ENZO FERRARA ( MEDICINA DEMOCRATICA ):: A congresso contro l’«immenso declino» della sanità pubblica –IL MANIFESTO DEL 14 OTTOBRE 2022 ++ altro

 

 

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IL MANIFESTO DEL 14 OTTOBRE 2022
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A congresso contro l’«immenso declino» della sanità pubblica

 

MEDICINA DEMOCRATICA. Il Congresso è occasione di approfondimento delle politiche di intervento scientifico, sociale e culturale a tutela della salute mirate all’estensione del servizio sanitario pubblico e universale, alla difesa dell’ambiente nei luoghi di vita e di lavoro e all’affermazione dei diritti, in particolare quelli connessi a tre leggi fondamentali approvate nel 1978.

A congresso contro l’«immenso declino» della sanità pubblica

 

Rimandato più volte per il Covid, a quattro anni dal precedente incontro all’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli (aprile 2018) si svolge a Torino il X Congresso di Medicina democratica (13-16 ottobre, Centro Studi Sereno Regis, in via Garibaldi 13). Il titolo del nuovo incontro nazionale del Movimento di lotta per la salute fondato nel 1976 da Giulio Maccacaro e dal Gruppo di Prevenzione ed Igiene Ambientale del Consiglio di Fabbrica della Montedison di Castellanza è «Pandemia ultima chiamata: tutela dell’ambiente e della salute strumenti e iniziative per una salute di tutte/i».

Mentre l’ultimo rapporto Onu (settembre 2022)sull’indice di sviluppo umano registra per la prima volta una riduzione degli standard per due anni consecutivi (2020 e 2021) – un «immenso declino» per il 90 % degli abitanti del pianeta, Stati Uniti compresi, la cui attesa di vita, l’istruzione e il Pil pro capite sono tornati al 2016 – come tradizione per Medicina democratica il Congresso è occasione di approfondimento delle politiche di intervento scientifico, sociale e culturale a tutela della salute mirate all’estensione del servizio sanitario pubblico e universale, alla difesa dell’ambiente nei luoghi di vita e di lavoro e all’affermazione dei diritti, in particolare quelli connessi a tre leggi fondamentali approvate nel 1978: la Riforma istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, la Legge Basaglia sulla malattia mentale e la Legge 194 sull’interruzione volontaria della gravidanza.

Le prime sessioni saranno dedicate a salute e diritti e salute e ambiente con interventi di rappresentanti delle associazioni sindacali e studiosi di diritto costituzionale, per ristabilire la priorità del diritto alla salute in confronto ai vincoli di spesa posti dalle agende economiche e il rispetto del mandato di partecipazione democratica per la gestione delle strutture sanitarie e per la tutela della salute pubblica.
La questione della partecipazione sarà discussa anche in relazione al ruolo della popolazione e del territorio nella definizione di procedure e studi sull’impatto di grandi infrastrutture e grandi opere – come (non) accade per esempio a Taranto con l’ex Ilva, in Sardegna con la fabbrica delle bombe Rwmfas di Domusnovas o in Val di Susa dove al Tavolo di Pilotaggio per la Valutazione di Impatto Sanitario (Vis) dei cantieri della Nuova Linea Alta Velocità Torino Lione è ammesso un solo unico delegato in rappresentanza dei 30 comuni i cui territori sono interessati nel progetto.

Sarà anche discusso il ruolo di Medicina Democratica nel sostegno di lavoratori e cittadini in iniziative locali di tutela della salute e dell’ambiente, come accaduto nei casi di esposizione all’amianto (processi Eternit e Eternit-bis di Casale Monferrato e Cavagnolo, Pirelli, Monte-Fibre di Verbania-Pallanza, Enel di Chivasso, Isochimica di Avellino) e per la contaminazione da Pfas (Sostanze Per-Fluoro Alchiliche) in Veneto (Miteni di Vicenza) e allo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo (Al), un caso di studio internazionale che vede interessati l’università di Liegi e giornalisti e documentaristi belgi.

Approfondimenti saranno dedicati anche a una visione critica della transizione ecologica e all’individuazione di azioni e contenuti per la riconversione delle produzioni energetiche e no e dei consumi, con interventi dei ragazzi di Fridays for Future e della Società internazionale dei medici per l’ambiente (Isde).

La drammatica situazione della Sicurezza sul Lavoro sarà discussa con interventi della Rete Nazionale Lavoro Sicuro e dell’associazione “Il Mondo che Vorrei” nata dopo la strage alla stazione di Viareggio del 29/6/ 2009, e con rappresentanti delle associazioni di vittime dell’amianto, focalizzando la correlazione fra stragi sul lavoro, crisi ambientale e insicurezza sociale. Sottolineando anche le storture dei progetti di alternanza scuola lavoro che hanno portato a gravi incidenti e morti bianche di studenti giovanissimi.

