DONATELLA –DEL SOCCORSO ROSSO, NATURALMENTE
DONATELLA C’E’ VENUTA IN SOCCORSO
Credo che la “Pigna” sia nel cuore di tutti i Sanremesi, sia di quelli nati a Sanremo sia di quelli acquisiti. Ha resistito eroicamente agli assalti dei Saraceni, alla crudele dominazione di Genova, ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, alla terribile speculazione edilizia del Secondo Dopoguerra che la volevano radere al suolo per costruirvi tanti bei palazzi. Tanti sono stati i tentativi di farla risorgere ad opera di singoli, di gruppi di artisti, di giovani innamorati dei suoi palcoscenici naturali, di benemerite associazioni culturali tuttora vive e vegete. Credo che grande assente sia stata la classe politica in generale, miope e sovente ignorante, che ha sempre o quasi sempre considerato quel bellissimo centro storico come un grumo di vecchie case da nascondere rispetto alla Sanremo sfavillante dei festival. Se avessero potuto avrebbero messo un grande tendone davanti e intorno per non farla vedere, come si faceva in casa con gli sgabuzzini delle robe vecchie. Personalmente ricordo il tentativo( notturno e non autorizzato) di abbattere la cosiddetta Torre Saracena, tra gli ultimi resti delle mura medioevali ( già abbattute prima della Seconda guerra Mondiale), tentativo andato a vuoto per l’intervento di numerosi cittadini svegliati dai tonfi del bulldozer sulle pietre della Torre. Di questo sciagurato intervento illegale, fortunatamente andato a vuoto, ne parlò anche Indro Montanelli, ambientalista ante litteram, su “La Domenica del Corriere” di quei giorni.
fai clic sulla pagina
—pubblichiamo il libro di testi e fotografie e disegni “La Pigna al buio”.
Per chi non lo sa ” La Pigna” è la città medioevale di Sanremo, anche molto ben conservata, per quello che hanno potuto fare gli stessi abitanti. Se qualcuno di voi è interessato, gli ricordo, che in alto a destra sul monitor, ci sono tre punti in verticale dopo Aggiorna, che vi permettono di aumentare i caratteri per la lettura.
GIULIO COSTA, a destra– Ha un negozio di tessuti in via Manzoni
Stamattina abbiamo conosciuto l’autore delle foto, Giulio Costa. Lui stesso ci è sembrato un gran personaggio di Sanremo, anche se si è ben nascosto nel suo negozio di tessuti, mirabile come ” biglietto da visita” di un grande artista. E’ stato così gentile con il nostro blog che ci ha voluto a tutti i costi regalare il libro e con dedica.
FRANCO D’IMPORZANO IN UNO DEI SUOI MOMENTI IN CUI RACCONTA ISPIRATO..
Abbiamo a lungo parlato di un suo ( e nostro ) carissimo amico che ormai non c’è più, Franco D’Imporzano, poeta e commediografo soprattutto in dialetto, che è poi il fratello della nostra Donatella, bella-sempre-bella.
RENATO TAVANTI – anche lui come Franco è purtroppo mancato ( maggio 2019, un mese dopo Franco )
Alle Porte Scee. (Skaios). Memorie sanremesi d’una guerra civile (brossura)
Sanremo nido di vipere vol.2 (brossura), in vari volumi
Omernas, il paese del gatto rampante (brossura)
Rutuba (brossura)
La scrittura è di Renato Tavanti, un ragazzo nato e cresciuto nella Pigna, dove si è allenato a fare il reporter dei suoi abitanti. I disegni, invece, sono del più famoso
Libereso, personaggio per tutti legato alla famiglia Calvino, di cui è una gloria, non solo nazionale, è il figlio Italo, appunto, Calvino.
il blog che non riesco a vedere..
http://lapignaalbuio.blogspot.it/
QUESTA E’ LA PIANTA DELLA PIGNA…CREDO CHE IL NOME SIA COMPRENSIBILE.
Carta della Sanremo del 1773, dopo le demolizioni a seguito
della rivolta contro Genova e la costruzione del forte di
Santa Tecla da cui i genovesi cannoneggiarono la Pigna,
fortezza della città vecchia. Clicca sull’immagine per ingrandirla.
Mi pare che Donatella abbia raccontato che, in questa occasione, tutta la classe dirigente di Sanremo, quelli che appunto, avevano organizzato la rivolta contro Genova, siano stati molto sommariamente giudicati ed uccisi. Aspettiamo correzione e, ancor più, arricchimenti..
grazia video — 4 minuti ca
per chi volesse dare un’occhiata.. adesso, potrei dire ” quasi ogni giorno “, migliora perché sempre di più, gli abitanti, a proprie spese, si aggiustano le case e rifanno le facciate..
Credo che la “Pigna” sia nel cuore di tutti i Sanremesi, sia di quelli nati a Sanremo sia di quelli acquisiti. Ha resistito eroicamente agli assalti dei Saraceni, alla crudele dominazione di Genova, ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, alla terribile speculazione edilizia del Secondo Dopoguerra che la volevano radere al suolo per costruirvi tanti bei palazzi. Tanti sono stati i tentativi di farla risorgere ad opera di singoli, di gruppi di artisti, di giovani innamorati dei suoi palcoscenici naturali, di benemerite associazioni culturali tuttora vive e vegete. Credo che grande assente sia stata la classe politica in generale, miope e sovente ignorante, che ha sempre o quasi sempre considerato quel bellissimo centro storico come un grumo di vecchie case da nascondere rispetto alla Sanremo sfavillante dei festival. Se avessero potuto avrebbero messo un grande tendone davanti e intorno per non farla vedere, come si faceva in casa con gli sgabuzzini delle robe vecchie. Personalmente ricordo il tentativo( notturno e non autorizzato) di abbattere la cosiddetta Torre Saracena, tra gli ultimi resti delle mura medioevali ( già abbattute prima della Seconda guerra Mondiale), tentativo andato a vuoto per l’intervento di numerosi cittadini svegliati dai tonfi del bulldozer sulle pietre della Torre. Di questo sciagurato intervento illegale, fortunatamente andato a vuoto, ne parlò anche Indro Montanelli, ambientalista ante litteram, su “La Domenica del Corriere” di quei giorni.