santu Antine 3D– 3.39 minuti
Il nuraghe Santu Antine, chiamato anche sa domo de su re ( in italiano “casa del re o reggia” ), fa parte del complesso monumentale di Santu Antine di Torralba, è uno dei nuraghi più maestosi e importanti dell’intera Sardegna. Il Nuraghe , caposaldo di tutto il sistema insediativo della Valle dei Nuraghi, rappresenta la sintesi e l’apogeo dell’architettura di età nuragica.
Opera propria
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VALLE DEI NURAGHI– VICINO A TORRALBA
TORRALBA
FOTO DAL FACEBOOK : COMUNE DI TORRALBA
mappa Google 2014 — Comune.info
Nuraghe Santu Antine — foto Michele Mossa
Il complesso nuragico SANTU ANTINE si trova nella regione storica del Meilogu, nel comune di Torralba, nella piana di Cabu Abbas dove sono presenti oltre 30 nuraghi, tra i quali spicca il nuraghe Oes.
FOTO DEL CORTILE QUI PARZIALE — E IMMOBILE
MEGLIO VEDERLO NEL LINK:
https://www.nuraghesantuantine.it/galleria360-1.html
COSI’ E’ PER L’INTERNO DELLA PRIMA SALA:
https://www.nuraghesantuantine.it/galleria360-2.html
Il nuraghe è la parte monumentale del villaggio nuragico, ai piedi del nuraghe si estende il villaggio nuragico, solo in parte messo in luce dagli scavi. Le capanne subirono modifiche strutturali in età romana già nel II secolo a.C e, dopo un breve periodo di abbandono (metà I sec. a.C.), sulle strutture meridionali del villaggio fu impiantata una villa rustica.
LA TORRE CENTRALE
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L’intero complesso rappresenta un importante esempio di architettura megalitica. Per quanto riguarda il nuraghe polilobato, per la costante regolarità delle misure e per le simmetrie si può ipotizzare l’esistenza di un progetto unitario definito in ogni sua parte.
La ricostruzione virtuale del Nuraghe Santu Antine restituisce un triangolo equilatero sul cui baricentro svetta la Torre centrale – o Mastio – la cui altezza originaria superava i 25 metri. Sugli angoli vi sono tre torri laterali che hanno una distanza reciproca pressoché identica, di circa 42 metri.
La muratura esterna segue un andamento curvilineo, con filari disposti in corsi orizzontali.
All’interno si sviluppano lunghi corridoi, scale semplici ed elicoidali per raggiungere gli ambienti superiori, silos per conservare le derrate e un sistema di pozzi. La costante regolarità di misure e simmetrie fanno ipotizzare l’esistenza di un progetto unico dove si coglie chiaramente la volontà di creare ampi spazi vuoti all’interno delle murature.
L’ingresso principale si affaccia sul cortile dove si innalza il Mastio, del quale si conservano integralmente solo la prima e la seconda camera;
sulla parete si aprono ben 7 accessi monumentali disposti simmetricamente, e dai quali si possono raggiungere i diversi ambienti anche al primo e al secondo piano.
Alle due estremità del cortile ci sono gli ingressi delle torri Ovest ed Est: in ciascuna di queste camere, un altro varco le collega, mediante monumentali corridoi, alla torre Nord.
Dal piano terra del Mastio si sale lungo la scala elicoidale e si raggiunge la camera del primo piano che, come quella sottostante, ha la copertura a tholos. Le linee geometriche dello schema planimetrico del piano inferiore, sono riproposte anche al piano superiore: solo la Torre Centrale aveva un ulteriore livello, oggi ridotto a pochi filari.
La scala, disposta in senso orario, conduce al secondo livello completando 360° di estensione. La scala raggiungeva anche un terzo livello non più esistente; l’altezza residua del mastio raggiunge 17,5 metri.
Il nuraghe dispone di due pozzi, uno nella pavimentazione di una cella, l’altro nel cortile.
Murature e interventi di epoca romana
– Opera propria
Il nuraghe è stato più volte studiato anche dal punto di vista archeoastronomico, e tali studi hanno mostrato come la sua struttura sia orientata seguendo i solstizi. Tali affermazioni sono state sostenute, tra gli altri, dall’archeologo Ercole Contu e dagli archeostronomi Mauro Peppino Zedda, Juan Antonio Belmonte e Michael Hoskin. In particolare Hoskin, storico della scienza e docente emerito al Churchill college di Cambridge, ha definito Santu Antine “il monumento in pietra a secco più sofisticato sulla superficie terrestre. “
Gli scavi effettuati nel 2007 hanno rilevato che la torre centrale è databile al 1800 a.C. mentre le altre parti sono state aggiunte successivamente, tra il 1600 e il 1450 a.C. Successivamente, intorno all’intero complesso è sorto il villaggio nuragico.
I reperti delle varie campagne di scavo sono esposti nel Museo della Valle dei Nuraghi nel Logudoro Meilogu, nel centro urbano di Torralba in via Carlo Felice, 143.
Info e visite:
(+39) 079 847481
(+39) 366 4353484
(+39) 347 9138479
https://www.nuraghesantuantine.it/
E-mail: nuraghes.antine@tiscali.it
da :
PARADISOLA.IT — LA GUIDA DELLA SARDEGNA
https://www.paradisola.it/natura/spiagge-sardegna/prov-og/1549-spiaggia-di-cea-tortoli
+ QUALCOSA DA WIKIPEDIA:
https://it.wikipedia.org/wiki/Nuraghe_Santu_Antine
LE IMMAGINI SU CUI E’ STAMPATO ” SANTU ANTINE ” SONO TUTTE DA QUESTO LINK:
https://www.nuraghesantuantine.it/photogallery.html
Comune di Torralba
Piazza Mons. Pola
07048 Torralba (SS)
DAL LORO FACEBOOK
ALBERTO ANGELA
Cooperativa La Pintadera Complesso Archeologico Santu Antine
Cooperativa La Pintadera Complesso Archeologico Santu Antine
Queste costruzioni sono davvero affascinanti e mi fanno pensare fantasiosamente ad uomini giganteschi, capaci di sollevare senza sforzo pietre pesantissime..