E voi così innocenti
colpevoli d’esser nati
in giro per le strade gli sguardi vuoti
e i gesti un po’ sguaiati
Si vede da lontano
che siete privi di ideali
con quello spreco di energia
dei giovani normali
E voi che pretendete
che tutto vi sia dovuto
con la scusa infantile
che nessuno vi ha mai capito
Siete così velleitari
come artisti improvvisati
con quella finta libertà
dei giovani viziati
E’ un gran vuoto
che vi circonda e che vi blocca
come se fosse un grido
in cerca di una bocca
Come se fosse un grido in cerca di una bocca
E voi che rincorrete
decisi e intraprendenti
l’idea di una carriera tipo imprenditori
sempre più rampanti
Disponibili a tutto
all’occorrenza anche disonesti
con tutta la meschinità
dei giovani arrivisti.
E voi così randagi
sempre sull’orlo del suicidio
covate ben racchiusa dentro il vostro petto
un’implosione d’odio
L’eroico vittimismo
da barboni finti e un po’ frustrati
e col cervello in avaria
dei giovani scoppiati.
E’ una rabbia
che vi stravolge e che vi blocca
come se fosse un grido
in cerca di una bocca
Come se fosse un grido in cerca di una bocca.
E voi così innocenti
tutti in balia tra il male e il bene
col rischio di affondare
nella totale degradazione
Aggrappatevi al sogno
di una razza che potrebbe opporsi
per costruire una realtà
di giovani diversi.
C’è nell’aria
un’energia che non si sblocca
come se fosse un grido
in cerca di una bocca
Come se fosse un grido
in cerca di una bocca.
Come se fosse un grido in cerca di una bocca.
Cruda e impietosa questa canzone di Gaber.