UNA PAROLA AL GIORNO.IT :: ” Ferale ” ++ Lo scoglio di Ferale, La Spezia + altro

 

UNA PAROLA AL GIORNO.IT
https://unaparolaalgiorno.it/significato/ferale

 

Ferale
fe-rà-le

 

SIGNIFICATO –  Funesto, luttuoso, che porta morte

ETIMOLOGIA dal latino feralis ‘funebre, fatale’, di etimo incerto.

 

Davanti a questa parola si possono fare delle riflessioni davvero interessanti.

Ferale è una parola appartenente a un registro elevato, e significa funesto, mortifero: ad esempio può essere ferale la notizia di un lutto, ferale il colpo di un’arma da fuoco, ferale un’epidemia, ferale la comunicazione di un grave fallimento.

Il fatto che si tratti di una parola aulica la espone al rischio di una certa affettazione: spesso le situazioni in cui la si può usare richiedono empatia e immediatezza, mentre l’altezza di questa parola ha l’effetto di allontanarci da una dimensione emotiva. Il che – beninteso – non sempre è un male. È ricercata, lucida, comunica il concetto in maniera potente, ed è tutt’altro che patetica. Insomma, se sentiamo parlare di una notizia tragica l’inclinazione a un’empatia drammatica si manifesta più forte, se la medesima notizia è chiamata ferale, il risultato è più pulito e compassato.

Ma spingiamoci oltre: qual è la differenza fra funesto e ferale? Sembrano perfetti sinonimi, e in effetti denotano gli stessi attributi. Ma volendo indagare le diverse sfumature, anche in virtù del diverso suono, il funesto lascia in un silenzio sbigottito, mentre il ferale spaventa in maniera più accesa.

 

 

FERALE ( SCOGLIO DEL )

Lo scoglio Ferale (noto come Roca da Gaiada per i biassei cioè ” gli abitanti di Biassa, vedi nota in fondo ) è uno scoglio di arenaria a forma piramidale che emerge circa 30 metri nel Mar Ligure e ha un perimetro di circa 100 metri, al largo della costa del Comune della Spezia compresa tra Portovenere e le Cinque Terre.

 

 

Lo scoglio fotografato dal mare, nel 2011.Lo scoglio fotografato dal mare, nel 2011.
I, Sailko

 

Il 28 maggio 1885, il tenente di vascello della Regia Marina Luigi Garavoglia, impegnato in alcune misurazioni geodetiche, precipitò dalla sommità per 35 metri, riportando ferite fatali. La morte suscitò commozione e fu riportata anche dai quotidiani dell’epoca. In ricordo del militare morto in servizio, i suoi compagni installarono sulla cima della rocca una croce di marmo bianco stabilizzandola con una base anch’essa in marmo.

 

 

Lo scoglio come si presenta dai terrazzamenti a mezza costa.

Lo scoglio come si presenta dai terrazzamenti a mezza costa.
Icarus83

 

Fino almeno alla metà del 1900 i pescatori dell’area si recavano giornalmente presso la rocca a raccogliere gli abbondanti mitili – o muscoli – presenti.

 

Lo scoglio Ferale in una foto scattata da Campiglia Tramonti.

Lo scoglio Ferale in una foto scattata da Campiglia Tramonti ( Frazione del comune di La Spezia ), tra “Le rosse” e Riomaggiore.
Icarus83

.

Lo scoglio Ferale appare già in una antica mappa della seconda metà del 1700, redatta dal cartografo Matteo Vinzoni ( sotto Riomaggiore )

Dettaglio de “Le cinque terre Monte Rosso, Vernazza, Corniglia, Manarola, e Riomaggiore”. Manoscritto a penna, inchiostro e acquerello, su carta. Redatto dal capitano ingegnere Matteo Vinzoni. Archivio di Stato di Genova. Seconda metà del 1700 (data approssimata).

