Una parola al giorno, 24 maggio 2022 :: DOGMA

 

 

Una parola al giorno

24 maggio 2022

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Dogma

dòg-ma

SIGNIFICATO Nel cattolicesimo, verità rivelata che è articolo di fede assoluto per la comunità credente, dichiarato solennemente; principio considerato verità indiscutibile

ETIMOLOGIA voce dotta recuperata dal latino dogma, prestito dal greco dógma ‘decreto, dottrina’, ma in origine ‘parere’, da dokêin ‘sembrare’.

  • «Durante il film è vietato parlare. È un dogma.»

Sentiamo. Le consonanti di questa parola si impongono sul flusso dell’aria che esce dalla bocca, lo bloccano (d-g) e deviano (m) facendolo vibrare. Il risultato è un suono , scuro, spezzato — incisivo nella sua brevità, che dà subito l’aura giusta a un concetto tanto .

Il significato è di una semplicità disarmante, per certi versi preoccupante: il dogma è letteralmente una verità che non può essere discussa. È così e basta.
Da un lato quindi ha il  di  di concetti altissimi, rivelazioni sovrannaturali, pietra angolare che regge l’arco della fede di una lettura religiosa del mondo; dall’altro si mostra come  pretenzioso, da sfidare e trascinare nel dubbio con  della sua indubitabilità. Storicamente, il dogma è stato vissuto in entrambi i modi. Potremmo dire che si tratta di un , che però non vive nell’ambito della logica, quanto in quello della religione, e per estensione delle scienze sociali in genere.

Infatti sì, possiamo parlare innanzitutto dei dogmi in quanto articoli di : pensiamo a quelli cattolici della Trinità, o dell’immacolata concezione di Maria — in effetti è proprio questo l’ambito in cui il dogma ha sviluppato il suo . Ma possiamo anche parlare di una una scienza giuridica che lavora sulle norme vigenti come dogmi, senza investirle di alcun giudizio di valore e senza  una loro integrazione con contributi esterni al diritto stesso; del dogma di un partito politico, che  in ogni programma elettorale come fulcro indiscutibile, necessario, identitario; di dogmi sociali e culturali — che magari investono la libertà dell’individuo; del dogma di una cucina tradizionale («Non si spezzano gli spaghetti» «Ma ho un pentolino piccolo e…» «Non si spezzano! Piuttosto li mangi crudi.») E possiamo parlare di argomentazioni dogmatiche, di persone dogmatiche che vivono di dogmi,  o recepiti, così come di gente che rigetta, o crede di rigettare, qualunque dogma.

Ecco quello che fa la parola ‘dogma’:

ci mette subito e schiettamente davanti ad ambivalenze : ci sono dogmi che ci piacciono (magari i nostri, o quelli che non riconosciamo come tali) e dogmi che aborriamo come stolte barbarie (gli altrui). Vivere il dogma significa accettare dei nodi di incompatibilità fra i diversi punti d’appoggio sul mondo, delle rigidità non negoziabili che ambiscono all’assoluto, ciascuna nel suo relativo volatile. Ed è questo che questa antica parola ci rappresenta.

In modo curioso ma , il suo primo significato greco non raccontava un perno di verità . Era un ‘parere’. Il verbo da cui nasce, dokêin, significa ‘sembrare’. Certo, diventa poi il parere definitivo, il decreto, e col cristianesimo l’articolo di , ma l’etimologia ci fa  indiscretamente che cosa c’è in fondo ai  del dogma.

 

 

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