OTTO DIX, AUTORITRATTO DI SOLDATO, 1915
OTTO DIX, AUTORITRATTO COME SOLDATO — 1914
OTTO DIX (Gera, 2 dicembre 1891 – Singen, 25 luglio 1969) è stato un pittore tedesco, esponente di spicco della “Neue Sachlichkeit” (Nuova oggettività)
Otto Dix nasce nel 1892 presso Gera, Turingia, da una famiglia proletaria. Nel 1909 si iscrive alla Scuola di Arti Figurative a Dresda, dove si specializza come ritrattista. Durante la sua formazione ha la possibilità di visitare numerose gallerie e mostre di pittura, che contribuiscono alla sua crescita di artista. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Dix, interventista convinto, si arruola come volontario nell’esercito tedesco. Combatte, in qualità di sottufficiale, sia sul fronte Occidentale che su quello Orientale, venendo ferito e decorato più volte. Le esperienze sul fronte traumatizzano Otto, lasciando tracce indelebili sulla sua vita. Dopo quanto vissuto e affrontato in quegli anni, si professa pacifista e dedica gran parte della sua opera al racconto della guerra e delle sue devastanti conseguenze.
OTTO DIX NEL 1933
Hugo Erfurth
Nel 1933, con la presa del potere da parte di Adolf Hitler, Dix fu considerato un artista degenerato, perse l’incarico di professore all’Accademia di Dresda e gli venne proibito di esporre le proprie opere, alcune delle quali furono esibite nell’esposizione nazista d’arte degenerata e furono poi bruciate (WIKI).
Trasferitosi sul lago di Costanza, fu costretto a dedicarsi esclusivamente alla pittura di paesaggio, evitando i temi sociali.
In quanto veterano pluridecorato della prima guerra mondiale, allo scoppio della seconda guerra mondiale Dix fu nuovamente richiamato nell’esercito tedesco; catturato dalle truppe francesi, fu rilasciato nel 1946.
Nel dopoguerra riprese l’attività artistica realizzando soprattutto allegorie religiose e scene di sofferenze legate alla guerra. Otto Dix morì a Singen, in Germania, il 25 luglio 1969.
https://it.wikipedia.org/wiki/Otto_Dix
UN SOLDATO SUL FILO SPINATO
IL SUICIDIO
1924
IL PASTO IN TRINCEA
1924
DANZA DELLA MORTE, 1917
OTTO DIX E IL CICLO SULLA GUERRA – DER KRIEG, 1924
Stoccarda (Germania). Il ciclo di 50 acqueforti «Der Krieg» («La Guerra»), di Otto Dix (1891-1969), completato e pubblicato nel 1924, a dieci anni dall’inizio del conflitto che aveva cambiato la storia della Germania, è fra le più celebri opere d’arte espressione del primo conflitto mondiale, guerra di trincea, fatta di armi chimiche, nemici invisibili e combattimenti «senza eroi» e dunque descritta in modo non più coerente rispetto all’epopea trionfalistica della «pittura di battaglie» dal Quattrocento in poi. Allo scoppio della prima guerra mondiale, Dix si era arruolato e l’esperienza bellica sconvolse l’artista che nelle 50 acqueforti di «Der Krieg» diede la prima espressione delle proprie traumatiche esperienze di soldato al fronte, riprese poi in molte delle sue opere, in primis il «Trittico della Guerra», realizzato a Dresda nel 1934,a un anno dalla presa di potere di Hitler.
Così come in letteratura per Eric-Maria Remarque con il suo Nulla di nuovo sul fronte occidentale, l’impatto sociopolitico di «Der Krieg» fu fortissimo, tanto da farne il manifesto contro l’avanzata dei partiti nazionalisti e revanchisti, come il futuro nazismo.
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(il testo integrale è disponibile nella versione cartacea)
di G.P.M., da Il Giornale dell’Arte numero 339, febbraio 2014
AEREI SULLA CITTA’
CASA DISTRUTTA DA UNA BOMBA AEREA
1924 — DURANTE UN ATTACCO CON IL GAS
l’immagine non si può vedere intera ( dal mio computer )
E’ difficile non ripudiare la guerra dopo queste immagini.