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1991, Addio ai compagni di partito -Pinterest
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una sua foto famosa, 1939-Pinterest
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ANTANAS SUTKUS
Antanas Sutkus (nato il 27 giugno 1939) è un fotografo lituano
FOTO: NON SOLO PROUST
Nato nel 1939 a Kluoniškiai, Kaunas, Antanas Sutkus è annoverato tra i grandi fotografi umanisti d’Europa e del mondo. Negli anni ’50 iniziò a fotografare la gente della sua patria, la Lituania, che all’epoca era una repubblica costituente sovietica occupata. Ha lavorato per decenni al suo ciclo, che ha intitolato People from Lithuania( ” Gente di Lituania” ).
Con una documentazione diretta ed empatica, riuscì a tracciare un quadro della gente della sua terra che, per la sua composizione intransigente in termini di forma e contenuto, nonché per la sua umanità visibile, è ancora oggi di eloquente valore.
Durante la Guerra Fredda e il dominio sovietico, l’impresa di Antanas Sutkus fu audace e indesiderata sia dall’autorità che dalla burocrazia artistica: la sua immagine dell’uomo e della società non corrispondeva affatto all’ideale sovietico, ma mostrava le avversità della vita o osservava le sue modeste gioie. Con le sue opere riuscì a trasmettere un resoconto fotografico unico dal centro geografico dell’Europa, che, all’epoca sembrava quasi irraggiungibile dall’Occidente.
“Per fotografare la gente, bisogna amarla “
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INTERNAZIONALE 6 GIUGNO 2016
https://www.internazionale.it/foto/2016/05/06/antanas-sutkus-foto
First Lithuanian bikers, Klaipeda, 1974. (Antanas Sutkus)
LITUANIA
Antanas Sutkus, epica lituana
LITUANIA OGGI
DISTRETTO DI KAUNAS DOVE NASCE ANTANAS SUTKUS
nel villaggio di Kluoniškiai, 17km a ovest di Kaunas.
foto wikimapia
Kaunas è la seconda città della Lituania dopo Vilnius (la capitale ) e il principale centro industriale del paese. Ospita l’Università tecnica di Kaunas, una delle maggiori università tecniche per numero di studenti nelle repubbliche baltiche. Si trova a 100 km da Vilnius.
Nel 1361 venne per la prima volta citata in un documento scritto una fortezza alla confluenza dei fiumi Neris e Nemunas, il Castello di Kaunas.
FOTO Civitatis
foto: Dove
Diverse volte il Castello di Kaunas fu attaccato e distrutto dai Cavalieri dell’Ordine Teutonico che volevano in tal modo unificare i loro possedimenti dell’Estonia con quelli della Prussia Orientale.
Nel 1408 la città Kaunas ottenne il diritto di Magdeburgo e la sua importanza commerciale crebbe rapidamente dopo l’aggregazione alla Lega anseatica nel 1440.
In pochi anni la città divenne un importante centro economico e commerciale. Nel 1732 la città fu distrutta da un incendio, mentre nel 1795 passò all’Impero russo e divenne capoluogo dell’omonimo governatorato.
Nel 1918 la Lituania divenne indipendente, ma poco dopo le truppe polacche invasero la capitale Vilnius e Kaunas divenne la capitale provvisoria (Laikinoji Sostine) della Lituania dal 1920 al 1940.
In questo periodo la città conobbe notevole espansione, vennero costruiti nuovi quartieri, industrie, infrastrutture e nel 1922 fu aperta un’università che fu ribattezzata nel 1930 Vytautas Magnus e che in seguito divenne Politecnico di Kaunas ed è oggigiorno l’Università tecnica di Kaunas.
Nel 1940 fu invasa dalle truppe sovietiche e poco dopo, nel 1941, da quelle tedesche che la occuparono fino al 1944.
