tutti scatenati perché già conosciamo il neoministro. Valditara significa un tipo di impostazione più gentiliana se parliamo di didattica, in politica significa esponente sovranista, reazionario dichiarato. Persona colta, certo, ma quel titolo sulla caduta dell’impero romano che parla di immigrati fa un certo effetto soprattutto riferito a un ministro all’istruzione in un contesto scolastico che negli anni è diventato modello di inclusione. Come docente della scuola democratica dico che stona”.

 

 

DA WIKIPEDIA :

 

Valditara Giuseppe.jpg

foto: Alba Dicrescita – Opera propria

 

Giuseppe Valditara (Milano12 gennaio 1961) è un politicogiurista e accademico italiano, dal 22 ottobre 2022 è ministro dell’istruzione e del merito nel governo Meloni.

Attività politica

Inizia la sua attività politica in Alleanza Nazionale e con lo scioglimento di questa aderisce al PdL. In seguito, si iscrive a Futuro e libertà, per poi passare alla Lega. Il suo primo incarico istituzionale risale al 2000, anno in cui diviene assessore all’Istruzione per la provincia di Milano.

Nel 2001 viene eletto senatore della repubblica e verrà rieletto anche nella XV e XVI legislatura. Tra gli incarichi parlamentari ricoperti vi sono: la vicepresidenza della Commissione bicamerale per l’Infanzia nonché quello di componente della commissione Affari regionali del Senato.

Nel 2010 collabora alla stesura della riforma del sistema universitario voluta dall’allora ministra Gelmini.

Dal 2018 al 2019, è stato capo dipartimento “Formazione superiore e ricerca” del Miur durante il mandato del ministro Marco Bussetti.

Da settembre 2022 è consigliere politico di Matteo Salvini.

Candidatosi alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 con la Lega, non risulta eletto

 

 

segue da :

EDITORIALE DOMANI.IT– 19 OTTOBRE/ AGG.  21 OTTOBRE 2022

https://www.editorialedomani.it/politica/chi-e-giuseppe-valditara-ministro-istruzione-governo-meloni-s9rkz63z?amp=1

 

 

 

Milanese di nascita e lombardo di “fede”, nel 1993 entra come giurista nel consiglio direttivo della Fondazione Salvadori, presieduta da Gianfranco Miglio, storico ideologo della Lega Nord e strenuo sostenitore di una trasformazione in senso federale dello stato italiano. In quel periodo il giovane Valditara partecipa proprio alla stesura della bozza della Costituzione federale, approvata poi al Congresso di Assago.

Negli anni Novanta si fa promotore di un’idea di destra riorganizzata sull’esempio americano, con un grande partito repubblicano che riunisca tutte le anime della destra italiana che, spiega, deve essere “gollista e federalista”.

Dopo gli esordi nel partito di Umberto Bossi si avvicina ad Alleanza nazionale e nel 2001 viene eletto senatore per la prima volta. In parlamento ci resta per tre legislature, fino al 2013, e si occupa a più riprese del mondo scolastico, fino a essere relatore di maggioranza della riforma dell’università durante il governo Berlusconi, con Maria Stella Gelmini a capo del ministero.

E in viale Trastevere il professore lombardo ci è già passato nel 2018, con l’insediamento del primo governo Conte, come capo dipartimento per la Formazione superiore e la ricerca al Miur nel dicastero guidato dal leghista Marco Bussetti.

 

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1 risposta a ILARIA VENTURI, L’impero romano? Distrutto dagli immigrati. Tutti i libri controversi del neoministro all’Istruzione Valditara –REPUBBLICA DEL 22 OTTOBRE 2022 ++ ALTRI LINK

  1. DONATELLA scrive:

    Circa i barbari e la caduta (ahi che male) dell’Impero Romano suggerirei al Ministro di leggersi “Asterix”.

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