LECI BRANDAO, MST ( MOVIMENTO SEM TERRAS )–PER SILLABARE LA LIBERTA’
al fondo un’altra musica–
Il movimento brasiliano Sem terra. Una lunga lotta contadina contro il latifondo e le multinazionali
Carocci, 2022
Il Movimento dos trabalhadores rurais sem terra (MST) è uno dei movimenti sociali più importanti dell’America Latina. È presente in tutto il Brasile e si batte per la riforma agraria e per un’agricoltura sostenibile. Promuove l’occupazione delle terre incolte in uno dei pochi paesi al mondo dove non è mai stata attuata una riforma agraria. Organizza più di 600.000 famiglie di piccoli contadini nelle sue comunità rurali ed esercita una profonda influenza sulla vita politica e culturale brasiliana. Ma ha anche riacceso un antico conflitto attorno alla proprietà della terra provocando una serie di violenti scontri tra contadini, forze di polizia e milizie private dei grandi proprietari terrieri. È stato uno dei soggetti fondatori della Via Campesina, che coordina centinaia di organizzazioni di lavoratori rurali in tutto il mondo, e che su scala globale promuove la mobilitazione contro le politiche dell’Organizzazione mondiale del commercio. Il volume racconta la storia e la vita interna del MST: una testimonianza di quella vigorosa rinascita dei movimenti contadini che si sta registrando da alcuni decenni e che rappresenta una delle forme più estese e mature d’opposizione al sistema neoliberista.
Aldo Marchetti è nato nel 1946 e si è laureato in filosofia all’Università degli studi di Milano.
Negli anni 1972-73 ha seguito il corso biennale di specializzazione presso la Scuola di formazione in sociologia (Cospos) di Milano, diretta dal professor Alessandro Pizzorno, con relativa borsa di studio messa a disposizione dal Consiglio nazionale delle ricerche.
Tra le sue tante pubblicazioni, quelle più significative riguardano temi di antropologia (Un teatro troppo serio. Appunti di analisi del corteo operaio e dello slogan politico di strada, «Classe», n. 21, 1978), di storia (Alla ricerca della rivoluzione introvabile. Prolegomeni a futuri studi sulle rivolte studentesche del 1968, «Classe. Il sociale e l’immaginario», n. 2-3, 1988), di sociologia (Tra due rive. La nuova immigrazione a Milano, con Giuseppe Barile e Alessandro Dal Lago, FrancoAngeli Edizioni, Milano, 1994; Omaggio alla donna khmer. La condizione femminile in Cambogia dal periodo di Pol Pot agli anni della democrazia, «Quaderni asiatici», n. 69, 2005).
https://agenciabrasil.ebc.com.br/
IL MANIFESTO DEL 26 APRILE 2022
https://ilmanifesto.it/epiche-marce-e-occupazioni-contadine
Epiche marce e occupazioni contadine
SCAFFALE. «Il movimento brasiliano Sem terra. Una lunga lotta contadina contro il latifondo e le multinazionali» del sociologo Aldo Marchetti, pubblicato da Carocci
Claudia Fanti
È una lotta che si è riproposta in tutte le fasi della storia del Brasile, dall’antico sistema coloniale a un’indipendenza solo formale fino all’attuale capitalismo dipendente: quella tra i grandi produttori agricoli (oggi rafforzati dall’alleanza con l’agrobusiness e il potere finanziario) e il movimento dei contadini.
https://www.todamateria.com.br/movimento-dos-trabalhadores-sem-terra-mst/
Ed è a uno dei protagonisti indiscussi di questa lotta che è dedicato il libro del sociologo Aldo Marchetti: Il movimento brasiliano Sem terra. Una lunga lotta contadina contro il latifondo e le multinazionali (Carocci, pp. 286, euro 28), frutto di un lavoro di ricerca svolto in tredici dei suoi accampamenti e insediamenti e in quattro stati del Sud e del Nordest.
È UNA FAMA, quella del Movimento dei senza terra (Mst) – la più rappresentativa e autorevole forza popolare del Brasile se non dell’intera America latina – costruita sulla base di epiche occupazioni di terra e di marce di centinaia di chilometri, di un’ostinata resistenza a persecuzioni, stragi e campagne di discredito, di una lotta indomita capace di porsi, insieme all’obiettivo centrale della riforma agraria, i più ampi orizzonti politici:
«costruire una società senza sfruttatori e sfruttati; garantire che la terra sia un bene di tutti e resti al servizio della società; assicurare a tutti il lavoro assieme a una giusta retribuzione», ma anche «combattere tutte le forme di discriminazione e favorire la partecipazione egualitaria alla vita sociale di donne, uomini, giovani, anziani e bambini».
