LUCIO DALLA — TU NON MI BASTI MAI — canzone di Lucio Dalla e Tullio Ferro + testo + Tullio Ferro

 

Testo
Vorrei essere il vestito che porterai
Il rossetto che userai
Vorrei sognarti come non ti ho sognato mai
Ti incontro per strada e divento triste
Perché poi penso che te ne andrai
Vorrei essere l’acqua della doccia che fai
Le lenzuola del letto dove dormirai
L’hamburger di sabato sera che mangerai, che mangerai
Vorrei essere il motore della tua macchina
Così di colpo mi accenderai
Tu, tu non mi basti mai
Davvero non mi basti mai
Tu, tu dolce terra mia
Dove non sono stato mai
Debbo parlarti come non faccio mai
Voglio sognarti come non ti sogno mai
Essere l’anello che porterai
La spiaggia dove camminerai
Lo specchio che ti guarda se lo guarderai, lo guarderai
Vorrei essere l’uccello che accarezzerai
Io dalle tue mani non volerei mai
Vorrei esser la tomba quando morirai
E dove abiterai
Il cielo sotto il quale dormirai
Così non ci lasceremo mai
Neanche se muoio e lo sai
Tu, tu non mi basti mai
Davvero non mi basti mai
Io, io, io ci provo sai
Non mi dimenticare mai

Tullio Ferro (Venezia2 ottobre 1957) è un compositore e chitarrista italiano, di musica pop.

Tullio Ferro è sicuramente uno tra gli autori che hanno contribuito al rinnovamento della musica italiana degli ultimi vent’anni, scrivendo brani che fanno ormai parte della nostra cultura musicale. Nato nel ’57 a Venezia, si trasferisce prestissimo a Bologna dove inizia a fare le prime esperienze in vari gruppi fino al ‘74, quando decide di lasciare l’Italia per l’Inghilterra. Vive per sette anni suonando tra Londra e Amsterdam e avvicinandosi al rock e al reggae, che si mescolano alla sua già profonda conoscenza della musica classica. Tornato in Italia, dall’incontro con Vasco Rossi arriva la svolta nella sua carriera. Scrive infatti nell’82 le musiche di “Una splendida giornata” e “La noia” e l’anno successivo di “Vita spericolata”, proponendosi come uno degli autori più innovativi del momento. La loro unione artistica porta ad altre importanti canzoni come “Brava Giulia”, “Liberi liberi”, “Vivere”, “Ormai è tardi”, “Stupendo”, “Gli angeli”. Artisticamente è molto significativa anche la collaborazione con Lucio Dalla per il quale scrive “Washington” (’84) e le più recenti “Tu non mi basti mai” (’97) e “Ciao”(’99). A partire dal 1989, parallelamente ai successi discografici, inizia a lavorare con Ettore Rugghia e Marco Di Rocco alla ricerca di altri linguaggi musicali e modi diversi di conciliare testi e musiche nell’ambito della tradizione melodica italiana. La passione, la curiosità e il lavoro di dieci anni, nel ’99 incontrano l’entusiasmo dell’etichetta indipendente Notabene, che produce il disco “Il giorno di un giorno” .

La voce di Tullio Ferro regala la giusta interpretazione ad un progetto dalle atmosfere intime e suggestive e dai testi mai banali, svelandoci un artista maturo che negli anni ha vissuto il mondo della musica in maniera defilata, tutelando costantemente la propria indipendenza.

 

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