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Bruno Lauzi (Asmara, 8 agosto 1937 – Peschiera Borromeo, 24 ottobre 2006) è stato un cantautore, compositore e cabarettista italiano.
Tra i principali esponenti della scuola genovese, interpretò e scrisse molte canzoni di successo, soprattutto per interpreti femminili come Mia Martini e Ornella Vanoni, oltre a cimentarsi nella poesia e nella letteratura.
Nato nella colonia italiana d’Eritrea, ma cresciuto a Genova, è considerato, insieme a Fabrizio De André, Umberto Bindi, Luigi Tenco e Gino Paoli, tra i fondatori e maggiori esponenti della cosiddetta scuola genovese dei cantautori.[2] Lauzi ebbe a definire la Scuola Genovese una piccola rivoluzione culturale dove egli sarebbe stato designato a diventarne lo storico, «quello che l’avrebbe raccontata… Non chiedetemi perché, ma credo dipendesse dal fatto che la mia voce parve inadatta al canto, essendo simile piuttosto a quella del tipico vecchietto da film western». Sempre Lauzi ricorda che il tempo poi ha fatto giustizia di questo preconcetto, così come ha dimostrato che la «cosìddetta scuola non è mai esistita, per l’assenza contemporanea dei maestri e degli allievi: nessuno di noi ha mai incrociato, se non geograficamente, la vita dell’altro». Nel libro Il caso del pompelmo levigato e nella sua autobiografia, Lauzi narra che la madre, Laura Nahum, era di origine ebraica, anche se sposò Francesco Lauzi, un cattolico, convertendosi, e occultò poi le proprie origini per sfuggire alle successive leggi razziali fasciste, e di conseguenza, secondo la legge ebraica, lo era, non culturalmente ma etnicamente, anche lui. Dal padre, liberale e antifascista ligure, ereditò un sentimento di tolleranza e il desiderio di libertà.
L’inclinazione artistica di Lauzi si manifesta piuttosto precocemente. Sono gli anni cinquanta quando, insieme all’amico Luigi Tenco, compagno di banco al ginnasio con il quale condivide la passione per le pellicole musicali e per il jazz, forma un gruppo musicale e inizia a scrivere i primi brani.
continua, volendo :
https://it.wikipedia.org/wiki/Bruno_Lauzi
amore bello amore caro, 1971
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=XKg2RG6k3T4
nel 1970 Lauzi inizia la collaborazione con Mogol e Lucio Battisti, che lo portano alla loro casa discografica, la Numero Uno, e scrivono a loro volta per lui diversi motivi di successo: Mary oh Mary, E penso a te, Amore caro, amore bello, L’aquila e Un uomo che ti ama. Alla Numero Uno l’artista conosce un giovane cantautore napoletano, Edoardo Bennato, con cui scrive Lei non è qui… non è là.
e penso a te, 1970
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=AazRIfSyMCU
ritornerai, 1963
domani è un altro giorno –– Ornella Vanoni canta Lauzi
https://www.youtube.com/watch?v=gQajD6jDFw8
canzone d’amore
Bruno Lauzi è uno dei cantautori che più mi piacciono: le sue canzoni sono dolci e appassionate. Alcune, in dialetto genovese, sono curiose e divertenti: imitano la musica brasiliana con testi in genovese che ricordano un po’ la cadenza della lingua brasiliana.
Poeta sensibilissimo. ” I gatti di Liguria / sempre magri / regnano ai Cappuccini. / Al passar di chiunque / fanno un ballo, / un rituale di avvicinamento: / c’è chi si struscia a dirmi che è contento, / chi finge timidezza e si ritrae, / chi s’accoccola fiero controvento / e con lo sguardo giallo mi distrae…./ Non mi lasciano solo, / e mi dispiace: / al silenzio del sole e del momento / nuoce ogni movimento ! / Più in basso, / Sestri. / Mezzogiorno. / Tace ” ( da ‘ Esercizi di sguardo ‘ Edizioni Marittime . Milano 2003 )