per Donatella la bella e per Franco, suo fratello – ANTONIO RUBINO E LA SUA FAMIGLIA — da Moreschi photo e altri siti indicati sotto

Antonio Rubino ESTASI, INCUBI E ALLUCINAZIONI 1900-1920 N. E. Mazzotta 1980 | eBayhttps://www.ebay.it/

 

 

Domenica 17 agosto un nuovo appuntamento della V° edizione “Bajardo ricorda Rubino” - Riviera24

Baiardo di Antonio Rubino

DA : RIVIERA 24

 

 

 

MORESCHI FOTO.IT
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RUBINO ANTONIO e FAMIGLIA Scrittore per ragazzi illustratore pittore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La famiglia Rubino, originaria di Baiardo, fin dal XIII secolo, entra nel novero delle famiglie importanti dell’imprenditoria e della finanza sanremese, a partire dalla meta dell’Ottocento, e condivide le vicende della città per tutto l’Otto-Novecento, grazie a diversi rappresentanti di questo importante nucleo famigliare tra i quali spiccano tre figure di rilievo: Antonio Rubino (1834-1906), imprenditore, banchiere e console di Russia; suo figlio Giovanni Battista Rubino (1856-1935), banchiere e amministratore socialista;

il figlio di quest’ultimo Antonio Rubino junior (1880-1964), celebre illustratore. 

Antonio Rubino senior (1834-1906) era figlio di Agostino, che combatte nelle fila dell’esercito napoleonico, e di Maria Marchesano.

Dopo gli studi a Nizza, allora  capoluogo di divisione dell’intero Ponente ligure  e ancora italiana, iniziò a lavorare in una tipografia a Marsiglia e nel 1853 sposò Anna Maria Ratto, figlia del proprietario di una ditta dolciaria premiata alle esposizioni internazionali.  All’epoca della ces­sione di Nizza alla Francia (1860) optò per rimanere italiano trasferendo a Sanremo l’attività che estese a diversi rami im­prenditoriali rivelandosi un imprenditore eclettico: alla profu­meria, impiantando una distilleria con annessa fabbrica, alla

 

 

 

 

 

 

 

 

 

produzione olearia, al campo del combustibile riutilizzando gli scarti della sansa e all’attività tipografica (pietre litografiche, cartiera).  E ancora realizzando una fabbrica di pipe d’erica e una di fiammiferi. Infine nel 1865 fondò la prima banca di Sanremo, con corrispondenze in Europa e in America.

Fu fornitore dell’ Imperatrice di Russia durante il suo soggior­no a Sanremo del 1874-1875 e amico del suo medico curante. Consigliere comunale impegnato nel miglioramento dell’ agricoltura (consorzi agrari) e dei servizi igienici, offrì un immobile di sua proprietà da adibire all’ospizio dei poveri.

Fu console di Russia e si batte per lo spostamento a monte della ferrovia appena inau­gurata. Fu insignito di numerose onorificenze (russe e italiane).

Giovanni Battista Rubino (1856-1935) nacque a Nizza nel 1856.

Sposò nel 1879 Maria Sarlandiere, figlia di una pittrice e nipote del medico personale di Napoleone Bonaparte, dalla quale ebbe tre figli: Livia, Antonio e Adele. Rimasto vedovo net 1879, si uni in seconde nozze con Maria Luisa Mosconi, con la quale ebbe altri sei figli: Edoardo, Maria,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Augusto, Giovan­na, Francesco e Luigi -.

Banchiere nella banca di famiglia fu filantropo e benefattore, e s’impegnò come amministratore co­munale nelle giunte socialiste di fine e inizio secolo. Esponente della loggia massonica Mazzini (1900), condivise la fede mas­sonica e l’impegno sociale.

Fu tra gli artefici della corsa ciclisti­ca Milano-Sanremo. Nel 1908 la Banca Rubino fallì a seguito della crisi economica e Giovanni Battista si trasferì in Messico, dove raggiunse Mario Calvino che da poco dirigeva un Istituto botanico statale e lavorò con lui per un po’ di tempo.

In seguito fece numerosi mestieri, dal cercatore d’oro all’insegnante in un collegio di Città del Messico, in piena rivoluzione  messicana. Mori a Sanremo, dove era da poco ritornato, nel 1935.

