AYSAR ALSAIFI — foto dal profilo del suo Facebook
IL POPOLO PALESTINESE ESISTE IN PALESTINA DA 4500 ANNI
foto dal suo Facebook – sotto un’opera di Aysar Alsaifi, Foglie di gelso. Prospero Editore, 2020
الشعب الفلسطيني موجود منذ 4500 سنة
العثور على تمثال لـ”عناة” الكنعانية في خان يونس
Trovata Una Statua Della Dea Cananea ANAH
“Un contadino nella città di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza, ha trovato ieri una statua cananea appartenente alla dea cananea Anah, la dea dell’amore, della bellezza e della guerra, secondo la mitologia e la credenza cananea, mentre stava coltivando la sua terra.
La statua, che ha più di 4500 anni, è alta 22 cm, realizzata in pietra calcarea, con testa integrata senza corpo, e attaccata alla testa la corona del serpente, che veniva usata dagli dei come simbolo di forza e invincibilità.
Il Ministero del Turismo e delle Antichità nella Striscia di Gaza ha annunciato una scoperta archeologica unica, in cui è stata trovata una statua cananea di oltre 4.500 anni, risalente al periodo cananeo “2500 a C”.
Il Direttore Generale delle Antichità e dei Beni Culturali a Gaza, Jamal Abu Rida, ha dichiarato: La statua cananea appartiene alla dea cananea Anah, che è la dea dell’amore, della bellezza e della guerra, ed è chiamata la vittoriosa e felice.
Mentre il ricercatore e storico Walid Al-Akkad, proprietario del Museo Al-Akkad a Khan Yunis, ha detto: La statua ha scolpito un serpente sopra la sua testa, che indica forza e amore, ed è la prova della forza della civiltà cananea in quell’epoca .
Al-Akkad ha aggiunto ad Al-Ayyam: L’area in cui è stata trovata la statua è considerata un alto tumulo, abitato da molte civiltà. Al-Akkad aveva precedentemente trovato nella stessa area una bara di piombo morbido, del peso di 105 chilogrammi, contenente monete risalenti al periodo bizantino, è tuttora conservata nel suo museo, oltre a tombe cananee e bizantine, e pavimenti a mosaico, rinvenuti nella stessa area.
Tibet Sheikh Hamouda, noto come Tib 86, è uno dei siti archeologici situati a due chilometri dalla città di Qarara nel governatorato di Khan Yunis. Era l’antica via commerciale terrestre per le successive civiltà in Palestina.”
( Traduzione Automatica da Al Ayyam 29.4.2022) Sami Al Qaryouti
Foglie di gelso. Racconti palestinesi
Prospero Editore, 2020
Una raccolta di racconti sull’esperienza della prigionia dei palestinesi nelle carceri israeliane. Un’opera che non mostra un’impronta unicamente politica, ma si concentra ampiamente sull’esperienza umana e i sentimenti che ne vengono suscitati. Si tratta di storie vere, tramandate all’interno del campo profughi di Dheìsheh a Betlemme, uno dei più grandi della Palestina/Cisgiordania, di cui è originario l’autore. Una testimonianza che espone l’eterogeneità delle esperienze dei prigionieri, le diverse opinioni riguardo l’occupazione israeliana e il rapporto con il nemico-vicino e con la propria terra. Un libro che dà voce ai senza voce. Prefazione di Luisa Morgantini. Postfazione di Chef Rubio.
REPUBBLICA DEL 28 APRILE 2022
Gaza, trovata una statua di divinità: risale a 4500 anni fa
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