MAYFAIR – LONDRA
LONDRA — MAYFAIR
PIANTA DI LONDRA —
ANSA.IT — 2 GENNAIO 2020
Al piano terra mentre entri (è appena attraverso quella porta sul retro) c’è una drogheria. Ha lo scopo di offrire prodotti stagionali abbordabili ma, essendo questo Mayfair, significa che troverai splendidi pomodori storici, pane a lievitazione naturale, olio d’oliva di alta qualità, questi chorizo molto più sottili, vini e altro ancora.
MERCATO METROPOLITANO, A LONDRA SI MANGIA ‘BUONO’ IN CHIESA
Grande successo per Rasca in edificio culto sconsacrato dell’800
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di Francesco De Filippo
- TRIESTE
- 02 gennaio 2020
- 20:48
Definirlo ‘cibo’ è riduttivo, inquadrarlo nel settore ‘ristorazione’ significa ridimensionarlo a un segmento di mercato. Potremmo definirlo ‘ecumenico’: nella accezione di universale – visto che gli alimenti provengono da tutto il mondo – e in quella di religioso, visto che il luogo è una chiesa sconsacrata del 1800.
Se aggiungiamo la filantropia (summer camp ( NOTA 0 ) per famiglie indigenti; didattica per un migliaio di bimbi) che anima l’attività, e consideriamo che siamo a Mayfair, zona fashion di Londra, concludiamo che ‘Mercato Metropolitano’ è un piccolo grande sogno realizzato.
Nel seminterrato, troverai una splendida cantina con soffitto a volta che si rivela il luogo perfetto per un wine bar e una sezione di formaggi e salumi. Attualmente ci sono circa 60-70 vini in bottiglia (e molti al bicchiere) con l’intenzione di costruire sulla lista dei vini quasi esclusivamente italiani. Ci sarà anche uno spazio di comunità anche qui.
Una formula già sperimentata e con successo con il precedente ‘Mercato Metropolitano’ nel più popolare quartiere di Elephant and Castle: una sorta di ristorante internazionale buono ma anche bello, che Andrea Rasca, ha bissato nella capitale inglese e conta di riproporre anche a Boston e New York prima di tutti; ma richieste giungono anche da Bruxelles, Parigi, Tokyo. Rasca, deus ex machina di MM, è un guru coevo dell’era dei social, visionario: “Voglio creare un mondo vero qui”, vale a dire “tornare alla ristorazione genuina di 70 anni fa”.
Lo fa prendendo posizione: “Siamo l’anticatena” del food”.
Dunque MM è una specie di ambasciata dove la farina è quella di un tempo e si vive con l’orologio biologico della natura, con i suoi di tempi. “Qui facciamo attività per la comunità, poi facciamo anche soldi, nella prospettiva di rammendare la città, non ricostruirla”, né a fini speculativi. I 30 milioni di dollari di fatturato danno decisamente ragione al manager milanese, ex braccio destro di Farinetti in quell’altro sogno realizzato di Eataly.
Nel corpo principale della chiesa ci sono quattro commercianti di generi alimentari. Affresco fa la pizza napoletana, Pasta London fa – avete indovinato – pasta fatta a mano, ci sono sushi e ciotole di Rawbar Mayfair e tutti i tipi di prelibatezze di Badiani – il loro gelato al pistacchio era molto, molto buono.
Economista milanese cinquantenne da sempre “malato” di cibo, studi anche all’estero, tra cui Tokyo, ha lasciato Milano con la fine dell’Expo e si è trasferito a Londra. Quest’ultimo Mercato Metropolitano di Audley Street (metro Bond) è un’offerta di analoga qualità ma con un orizzonte universale. Nei vari piani della splendida chiesa sconsacrata con le vetrate colorate alte e rigorose dello stile gotico anglicano, piccole botteghe di ogni parte del mondo vendono le delizie culinarie del proprio Paese a prezzi contenuti, o comunque distanti dal tenore di vita della vicina Piccadilly.
