LA NAZIONE, 1 MAGGIO 2022 –12.30 ca
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Primo Maggio, i sindacati ad Assisi per la pace e il lavoro.
In piazza i tre segretari generali, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombarbieri
Assisi, 1 maggio 2022 – Al via la manifestazione nazionale per il Primo maggio di Cgil, Cisl e Uil, che quest’anno si svolge ad Assisi, in piazza San Francesco. Ad accompagnare la giornata è lo slogan «Al lavoro per la pace».
In piazza i tre segretari generali, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombarbieri, che verso mezzogiorno prenderanno la parola dal palco, dopo le testimonianze di sei delegati sindacali di diverse categorie ed il saluto del Custode del Sacro convento di Assisi, fra Marco Moroni. Nel pomeriggio il tradizionale concertone, promosso dai sindacati, che torna in piazza San Giovanni a Roma.
Al centro della manifestazione i temi della pace, del lavoro e della crescita del Paese, dei salari e delle pensioni, della lotta alla precarietà e della sicurezza. La Festa dei lavoratori quest’anno sarà per i sindacati anche l’occasione per chiedere di fermare la guerra, con un appello alla comunità internazionale e all’Onu per favorire il negoziato tra la Russia e l’Ucraina e per il cessate il fuoco.
L’intervento di Landini
«Il messaggio di questo Primo maggio è innanzitutto che bisogna fermare questa guerra assurda voluta da Putin e impedire che diventi una guerra mondiale». Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in piazza ad Assisi. Sul piano dell’occupazione, «bisogna affermare la centralità del lavoro e dei diritti e una politica che superi la precarietà», sottolinea Landini. «Finora non c’è stato un grande dialogo con il governo, c’è stato un incontro all’inizio di aprile e risposte finora non ne abbiamo avute». Ha continuato Landini. In questa fase «c’è bisogno di provvedimenti straordinari per sostenere i redditi dei lavoratori e dei pensionati, con la riduzione del cuneo fiscale, per aumentare il bonus bollette, il fondo affitti: misure immediate e poi strutturalmente intervenire con una riforma fiscale», ribadisce Landini.
“E’ sotto gli occhi di tutti che la gente normale non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese e quindi e’ necessario mettere dei soldi nelle buste paga e nelle pensioni, per reggere l’urto di questo assurdo aumento dei prezzi. E quindi noi stiamo chiedendo degli interventi anche straordinari.
foto Ansa
Vuol dire la decontribuzione, aumentare il netto in busta paga, allargare il bonus energia, fare la moratoria dei mutui, aumentare il fondo degli affitti. Credo che siano misure immediate che vadano fatte. E poi strutturalmente bisogna fare quella riforma fiscale che affronti il tema.
Non e’ possibile che in Italia si paghi meno tasse sulle rendite finanziarie che non il reddito da lavoro”, ha sottolineato il segretario generale della Cgil. Le morti sul lavoro “sono l’altro grande problema che abbiamo”. E se andiamo a vedere le ragioni “sono legate al fatto che c’e’ un livello di precarieta’ che non ha precedenti” ha aggiunto sottolineando che c’e’ bisogno di intervenire “sulla logica dell’appalto, del subappalto massimo ribasso che molto spesso avvengono nel pubblico. Rimettere al centro la qualità del lavoro vuol dire non solo lamentarsi per le morti sul lavoro ma anche azioni concrete. Chiediamo di cancellare forme di precarieta’ assurde e la logica del massimo ribasso”.
“Tutelare i salari vuol dire ridurre il cuneo fiscale ma anche rinnovare contratti, alcuni scaduti da anni come quello delle guardie giurate che domani sciopereranno e non mi pare un settore in crisi – ha concluso – c’e’ bisogno di un intervento legislativo per cancellare contratti pirata e per dare validita’ ai contratti nazionali”.
L’intervento di Luigi Sbarra
“Sono oltre 1.300 le vittime ogni anno nelle nostre fabbriche, nei campi, sui cantieri. Non abbiamo piu’ sangue da dare”: con queste parole il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha invocato un intervento del governo contro gli incidenti sul lavoro dalla manifestazione per il Primo maggio ad Assisi. “Bisogna fermare la lunga scia di sangue”, ha aggiunto, “chiediamo al Governo di mettere in cima alle priorita’ un grande piano che azzeri questa conta vergognosa” e di sostenere “la centralita’ del lavoro, un lavoro dignitoso, di qualita’, contrattualizzato e sicuro”.
“E’ il momento di un grande patto concertato, che rilanci la coesione, redistribuisca le risorse, promuova la partecipazione dei lavoratori alle decisioni d’impresa verso un nuovo modello che rafforzi crescita e solidarieta’, democrazia e la liberta’”, ha concluso il segretario della Cisl.
L’intervento di Bombardieri
“Oggi purtroppo continua ad esserci il dramma dei morti sul lavoro. Serve più formazione, prevenzione e un intervento a partire dalle scuole. Bisogna che iI governo abbia il coraggio di dire che le aziende che violano le norme sulla sicurezza non possono partecipare ai bandi pubblici e che le associazioni datoriali siano in grado di affermare che le aziende associate che violano le norme vanno fuori». Questa la proposta del segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, alla manifestazione dei sindacati per il Primo maggio ad Assisi. «È necessario istituire una procura unica per i temi della sicurezza», aggiunge Bombardieri. «Abbiamo incontrato il presidente Draghi che si era detto disponibile ad un confronto strutturato, domani però se il Cdm approva il provvedimento da 6 miliardi per famiglie, lavoratori e imprese e il governo non si confronta con le parti sociali allora probabilmente deve andare a fare un po’ di ripetizioni sul metodo del dialogo sociale». Ha continuato Bombardieri. «Quello – ha affermato – non è un confronto ma un’informativa, oserei dire che è una presa in giro».
foto Ansa
Mi sembra che i sindacati confederali abbiano parlato in modo concreto. speriamo.