REPUBBLICA.IT — 31 LUGLIO 2022 — / 1 AGOSTO
https://www.repubblica.it/esteri/2022/07/31/news/kosovo_serbia_tensione_confine_proteste_targhe-359961517/
SERBIA–
progetto Nuova Belgrado sull’acqua
CAPITALE BELGRADO
KOSOVO –
The National Library of Kosovo in Pristina. Photo by Ferdi Limani. Courtesy of Manifesta –foto Artribune
– CAPITALE PRISTINA
Repubblica del Kosovo :
Autoproclamò l’indipendenza dalla Serbia il 17 febbraio 2008; quest’ultima dichiarò immediatamente di non riconoscerne l’indipendenza, accolta invece da numerosi Stati, tra cui l’Italia. Al 2021 l’indipendenza è riconosciuta da 98 Stati membri dell’ONU su 193.
La capitale è Pristina; la maggioranza degli abitanti è di lingua albanese e si riconosce albanese. Pur non appartenendo all’Unione Europea utilizza di fatto l’Euro dal 2002.
Kosovo-Serbia, scontri al confine. Mosca: “Belgrado pronta alle armi”
di Natasha Caragnano
I serbi rifiutano di usare targhe kosovare. La Kfor, di cui fa parte l’Italia: “Monitoriamo”
Ieri, in tarda serata, sirene e campane di chiese e monasteri hanno suonato nella città di Kosovska Mitrovica, nel Kosovo settentrionale, una delle aree più calde del conflitto mai del tutto sopito tra kosovari e serbi. La situazione al confine con la Serbia rischia di esplodere. Belgrado ha rinforzato i dispositivi militari alle frontiere con quello che – insieme alla Russia – si ostina a non riconoscere come uno Stato indipendente.
La Forza militare internazionale (Kfor) di cui fa parte anche l’Italia ha invitato uomini a pattugliare le strade nell’area: “Monitoriamo la situazione”.
Al centro della rinnovata tensione c’è una questione solo apparentemente marginale: le targhe delle auto. Quattordici anni dopo la dichiarazione di indipendenza del Kosovo dalla Serbia, circa 50.000 serbi che vivono nel Nord utilizzano targhe e documenti rilasciati dalle autorità di Belgrado rifiutandosi di riconoscere le istituzioni di Pristina. Ma da oggi entreranno in vigore le nuove misure varate dalla capitale kosovara che che obbligano tutti, compresi i serbi del Kosovo, ad avere carte d’identità e targhe omologate.
LEGGI ANCHE :
Il presidente serbo Aleksandar Vucic, parlando alla nazione, ha affermato “I serbi del Kosovo non tollereranno altre persecuzioni. Cercheremo la pace, ma lasciatemi dire che non ci arrenderemo. La Serbia non è un Paese che si può sconfiggere facilmente come lo era ai tempi di Milosevic”. Vucic è poi andato nella sede dello Stato maggiore delle forze armate del suo Paese per seguire la situazione e ha detto di non escludere “un attacco kosovaro”.
“Pristina sa che i serbi non rimarranno indifferenti quando si tratta di un attacco diretto alle loro libertà, e si prepareranno a uno scenario militare”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova in una nota diffusa dall’agenzia di stampa russa Tass. Zakharova ha anche sottolineato che un tale sviluppo degli eventi è un’altra prova del fallimento della missione di mediazione dell’Ue.
Albin Kurti (Pristina, 24 marzo 1975) è un attivista e politico kosovaro, primo ministro del Kosovo dal 2021, carica che ha anche ricoperto precedentemente tra febbraio e giugno 2020. È leader del partito nazionalista di sinistra Vetëvendosje!
Il premier del Kosovo, Albin Kurti, ha accusato gruppi serbi “fuori legge” di aver aperto il fuoco contro la polizia kosovara al confine con la Serbia. Nel pomeriggio manifestanti si sono radunati nelle strade del Paese per protestare contro la nuova legge su targhe e carte d’identità e ci sarebbero stati spari contro gli agenti, ma senza feriti. La tensione tra i due Paesi è ora ai massimi livelli da anni. La fragile pace è monitorata da una missione della Nato con 3.770 soldati. Nel 2013 i due Paesi si sono impegnati in un dialogo sponsorizzato dall’Ue per cercare di risolvere le questioni in sospeso, ma sono stati fatti pochi progressi.
Ultima ora : Il Kosovo ha congelato l’obbligatorietà delle targhe del Kosovo per i Serbi che utilizzano ancora documenti rilasciati da Belgrado.