GIORGIO BERETTA, Export di armamenti, un anno da record -LA VOCE DEL POPOLO.IT –14 lug 2022 08:16

 

LA VOCE DEL POPOLO.IT —14 lug 2022 08:16
https://www.lavocedelpopolo.it/opinioni/export-di-armamenti-un-anno-da-record

 

di GIORGIO BERETTA

 

Export di armamenti, un anno da record

 

C’è un record storico realizzato l’anno scorso dall’Italia di cui nessuno parla. Sono i quasi 4,8 miliardi di euro di esportazioni di armamenti. Nonostante la pandemia per Covid-19, le aziende militari hanno lavorato a pieno ritmo per realizzarlo: è la cifra più alta dal dopoguerra.

 

Ma i destinatari non sono rassicuranti. Il governo Draghi ha fornito armamenti a Qatar (959 miliardi di euro), Kuwait (875 miliardi), Egitto (773 miliardi) e Turkmenistan (378 mliardi): tutti regimi che non primeggiano per libertà democratiche e rispetto dei diritti umani. Scorrendo il lungo elenco della Relazione che il governo ha inviato alle Camere, dopo Regno Unito (233 milioni), Stati Uniti (223 milioni) e Francia (148 milioni) troviamo Arabia Saudita (135 milioni) e Emirati Arabi Uniti (122 milioni) di poco preceduti dalla Germania (128 milioni) e seguiti dal Pakistan (88 milioni).

Anche le nuove autorizzazioni per esportazioni militari – seppur soggette ad un calo fisiologico dopo le commesse a doppia cifra realizzate negli anni dei governi Renzi e Gentiloni – si attestano su valori simili alle esportazioni (4,6  miliardi di euro) e lo stesso le operazioni bancarie (5 miliardi).

 

C’è quindi un settore industriale che va a gonfie vele all’insaputa di gran parte degli italiani e i cui affari miliardari raramente – di fatto mai – costituiscono motivo di confronto tra blasonati esperti di geopolitica e analisti militari che imperversano nei talk-show. Un’industria, quella militare, di cui invece vengono soprattutto decantate le lodi poiché costituirebbe “un pilastro tecnologico, manifatturiero, occupazionale, economico e di crescita senza eguali per il Sistema Paese”, sostiene il “Libro Bianco” del Ministero della Difesa.

 

 

Di fatto, dati alla mano, l’industria militare italiana fattura all’incirca l’1 percento del Pil, occupa – anche considerando l’indotto – meno dell’1 percento della forza lavoro e, anche in un anno record come il 2021, ha realizzato esportazioni per meno dell’1 percento dell’export nazionale.

 

L’industria militare è un comparto che, però, può contare sull’ampio appoggio del mondo politico e, a differenza delle piccole e medie imprese che sono la vera eccellenza dell’Italia, gode del sostegno del cosiddetto “Sistema Paese”: Ministeri degli Esteri, della Difesa e delle Finanze con la Cassa depositi e prestiti, agenzia di credito Sace, agenzia Ice e numerosi gruppi bancari.

 

Esportare armamenti, del resto, è la cosa più facile del mondo. Autocrati e dittatori desiderosi di ammodernare i propri arsenali e ricevere armi in cambio di petrolio o gas si trovano sempre. Basta solo chiudere gli occhi e fingere di non vedere quello che fanno.

 

DATI PIU’ AMPI, A CHI INTERESSA –

DA :

Controllo export armi italiane

Armi italiane: nel 2021 record storico di esportazioni effettive per un controvalore di quasi 4,8 miliardi

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *