16 maggio 2022
ODESSA (Ucraina). Soldati ucraini trovano vasi antichissimi, scavando una trincea.
I soldati della 126esima brigata delle forze di difesa di Odessa si sono imbattuti in antiche anfore durante i lavori di scavo delle trincee. Lo annuncia la pagina Facebook della squadra. I reperti, che risalgono al IV-V secolo a.C., sono stati consegnati al Museo Archeologico di Odessa.
La regione di Odessa, già abitata in antichità dagli Sciti, divenne luogo di fondazione di due colonie greche, Tyras e Olbia Pontica. Il nome della città deriva da Odessos, un’altra colonia greca che, in passato, si riteneva fiorita sullo stesso territorio, ma la cui ubicazione, invece, era nell’attuale Bulgaria, presso l’odierna città di Varna.
Fonte: www.stilearte.it, 12 mag 2022
ANDIAMO A VEDERE L’ANTICA COLONIA GRECA “ODESSOS ” CHE ATTUALMENTE E’ LA CITTA’ DI VARNA IN BULGARIA
La città di Varna sul mar Nero
on the basis of File:Bu-map-IT.JPG
wikipedia
immagini da:
https://www.google.com/
Varna è una città di 350.000 abitanti nel 2011, la terza città della Bulgaria dopo Sofia e Plovdiv. Si trova sul Mar Nero vicino al lago di Varna.
Nel 580 a.C. circa, Varna venne fondata dagli antichi greci e strutturata come una colonia commerciale (apoikia), con il nome di Odessos. Dal punto di vista storico la città è conosciuta per le necropoli del Calcolitico, presso le quali gli archeologi hanno scoperto il più antico tesoro in oro del mondo, l’Oro di Varna. Della città romana sono ben conservate le terme (II secolo d.C.), che rappresentano il maggior sito archeologico romano della Bulgaria. Durante il Medioevo, i bulgari e i bizantini si alternarono più volte nel controllo della città, finché essa venne conquistata dagli ottomani nel 1393.
Nel 1829 la città venne assediata e conquistata dall’esercito imperiale russo durante il prolungato assedio di Varna.
Necropoli di Varna
Una sepoltura, con alcuni dei gioielli in oro più antichi del mondo-V millennio a.C.
I, Yelkrokoyade
La necropoli di Varna (in bulgaro Варненски некропол) è un sito archeologico localizzato nella zona industriale occidentale della città di Varna, in Bulgaria. Si trova a circa mezzo chilometro dal lago di Varna e a 4 km dal centro della città.
È considerato uno dei principali siti archeologici mondiali legati alla preistoria.
Il sito è stato scoperto per caso nell’ottobre del 1972 dall’operaio Raycho Marinov. Gli scavi proseguirono sotto la direzione di Mihail Lazarov (1972-1976) e di Ivan Ivanov (1972-1991). Circa il 30% dell’area stimata della necropoli non è ancora stata scavata.
Sono state scoperte 294 tombe, molte delle quali contengono sofisticati esempi di gioielli in oro e rame, di vasellame (circa 600 pezzi, inclusi alcuni con pittura in oro), lame in pietra e in ossidiana, conchiglie e perline.
Le tombe sono state datate tra il 4600 ed il 4200 a.C.(datazione al radiocarbonio, 2004) ed appartengono alla cultura eneolitica di Varna, che è una variante locale della cultura di Gumelniţa-Karanovo.
continua :
https://it.wikipedia.org/wiki/Necropoli_di_Varna
segue da :
Le foto di Ivo Hadjimishev
due foto sopra : Alla ceramica neolitica appartengono molti oggetti rituali con una grande varietà di forme, oltre che di decorazioni.
Idoli di argilla svelano il mondo degli dei degli europei più antichi, dove predomina l’onnipotente Dea.
Per la prima volta nella storia del mondo tanto oro è stato scoperto nella necropoli calcolitica di Varna (fine del V millennio aC). Gli oggetti in metallo prezioso segnano lo stato sacrale del primo sovrano. Tomba n. 43.
Tomba “simbolica” n. 36 Dalla necropoli calcolitica di Varna. In essa sono sepolti solo simboli di potere in sostituzione del corpo reale. Investito di nuove insegne, il sovrano “rinascerà” di nuovo per la regalità.
Tomba “simbolica” n. 2 dalla necropoli calcolitica di Varna.
In questa, come in altre tombe, un manufatto rappresenta il defunto
Vaso piatto dorato proveniente dalla necropoli calcolitica di Varna. Questo è il primo esempio conosciuto di tecnologia di “doratura”. Questo è il modo per contrassegnare l’oggetto come particolarmente sacro.
Il tesoro d’oro di Vulchitrun (tarda età del bronzo, 15-13° secolo aC) è una prima testimonianza di una pratica rituale ampiamente diffusa per seppellire oggetti preziosi. Il significato di tali depositi è di segnare il confine dello spazio o del tempo.
Il tesoro di Kazichene (La prima età del ferro, VII secolo aC)- I tre vasi segnano l’ideologia tripartita della società tracia: quello d’oro – funzione sacerdotale-reale, quello di bronzo – di guerriero, l’argilla – produttivo.
L’urna di Nova Zagora mostra gli sforzi per imitare in ceramica la forma, la decorazione e lo scintillio dei vasi metallici contemporanei.
Santuario rupestre della Riserva “Ropotamo” (Età del Ferro Antica). Le rocce sono state particolarmente venerate dai Traci come luogo di incontro con il divino.
Dolmen di Hlyabovo (prima età del ferro). Queste monumentali strutture megalitiche sono state costruite come tombe per i governanti locali. Le leggende del folklore riconoscono in esse tombe di eroi epici.
Necropoli di Apollonia. La colonizzazione greca della costa del Mar Nero introdusse la cultura greca ai barbari, le necropoli delle colonie ci forniscono abbondanti informazioni sull’arte greca antica.
Pregevoli capolavori della pittura vascolare greca sono stati ritrovati nelle necropoli o nelle colonie, nonché nelle tombe dei sovrani traci, che molto apprezzavano quest’arte.
seguono molte immagini:
Che bello se, presi da improvvisa e provvida pazzia, tutti i soldati dei vari fronti si mettessero a scavare per trovare gli antichi tesori.