Durante l’occupazione tedesca a Kaunas furono massacrati (vicino al Forte IX), oltre all’intera popolazione ebraica locale di circa 40.000 persone, anche migliaia di ebrei deportati dalla Germania e dall’Austria, tra i quali il noto storico e pedagogo breslavico Willy Cohn (1888-1941).
Nel 1944 la Lituania entrò a far parte dell’URSS, da cui nel 1990 proclamò poi la sua Indipendenza.
Uno dei simboli della città è il girasole, oltre al seminatore di stelle, una statua di bronzo del 1939 che rappresenta un contadino intento alla semina. Di notte, illuminata, proietta su un muro un fascio di puntini che sembrano stelle.
È stata scelta per essere capitale europea della cultura nel 2022, insieme ad Esch-sur-Alzette; a seguito dello slittamento nel calendario delle capitali europee della cultura determinato dalla pandemia di COVID-19 sarà loro associata anche Novi Sad.
altro nel link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Kaunas
Village street, Dzukija, 1969. (Antanas Sutkus)
Il centro per la fotografia fratelli Lumière di Mosca propone una retrospettiva sul maestro della fotografia lituana Antanas Sutkus, famoso in particolare per le opere realizzate tra gli anni cinquanta e settanta.
Come afferma la critica e storica Margarita Matulite, Antanas Sutkus “è l’Omero della fotografia lituana. Tutta la sua opera è un poema epico, fatto da frammenti di vita quotidiana”.
Il fotografo ha visto il mondo sempre con un grande rispetto per le persone e con un occhio penetrante, qualità che rendono le sue immagini un tributo all’essere umano, agli eroi di tutti i giorni che guardano dritto verso l’obiettivo, senza paura.
Sutkus sogna fin da bambino di diventare giornalista. Con gli studi all’università di Vilnius comprende di sentirsi deluso e lontano dalle formule del giornalismo sovietico, così si dedica solo alla fotografia come freelance. Quando comincia a scattare, negli anni cinquanta, non esiste una tradizione fotografica in Lituania, e Sutkus sviluppa un’estetica senza avere molti punti di riferimenti nel suo campo. In realtà si lascia ispirare dal cinema e dalla letteratura, e in particolare da autori come Vladimir Nabokov, Franz Kafka, Ernest Hemingway e Gabriel García Márquez.
La forza delle sue fotografie arriva da una straordinaria capacità di intuizione e osservazione, oltre che dalla spontaneità. In Nostalgia for bare feet, la sua serie più famosa, Sutkus ritrae i soggetti colti in un attimo, in un presente assoluto e in qualsiasi contesto. Come con i bambini, grandi protagonisti delle sue immagini, che ritratti in un’età di passaggio verso l’età adulta, si sentono liberi e sicuri davanti all’obiettivo.
La mostra Nostalgia for bare feet, realizzata grazie al contributo dell’ambasciata lituana e dell’archivio di Sutkus, rimarrà aperta fino al 29 maggio 2016.
Pioneer, Ignalina, 1964. (Antanas Sutkus)
At the Baltic sea, Giruliai, 1972. (Antanas Sutkus)
Cavaliers, Salakas, 1979. (Antanas Sutkus)
Holidays. Simas is bathing in the sun, Bebrusai, 1975. (Antanas Sutkus)
Blind pioneer, Kaunas, 1962. (Antanas Sutkus)
Toys, Vilnius, 1974. (Antanas Sutkus)
Summer time in Salakas, Aukstaitija, 1978. (Antanas Sutkus)
With father’s bicycle, 1969. (Antanas Sutkus)
TUTTE LE FOTO COME IL TESTO SONO DA:
INTERNAZIONALE, di cui ripetiamo il link
https://www.internazionale.it/foto/2016/05/06/antanas-sutkus-foto
Per chi volesse sapere di più :
https://fotografiaartistica.it/antanas-sutkus-maestro-della-fotografia-lituana/
Bellissime queste foto, che sembrano leggere nell’anima delle persone ritratte.