Ecco, ridente in cielo
Spunta la bella aurora,
E tu non sorgi ancora
E puoi dormir cosi’?
Sorgi, mia dolce speme,
Vieni, bell’idol mio;
Rendi men crudo, oh Dio,
Lo stral che mi feri’.
Oh sorte! gia’ veggo
Quel caro sembiante;
Quest’anima amante
Ottenne pieta’.
Oh istante d’amore!
Oh dolce contento!
Soave momento
Che eguale non ha!
da : https://testicanzoni.rockol.it/testi/gioachino-rossini-ecco-ridente-in-cielo-7677902
Ritratto di Gioachino Rossini dell’amico Francesco Hayez ( 1870 )
olio su tela
cm 109 x 87
Pinacoteca di Brera
Gioachino Rossini (Pesaro, Stato Pontificio, 29 febbraio 1792 – Passy, 13 novembre 1868), tra più celebri operisti della storia, la sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma è ricordato principalmente per opere famose e celebrate quali Il barbiere di Siviglia, L’italiana in Algeri, La gazza ladra, La Cenerentola, Il turco in Italia, Semiramide e Guglielmo Tell.
La sua famiglia era di semplici origini: il padre Giuseppe – detto Vivazza (1764[5]-1839) – fervente sostenitore della Rivoluzione francese, era originario di Lugo (Ravenna) e suonava la tromba per professione nella banda cittadina e nelle orchestre locali che appoggiavano le truppe francesi d’occupazione; la madre, Anna Guidarini (1771-1827), era nata a Urbino ed era una cantante di discreta bravura. In ragione delle idee politiche del padre, la famiglia Rossini era costretta a frequenti trasferimenti da una città all’altra tra Emilia e Romagna.
Così il giovane Rossini trascorse gli anni della giovinezza o presso la nonna o in viaggio fra Ravenna, Ferrara e Bologna dove il padre era riparato nel tentativo di sfuggire alla cattura dopo la restaurazione del governo pontificio.
Successivamente la famiglia si trasferì a Bologna, dove Rossini iniziò lo studio del canto (fu contralto e cantore all’Accademia filarmonica), del pianoforte e della spinetta presso il maestro Giuseppe Prinetti. Nel 1806, a quattordici anni, si iscrisse al Liceo musicale bolognese, studiando intensamente composizione e appassionandosi alle pagine di Haydn, Mozart (è in questo periodo che guadagnò l’appellativo di tedeschino), Palestrina e Cimarosa.
Trasferitosi a Napoli negli anni 1815-1822, si legò al soprano Isabella Colbran, primadonna dei teatri partenopei, maggiore di lui di otto anni, che sposò infine a Castenaso il 16 marzo 1822 e da cui si separò legalmente nel 1837. In realtà, i due coniugi vivevano separati già dal settembre 1830, dopodiché in novembre, Rossini partì definitivamente per Parigi, dove conobbe Olympe Pélissier che sposò nel 1846 (un anno dopo la morte della prima moglie.
La villa a Passy ( Parigi ) dove si ritirò il compositore e dove morì il 13 novembre 1868.
Disegno di Filippo Albertini (1837-1901)
Isabella Colbran
Studio di Horace Vernet per il Giuditta e Oloferne ( 1830 ): la modella è Olympe Pélissier
– Museum of Fine Arts Boston
Lo stile musicale di Rossini è caratterizzato innanzitutto dall’estrema brillantezza ritmica.
La casa natale del compositore a Pesaro, oggi Museo
Foto TripAdvisor
Mi piace tantissimo l’inizio ( Ecco ridente in cielo …). Sembra un inno alla vita.