Al banchetto della pizza di Fresco di Napoli si affianca quello dei Panini Bao ( NOTA 1) e gnocchi al vapore del Food Factory Project;
GELATERIA BADIANI A FIRENZE //
MA E’ ANCHE A LONDRA A NOTTING HILL::
LONDRA
al gelato di Badiani di Firenze e quello della carne argentina; alla birra prodotta sul posto di Michele Amedeo Tieghi, Felix Bollen and Anton Borkmann, l’Ape Piaggio convertita in friggitoria siciliana del marsalese Girolamo che, con tanto di coppola, offre l’immancabile arancina, il tradizionale pane e panelle e gli immancabili cannoli e cassatine.
Fino allo champagne bio e oltre.
Pochi mesi e Rasca ha cominciato a macinare 150 mila avventori al mese solo al MM di Elephant and Castle, ha scalato la classifica del Financial Times fino ad arrivare alla vetta dei cinque migliori punti di ristorazione di Londra, il suo volto compare su Forbes.
L’altare presenta due bar: Jim e Tonic servono una varietà di cocktail gin mentre il team tedesco Kraft Brewery sta vendendo la stessa birra che troverai al mercato di Elephant & Castle. Ci sono anche piani per allestire un microbirrificio in cantina anche qui.
Ci sono molti posti a sedere in comune nella navata, ma ci è piaciuto particolarmente il posto a sedere ai lati dell’altare nelle cappelle laterali.
A livello di galleria, ci sono altri sei posti dove ottenere cibo. Steamy & Co sono lì con i loro Bao & gnocchi, Molo offre panini e robata di pesce e c’è un ristorante autonomo Lala che serve cibo turco.
Cha Cha Mayfair serve un mix di cocktail e frutti di mare, tra cui l’aragosta e il rotolo di granchio (£ 14,50), piatti di pesce – il Sergio a £ 20 è un mix di ostriche, capesante, vongole di Palourde e cozze blu. Abbiamo optato per i gamberetti tempura (£ 7,50) forniti con la sriracha mayo.
Santo Grill and Wine è la steakhouse italiana di Mercato Mayfair. Qui troverai crostini di fegato di pollo e mini sandwich al tartufo, insieme a taglieri di carni grigliate e bistecche. Siamo andati per il loro filetto di manzo servito con salsa all’aglio nero che costava £ 15 per 150 grammi e, beh, puoi vedere quanto è bello.
E MM diventa un Manifesto della cultura alimentare, in cui si parte dal principio che il cibo italiano non è il migliore del mondo ma vanta la maggiore biodiversità, e ci si basa sui valori di artigianalità, naturalità , comunità, sostenibilità. A questo ‘prezzo’, chi vuole entra nel MM e “con un investimento iniziale irrisorio, chiediamo solo una percentuale sulle vendite ma seguiamo in tutto”, spiega Rasca. Importante è che “qui venga chi vuole mangiare buono, in modo consapevole prodotti sostenibili, naturali e non prodotti dalle multinazionali, in un ambiente dove tutto è molto a base familiare” sia che si tratti del prodotto più venduto (e democratico del mondo), la pizza, sia di una delle tante pregiatissime etichette di vini. Un rammarico? “Non sono ancora riuscito a portare qui il culatello”. (ANSA).
NOTA :
(0) SUMMER CAMP –ho trovato ” campo estivo “, se qualcuno sapesse cosa vuol dire ” summer camp per famiglie indigenti “, ci mandi un telegramma per favore !
(1) PANINI BAO — PANINI CINESI RIPIENI E COTTI AL VAPORE
MOLTE FOTO SONO PRESE DA::
Beh, nella chiese una volta si mangiava simbolicamente il corpo di Cristo e si beveva il suo sangue, La destinazione attuale, tutto sommato, mi sembra meno cruenta.