 

     Parte della sala affrescata da Antonio Rubino nell’ex Albergo Miramonti di Baiardo

 

 

Baiardo sotto la neve
Tumau di Wikipedia in italiano

 

 

Antonio Rubino junior pittore, illustratore, poeta, scrittore era nato a Sanremo il 15 maggio 1880 da Giovanni Battista e Maria Sarlandiere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La sua educazione fu influenzata dalla vita libera e semplice della campagna che durante l’ estate conduceva a Baiardo e ad Apricale, e dall’ insegnamento della nonna materna, abile acquerellista. Precoce negli studi, con una predilezione per la rima poetica e per il disegno, maturò una vocazione nel campo dell’espressione artistica, nonostante la laurea in giurisprudenza conseguita nel 1903.

Solo due anni dopo un’importante rivista dell’epoca to definì “artista fantastico.”  Fu scelto come redattore del nuovo settimanale per ragazzi “Corriere dei piccoli”  per il quale ideò la testata e numerosi personaggi oltre che le didascalie in rima in sostituzione dei tradizionali ballons americani.


Tomaso Monicelli e Antonio Rubino – Il piccolo viandante – La Lampada Mondadori 1913

 

Sin da adolescente si dedicò alla poesia e al disegno scrivendo all’età di diciassette anni un “Poema Baroko“, composto da di 1.300 terzine; riuscì a pubblicare qualche sonetto sulla rivista letteraria del Corriere della seraLa Lettura. Iniziò a dedicarsi al disegno nel 1902 caratterizzando il proprio lavoro in modo originale influenzato dal coevo stile liberty.

Cameretta disegnata da Antonio Rubino per Industria Veneziana di Mobili Laccati, 1924 circa (Genova, Wolfsoniana)
Sailko – Opera propria

A testimoniare le sue doti,  resta la sua vasta produzione poetica, letteraria  pittorica nel senso più esteso del termine, e persino quella di compositore musicale. Sono tante le opere realizzate dall’ Uomo che parlava a tutti i bambini; compreso quello che ognuno di noi continua a custodire gelosamente dentro di sé, anche quando si trova ad essere ormai “avanti negli anni”.

Durante la Prima guerra mondiale collabora assiduamente a “La Tradotta”, una rivista destinata ai soldati, per la quale ha tra l’altro dato vita al caporale C.Piglio, sempre pronto a elargire consigli non richiesti a chiunque gli capiti a tiro, e all’eroico Muscolo Mattia. Nel 1927 passa al “Balilla”, disegnando le favole di Esopo, due anni dopo fonda e dirige “Mondo Bambino” e nel 1931 inizia una lunga collaborazione con la Mondadori, assumendo la direzione di “Topolino” dal 1935 al 1940.

In seguito si dedica all’animazione, occupandosi tra l’altro de Il paese dei ranocchi e di Crescendo rossiniano, e alla pittura.

Nel 1955 riprende a collaborare al “Corriere dei Piccoli”, ma il suo affascinante e personalissimo stile liberty non incontra più il favore del pubblico.

Nel 1959 si ritira definitivamente. Antonio Rubino è morto a Baiardo (Imperia) il primo luglio 1964.

ultime notizie da :
http://www.fumetti.org/autori/rubino.htm

Sanremo, teatro ariston, pierrot di antonio rubino.

 

Antonio rubino per jsa, tenda in cotone stampato fiori vivi, busto arsizio 1954 

 

La città di Sanremo gli ha dedicato una sala espositiva al Museo civico  inaugurata il 17 febbraio 2014″ e il Lions Club locale per ben due anni organizzò un Premio letterario a lui dedicato.  Nell’ultima foto , Sergio Tofano e Renzo Laurano, membri della Giuria presieduta da Bonaventura Tecchi hanno appena premiato Gianni Rodari come vincitore del I° Premio Antonio Rubino. Durata appena due anni, la manifestazione fu interrotta, nonostante il successo perché  il Comune, o meglio chi lo reggeva allora, non ritenne utile erogare il finanziamento. Eravamo in pieno Boom economico ma….Sanremo è Sanremo anche in queste in queste occasioni negative…..        A.M.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ANTONIO RUBINO più notizie si trovano qui :

https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Rubino

 

 

 

Prometeo e la Chimera, 1943 – tempera su carte
Collezione Eredi Rubino, Sanremo

 

 

I Cinque Sensi : la vista – tempera su carta
Collezione Eredi Rubino, Cesena

 

queste due ultime immagini sono di :
http://www.fumetti.org/autori/rubino.htm

www.fumetti.org
anonima@fumetti.org

 

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1 risposta a per Donatella la bella e per Franco, suo fratello – ANTONIO RUBINO E LA SUA FAMIGLIA — da Moreschi photo e altri siti indicati sotto

  1. DONATELLA scrive:

    Grazie per tutte queste notizie su Antonio Rubino, molte delle quali mi erano sconosciute! Bellissime le illustrazioni e bellissima quella foto di Baiardo sotto la neve.

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