 

 

La Spezia, Scoglio Ferale da Schiara
Naioli – Opera propria

 

Il 13 giugno 1982, una tempesta distrusse la croce apposta cent’anni prima. Nel 1985 la Marina militare pose una nuova croce in acciaio inossidabile.

Nell’area dello scoglio si effettuano immersioni, vista la particolare ricchezza della fauna e flora marina.

 

LIBRO :

Giancarlo Natale, “Di là da’ monti”, Storie e leggende di Biassa e Tramonti, Società Storica Spezzina, aprile 2007.

https://it.wikipedia.org/wiki/Scoglio_Ferale

 

NOTA :

BIASSA

 

Frazione del comune della SpeziaBiassa è un borgo di antichissima origine[2]di circa 650 abitanti, situato a 323 metri sul livello del mare. Dal nome del paese deriva quello della famiglia dei Biassa, che qui ebbe origine.

 

Biassa – Veduta

Biassa – Veduta
Naioli – Opera propria

 

La storia di Biassa è strettamente legata a quella di Tramonti, terra sul crinale a strapiombo sul mare, caratterizzata da muretti a secco e piccoli poderi coltivati a vite: questo territorio ha trovato uno dei maggiori cantori in Giancarlo Natale, narratore della fatica impervia, della tenacia secolare, ma anche della gioia di abitare questi luoghi.
Una delle famiglie più antiche di Biassa è la famiglia Natale, detta dei Romano, coltivatori da sempre dei propri beni terrieri, situati nella maggior parte nella località di Tramonti, della quale però non si hanno riscontri antecedenti il 1563 a causa della distruzione dell’archivio parrocchiale.

 

 

Giancarlo Natale, “Di là da’ monti”. Storie e leggende di Biassa e Tramonti (pubblicato dalla Società Storica Spezzina – aprile 2017)

Ci sono fenomeni storici che non lasciano tracce negli archivi e che rischiano quindi di perdersi. Con questo contributo di Giancarlo Natale sulle storie e leggende di Biassa e Tramonti recuperiamo e regaliamo al futuro una parte di quello che il tempo potrebbe rubarci per sempre: modi di dire, microtoponimastica, usanze, storie.

Dizionario enciclopedico del dialetto di Biassa

 

 

Il Castello Coderone
Massimilianogalardi – Opera propria

La storia di Biassa ci porta a tempi molto antichi e la sua esistenza, sino ad ora, si può dividere in tre periodi: il primo nome che ricevette fu Roccanera negli anni prima del Mille. In quel periodo la popolazione di Biassa risiedeva sul Monte Parodi e alla base del Verrugoli, in un centro chiamato appunto “Roccanera”, molto probabilmente per le cave di arenaria presenti, che erano anche la principale fonte di lavoro per i biassei.

Nell’abitato era una chiesa intitolata a San Martino (S.Martino vecchio), di cui rimangono i resti dell’abside.
In questo antico borgo transitarono innumerevoli Santi, tra le quali possiamo citare San Martino, San Rocco e San Bernardo.

 

 


Rocca di Coderone
Naioli – Opera propria

 

Nella dimora spezzina dei Biassa furono ospitati illustri personaggi come Caterina de Medici, in viaggio per andare in sposa al figlio del re di Francia; papa Clemente VII, che raggiungeva la nipote Caterina a Marsiglia per le nozze; papa Paolo III di ritorno da Nizza; l’Imperatore Carlo V, che proprio dal golfo della Spezia partirà per la sfortunata impresa in Algeria.

continua :
https://it.wikipedia.org/wiki/Biassa

 

podcast ( solo audio ) — BIASSA,  3 minuti
https://www.loquis.com/it/loquis/1378727

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1 risposta a UNA PAROLA AL GIORNO.IT :: ” Ferale ” ++ Lo scoglio di Ferale, La Spezia + altro

  1. DONATELLA scrive:

    Che belle le storie di questi paesi più piccoli, che si sono però intrecciate continuamente con le Storie più grandi. Le parole dei dialetti sono dei forzieri di storia e ognuna meriterebbe uno scavo approfondito.

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