Un’ampia sessione sarà sulla salute mentale tra prevenzione e gestione assistenziale con sguardo sulla realtà italiana del dopo riforma con prospettiva inclusiva, evidenziando le relazioni fra pazienti mentali e altri tipi di emarginazione e reclusione – come per i migranti e il loro diritto alla salute negato nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr), di cui le organizzazioni per i diritti umani chiedono la chiusura per le condizioni di degrado e l’eccesso di durata delle reclusioni.

 

 

MEDICINA  DEMOCRATICA

 

Dal X Congresso di Medicina Democratica, 15.10.2022

 

Medicina Democratica, allarme per la riforma Cartabia, a rischio il diritto di costituirsi parte civile !

 

COMUNICATO STAMPA

 “ A rischio il diritto per le associazioni di costituirsi parte civile nei processi per i morti e per la sicurezza nei luoghi di lavoro!”,

Fulvio Aurora al X Congresso Nazionale in corso a Torino fino a domani, alla Sala Poli del Centro Studi Sereno Regis, in Via Garibaldi 13.

Torino, 15 ottobre 2022.  Con la riforma Cartabia c’è il rischio serio che alle associazioni venga tolto il diritto di costituirsi parte civile  nei processi per i morti sul lavoro, è questo l’allarme lanciato al X Congresso Nazionale di Medicina Democratica, in corso a Torino, da Fulvio Aurora,  responsabile procedimenti giudiziari, intervenuto nella sessione  Salute e diritti – Sicurezza sul lavoro.

“La nostra associazione – ha detto Fulvio Aurora –  è impegnata come parte civile in decine di processi da Nord a Sud e qui, in Piemonte, nel processo  per i morti di amianto dell’Eternit  bis di Casale Monferrato, perché purtroppo il primo, come è noto,  è stato prescritto in Cassazione”.

E’ una questione cruciale questa, che rischia di minare il diritto costituzionale  alla tutela delle vittime e dei familiari : “Si tratta del ruolo gravemente compromesso degli enti e delle Associazioni-  ha detto  Laura Mara, avvocata di Medicina Democratica in tanti processi – di fatto la Riforma Cartabia, relegando la vittima alla sola persona fisica, non consentirà più agli enti (come Medicina Democratica) di costituirsi come parte civile nel processo penale. Ciò violerebbe la Carta Costituzionale ed è per questo che ogni volta che si dovesse prospettare una simile situazione, solleveremo all’autorità Giudiziaria competente la questione di legittimità costituzionale. La tutela della salute perseguita da Medicina Democratica passa infatti anche attraverso le maglie del processo penale, che non ha solo una funzione repressiva ma soprattutto prevenzione”.

“Non ci fermeranno né la riforma Cartabia né i meccanismi di  prescrizione, una mannaia che cade su   tanti processi sulla salute e la sicurezza sul lavoro e che impedisce la condanna di responsabili, quand’anche riconosciuti.. Andremo fino in fondo nel processo Eternit bis – ha aggiunto Fulvio Aurora – per avere giustizia, come in tutti gli altri processi per la tragedia dell’amianto in cui siamo parte civile, come per esempio Marina Militare 2 e Ilva di Taranto, ma anche per altri  processi come quello della strage di Viareggio,  nel quale  intendiamo rimanere fino alla sua conclusione.

E  sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla cadenza drammatica di morti e infortuni è intervenuto anche Maurizio Loschi, della sezione  di Medicina Democratica e CUB  di Savona:

” Non si tratta di tragedie dovute alla fatalità – ha detto- ma risultato di precise responsabilità  e inadempienze, per questo il nostro intervento non si limita a ottenere un risarcimento economico per le vittime, ma diventa  scuola di prevenzione per i lavoratori ed i cittadini, individuando nella precarietà la principale responsabilità degli infortuni e dei morti sul lavoro e della loro crescita!.

I lavori congressuali sono proseguiti con la Sessione  Ambiente e Salute e Salute Mentale  nella giornata di oggi.  In mattinata anche il collegamento in diretta con Pressenza per la maratona  mondiale per Julian Assange. Al pomeriggio i Gruppi di Lavoro sui quattro temi al centro del Congresso e domani l’assemblea straordinaria per gli adempimenti congressuali.

Il Congresso è in diretta streaming su  www.medicinademocratica.org., https://www.facebook.com/MedicinaDemocratica

Per info.

Carmìna Conte cell. 393 137 7616

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1 risposta a ENZO FERRARA ( MEDICINA DEMOCRATICA ):: A congresso contro l’«immenso declino» della sanità pubblica –IL MANIFESTO DEL 14 OTTOBRE 2022 ++ altro

  1. DONATELLA scrive:

    L’arretramento della tutela della salute dei cittadini da parte della Sanità pubblica è sotto gli occhi di tutti.

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