ALESSANDRO MANTOVANI, Vince il maresciallo che attacca i vertici: “È libertà di parola”. LA SENTENZA – “Legittimo denunciare i troppi suicidi a Mattarella” –IL FATTO QUOTIDIANO DEL 20 0TTOBRE 2022

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 20 0TTOBRE 2022
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/10/20/vince-il-maresciallo-che-attacca-i-vertici-e-liberta-di-parola/6844721/

 

CARLO CHIARIGLIONE, PRESIDENTE DI ASSOMILITARI

 

Vince il maresciallo che attacca i vertici: “È libertà di parola”.

LA SENTENZA – “Legittimo denunciare i troppi suicidi a Mattarella”

 

20 OTTOBRE 2022

Per degradare e congedare il caporalmaggiore Salvatore Parolisi, che aveva ucciso la moglie Melania Rea nel 2011, l’Esercito attese la condanna definitiva (20 anni). Per degradare e congedare il maresciallo Carlo Chiariglione, sottufficiale degli Alpini e presidente di Assomilitari, è bastata una lettera aperta al Capo dello Stato che alla fine del 2020 richiamava l’attenzione sui suicidi nelle forze armate – un problema serio, la scorsa settimana ne hanno contati tre solo nell’Esercitoe su presunti “abusi”, “vessazioni” e “insabbiamenti” da parte di “alcuni” vertici militari. L’hanno mandato a casa senza stipendio, nell’ottobre 2021, prima ancora che si pronunciassero i magistrati militari e ordinari, che poi hanno archiviato le ipotesi di insubordinazione, ingiuria aggravata, vilipendio e diffusione di notizie false e tendenziose.

Il Tar del Piemonte il 10 ottobre ha reintegrato Chiariglione, assistito dall’avvocato Giulio Murano che difende diversi militari in conflitto con le gerarchie, rilevando che il procedimento disciplinare doveva essere sospeso in attesa degli accertamenti penali, ma anche riconoscendo in modo pieno e netto la libertà di manifestazione del pensiero dei militari, almeno finché non fa a pugni con la sicurezza nazionale: “Non si tratta di argomenti di carattere riservato militare o di servizio – ha scritto il collegio presieduto dal giudice Riccardo Prosperi riferendosi all’appello di Chiariglione a Sergio Mattarella – e nemmeno di un’espressione di una domanda interna all’ordinamento che deve trovare sviluppo nella catena gerarchica, ma di una serie di osservazioni del tutto esterne a fatti strettamente di servizio e non solo del tutto prive di offensività penale, ma espressioni del rilievo di alcune manifestazioni contrarie al benessere del personale militare”.

Parole urticanti per chi scambia la doverosa disciplina con l’obbedienza cieca e il silenzio su situazioni poco convincenti, specie in tempo di guerra. E in particolare per i vertici degli Alpini, più forti di altre specialità dell’Esercito come dimostrano le folgoranti carriere di personaggi tutto sommato ordinari, quali il generale Claudio Graziano, ex capo di Stato maggiore passato dal Comitato militare Ue a Fincantieri (neanche fosse un marinaio) o il medagliatissimo generale Francesco Paolo Figliuolo, dalla logistica al Comando interforze passando per la campagna vaccinale, avviata prima di lui in condizioni più difficili. Proprio Figliuolo era al centro di un esposto presentato da Chiariglione a Bolzano, recentemente archiviato con motivazioni non ancora note.

Da anni il maresciallo – la cui Assomilitari è riconosciuta dalla Difesa e dichiara 4.000 iscritti – si scontra con alcuni ufficiali sulla morte di un furiere a suo dire poco addestrato, ucciso in uno scontro a fuoco in Afghanistan (e per questo rischia un processo per diffamazione). Fa denunce a raffica e colleziona controdenunce e misure disciplinari. Non a caso fa servizio a Cuneo, ma fin qui ne è sempre uscito in piedi. Non l’hanno mai processato per calunnia e senz’altro gli piacerebbe un dibattimento pubblico. Intanto continua a scrivere a Mattarella sui suicidi. È probabile che la Difesa faccia appello al Consiglio di Stato per liberarsi di lui una volta per tutte, rischiando però un clamoroso effetto boomerang.

 

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1 risposta a ALESSANDRO MANTOVANI, Vince il maresciallo che attacca i vertici: “È libertà di parola”. LA SENTENZA – “Legittimo denunciare i troppi suicidi a Mattarella” –IL FATTO QUOTIDIANO DEL 20 0TTOBRE 2022

  1. DONATELLA scrive:

    Ci sono “cittadelle” ermeticamente chiuse al mondo civile, dove può avvenire di tutto: una è senz’altro quella delle forze armate.

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