Ma il successo del movimento, che, nato nel 1984 — DURANTE LA DITTATURA MILITARE –, organizza oggi più di 600mila famiglie di piccoli contadini, si spiega anche con altri tratti di grande originalità: «la flessibilità e il decentramento» – il potere decisionale è «diffuso, sia ai livelli più alti che in quelli intermedi» -; la capacità di inclusione – le porte sono aperte a tutti i lavoratori senza distinzione di etnia, credo religioso, fede politica, differenza di età o identità di genere -; un programma mirato non solo al miglioramento delle condizioni di lavoro dei contadini ma anche alla loro elevazione morale e culturale.
E, ancora, una pedagogia in cui trovano spazio tanto la teologia della liberazione quanto il socialismo e la cultura popolare; l’importanza attribuita al colore dei sogni (che è, anche, colore di bandiere, ritmo di canti, forza di gesti, quell’insieme di manifestazioni e rituali definito con il termine «mistica»). Senza dimenticare la partecipazione determinante delle donnealle lotte e all’organizzazione del lavoro e della produzione, a cui Marchetti dedica non a caso un ampio spazio, come pure l’opzione per l’agroecologia, legata alla lotta per conservare i saperi tradizionali e a una cultura ecologista «in gran parte veicolata proprio dalle donne».
FOTO DEL 2014 — SESTO CONGRESSO SEM TERRAS A BRASILIA
FOTO- https://www.pressenza.com/pt-pt/2014/02/sem-terras-encerram-sexto-congresso-nacional-brasil/
È QUESTO MOVIMENTO, di cui il volume ricostruisce la storia e la vita interna (in particolare attraverso tre casi di studio), ad aver assunto il ruolo di guida «di un ciclo ininterrotto di mobilitazioni e di lotte la cui asprezza non è mai venuta meno».
Una «guerra interna lunga come la sua storia» – prima contro i popoli indigeni, poi contro gli schiavi africani in fuga dalle piantagioni, in seguito contro il banditismo sociale e, infine, contro i movimenti contadini -, scatenata da quel blocco dominante della borghesia agraria che, «nonostante tutti i cambiamenti», non ha mai «perso in modo rilevante quel peso che ha sempre avuto sulla bilancia dei poteri».
MANIFESTAZIONI VIOLENTE DURANTE IL GOVERNO DEL PT DI DILMA
NEL 2015–
Dilma Rousseff è presidente dal 2011 al 2016
DA–
Neanche sotto i governi di Lula e di Dilma Rousseff, segnati da un «neoliberismo dal volto umano» centrato molto più sull’agrobusiness che sull’agricoltura familiare.
MST – Floriô – Chico César
https://www.youtube.com/watch?v=wBbYYY3KDyU&list=PLt-DFosnVS70sl0K8Av2Kg8-ynNYw4IbH&index=4
Conquistas- Conquiste del Movimento
- 8 mil latifúndios ocupados (2014)–occupati 8 mila latifondi
- 350 mil famílias assentadas (2014)– sistemate 350 mila famiglie
- Criação de escolas de ensino fundamental e médio dentro de assentamentos–create scuola elementari e medie in questi territori
- Feiras de alimentos em pequenas cidades com produtos oriundos de assentamentos–fiere di prodotti agricoli in piccole città per i prodotti che vengono da questi campi.
INCRA
O INCRA, Instituto Nacional de Colonização e Reforma Agrária, é uma autarquia federal da Administração Pública brasileira criado pelo Decreto nº 1.110 (
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Sua principal missão é lutar pela implementação da reforma agrária no Brasil. ( FARE LA RIFORMA AGRARIA )
NOTIZIE DA.
https://www.todamateria.com.br/movimento-dos-trabalhadores-sem-terra-mst/
I
Ricordo, negli anni ’60-’70, le parole di una canzone ( credo facente parte di uno spettacolo fatto dagli studenti dell’Università di San Paolo) che diceva, più o meno: “Una fossa ben misurata, dato che la tua carne è poca. E’ la terra che chiedevi, ben divisa”.
Grazie a Chiara, che mi aveva fatto conoscere questa bellissima e tragica canzone e non solo.