Lo Sluishuis subito dopo l’apertura nel luglio 2022
– Opera propria
Lo Sluishuis è un complesso abitativo/lavorativo costruito nel 2022 nel quartiere di IJburg ad Amsterdam. L’edificio è stato progettato da BIG, lo studio dell’architetto danese Bjarke Ingels, in collaborazione con Barcode Architects di Rotterdam
Lo Sluishuis si trova all’ingresso dello Steigereiland , il che lo rende un edificio iconico di IJburg.
Steigereiland è la prima delle isole IJburg quando ci si avvicina dal centro di Amsterdam. L’isola comprende tre quartieri – Noodbuurt, Zuidbuurt e Waterbuurt – l’ultimo dei quali ospita una serie di case galleggianti.
C’è un molo nel cortile dello Sluishuis dove possono ormeggiare le barche.
– Opera propria
All’inizio del 2016, il comune di Amsterdam ha lanciato un concorso per un edificio ‘che definisce l’immagine’ sull’Haringbuisdijk, all’ingresso dello Steigereiland, di fronte alle case di Marlies Rohmer. ( vedi al fondo nota 1 ) L’incarico riguardava un edificio residenziale di almeno 35.000 mq, con spazio per le houseboat.
Passerella sul tetto: qui si possono vedere anche i pannelli solari o i collettori solari.
– Opera propria
testo e alcune immagini da :
nl.wikipedia.org
https://nl.wikipedia.org/wiki/Sluishuis_(Amsterdam)
TESTO E IMMAGINI SEGUONO DA :
ELLE DECOR – 18 LUGLIO 2022
https://www.elledecor.com/it/architettura/a40633695/big-bjarke-ingels-amsterdam-sluishuis/
Quando nel 1939 si conclusero i lavori della Fallingwater, la famosa casa sulla cascata progettata da Frank Lloyd Wright per la famiglia Kaufmann, lo storico dell’architettura Kenneth Frampton scrisse dell’audace sbalzo delle terrazze descrivendolo “stravagante fino a rasentare la follia” per esaltare quello che è un “agglomerato di piani miracolosamente sospesi nello spazio”. Oggi, a poco più di 80 anni da quell’esercizio diventato un edificio simbolo, la stessa dose di fiducia nella costruzione ha portato alla nascita di Sluishuis, l’ultima coraggiosa architettura firmata da Bjarke Ingels Group e Barcode Architects.
Sluishuis visto dal molo accessibile al pubblico. Sulla destra si vede il ponte Enneus Heerma .
– Opera propria
Con un cantiere che prende in prestito molte tecniche da quelli navali – cosa per niente rara nella Storia dell’Architettura, come per altro dimostrano numerosi edifici pensati per la laguna di Venezia -, sulle acque del lago artificiale Ijsselmeer, più noto come IJ, la grande infrastruttura pensata per ospitare 442 appartamenti si ispira alla tradizionale tipologia a corte centrale, comune in tutta Europa, per rileggerla rivisitandola base al contesto. Inoltre, proprio come un tipico isolato urbano, l’affollato complesso residenziale prende le distanze dalla terra ferma per abitare un angolo di città sull’acqua e non ancora costruito.
L’architettura costruisce un intero isolato che sorge sul lago Ijsselmeer, meglio conosciuto come IJ
Ossip van Duivenbode
Posto su una piattaforma, il blocco tradizionalmente introverso in questo caso si svuota dell’angolo inferiore aprendosi, verso l’acqua, con un enorme varco che diventa ingresso per l’attracco delle imbarcazioni e dell’acqua. Diversamente, verso la città l’angolo alla base diventa un percorso da scalare per arrivare al tetto e godersi una vista sulla città a 360 gradi, la cui immagine riporta inevitabilmente all’inceneritore pensato per Copenaghen dallo stesso BIG. Attorno all’attacco a terra del complesso residenziale lo studio di Bjarke Ingels ha progettato una successione di spazi collettivi che si snodando arrivando fino in acqua e che ospitano, tra gli altri, la scuola vela del quartiere.
L’edificio affronta l’acqua quasi con la postura di una nave, con la particolarità di avere una parte retrostante “da scalare” e una anteriore che rappresenta la soglia della darsena interna
Ossip van Duivenbode
Considerando la posizione privilegiata e lo specchio d’acqua sul quale si affaccia l’edificio, la scelta materica è ricaduta sull’alluminio, usato come rivestimento in grado di rendere riflettente il volume così da cambiare la sua percezione in base alla luce del momento. Il legno invece è il materiale col quale sono stati realizzati passerelle e i balconi aggettanti, con una scelta che sicuramente richiama maggiormente il mondo navale con i dettagli delle imbarcazioni.
A questo si accompagna la complessa progettazione di tutte quelle scelte che rendono lo Sluishuis uno degli edifici più sostenibili tra quelli recentemente costruiti. Il consumo energetico per quanto riguarda riscaldamento, ventilazione ed illuminazione è completamente soddisfatto dagli oltre 2mila pannelli solari posti in copertura, accanto ai giardini verdi pensili utili per isolare maggiormente l’ambiente interno dal clima esterno.
La corte interna all’edificio è rappresentata da una darsena attorno alla quale si dispongono tutti gli spazi collettivi del quartiere
Ossip van Duivenbode
Lo Sluishuis, il complesso residenziale progettato sulle acque di Amsterdam da Bjarke Ingels Group e Barcode Architects
Ossip van Duivenbode
Ossip van Duivenbode
Visto dall’IJburglaan . Qui puoi vedere chiaramente le scale che portano al tetto attraverso le terrazze.
– Opera propria
nota 1.
https://www.repubblica.it/viaggi/2013/06/09/foto/case_galleggianti_le_pi_belle_del_mondo-60672627/5/
Case galleggianti, le più belle del mondo
Dalle palafitte alle houseboat, l’evoluzione della dimora-natante negli ultimi anni ha raggiunto i più alti livelli di design e innovazione. Lo dimostrano le case galleggianti progettate da studi di architetti all’avanguardia in tutto il mondo, dalla Corea del Sud ai Paesi Bassi. Ecco alcune delle abitazioni più affascinanti costruite per vivere sull’acqua
Amsterdam (olanda), 2010– architect: +31architects
Eilbekkanal, Hamburg, Germania, di architetti Rost Niederehe Architects (2009)
Che belle queste case galleggianti per la loro forma e per la presenza costante dell’acqua.